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Libri di V. Terraroli

Lenci. Le ceramiche della collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero. Catalogo della mostra (Faenza, 4 marzo-3 giugno 2018)

Lenci. Le ceramiche della collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero. Catalogo della mostra (Faenza, 4 marzo-3 giugno 2018)

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2018

pagine: 192

La Manifattura Lenci nacque su iniziativa di Enrico Scavini e della moglie Helen König Scavini nel 1919 per produrre bambole e "giocattoli in genere, mobili, arredi e corredi per bambino", ma anche un particolare tessuto per arredi, arazzi, bambole conosciuto, appunto, come 'pannolenci'. Nel 1927 l'azienda decise di aggiungere a quella produzione una linea di piccole figure e oggetti in ceramica smaltata, dando vita, a partire dal 1928, a un ricchissimo catalogo di sculture d'arredo e oggetti, che divennero immediatamente di moda tra la piccola e media borghesia italiana. Per raggiungere lo scopo la manifattura si avvalse della collaborazione creativa di importanti artisti torinesi come Sandro Vacchetti, Gigi Chessa, Mario Sturani, Abele Jacopi, Ines e Giovanni Grande, Felice Tosalli, ma anche la stessa proprietaria, Helen König Scavini, alla quale si deve la fortunata serie delle "Signorine": fotografia al femminile della borghesia torinese dei pieni anni Trenta. Le sculture ceramiche di Lenci traevano ispirazione dalle contemporanee riviste di moda, tra scene di costume e figure di giovani donne accattivanti e maliziose, raccontando il gusto di un'epoca e di una società. Donne sportive, attrici, ma anche scene galanti, balli di coppia, temi rurali e mitologici, favole, grotteschi e buffi bambini, nudi femminili al limite del lezioso e donne giocosamente provocanti sono il repertorio visivo di una collettività in bilico tra le alterne vicende storiche del Ventennio, status symbol immancabili nei salotti italiani. La Collezione Ferrero è la più importante raccolta al mondo dedicata alla manifattura Lenci: a essa sono dedicati questo volume e la mostra allestita negli spazi del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.
34,00

Santa Marta. Dalla Provianda al Campus universitario

Santa Marta. Dalla Provianda al Campus universitario

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2015

pagine: 192

L'apertura del Campus universitario in quel complesso architettonico di metà Ottocento conosciuto come Provianda di Santa Marta, dal titolo dell'antico convento femminile di Santa Maria Maddalena, trova ragione anche in questo volume, nel quale una serie di studiosi racconta e dipana le vicende storiche, economiche, architettoniche e artistiche dell'area urbana di Veronetta: dagli insediamenti religiosi di età medievale ai palazzi rinascimentali alle trasformazioni in età sette-ottocentesca. Il focus è ovviamente sugli stabilimenti militari di Santa Marta, i silos per le granaglie e la provianda, in un affascinante revival goticheggiante che i restauri promossi dall'Ateneo veronese, hanno pienamente rispettato pur applicandovi innovative tecnologie, specie in ambito energetico ed ecocompatibile, adattando i diversi spazi alla multiforme attività del nuovo Campus universitario.
25,00

Museo degli arazzi Scassa. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2010

pagine: 192

Alle porte di Asti, nell'edificio della Certosa di Valmanera (l'antico monastero costruito nell'XI secolo dai monaci Vallombrosiani) è ospitato un museo e una manifattura di arazzi contemporanei: una delle poche ancora operanti in Italia. L'arazzeria, in cinque sale distribuite su due piani, presenta una collezione di arazzi tessuti su bozzetti di quadri dei maggiori pittori italiani e stranieri: Cagli, Capogrossi, Casorati, de Chirico, Guttuso, Mastroianni, Mirko, Spazzapan, Tadini, Turcato, Vedova, Zancanaro, Dalí, Ernst, Kandinskij, Klee, Matisse e Miró. Adiacente e comunicante con i locali del museo il laboratorio di tessitura.
45,00 42,75

Alberto Galaverni. Storie di immagini. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2005

pagine: 168

La seconda metà del Novecento raccontata nelle originali immagini di Alberto Galaverni. Come spiega il curatore della monografia, Valerio Terraroli, nel suo saggio " Si tratta di una passione a lungo coltivata, a partire dagli anni cinquanta, che lo ha accompagnato, a momenti alterni, nel corso della vita, riemergendo nel tempo sub specie di una dichiarata passione per il cinema e, per motivi diversi, per l'arte del Novecento e poi per l'arte cosiddetta primitiva o meglio, non europea."
40,00 38,00

Realismo magico. Uno stile italiano

Realismo magico. Uno stile italiano

Libro: Copertina rigida

editore: 24 Ore Cultura

anno edizione: 2021

pagine: 240

La definizione "Realismo Magico" riguarda un momento dell'arte italiana circoscritta in circa venti anni, che si caratterizza per un ritorno al mestiere nella pittura. La mostra e il catalogo che l'accompagna intendono presentare per la prima volta in modo esaustivo in Italia il movimento artistico del Realismo Magico, un filone fondamentale della pittura italiana sviluppatosi negli anni Venti e Trenta del Novecento, con affondi sul panorama artistico europeo dell'epoca. Il Realismo Magico traspone nella pittura il clima di instabilità e inquietudine che caratterizza la società italiana tra i due conflitti mondiali. Il movimento si innesta su un generale recupero dei valori plastici dell'arte del passato, da Giotto a Masaccio a Piero della Francesca, fino alla formazione dello specifico formulario realistico e magico di Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi, Ubaldo Oppi, Achille Funi, Mario e Edita Broglio, che sono gli artisti cardine della mostra insieme a Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà e Gino Severini. Il progetto scientifico comprende un nucleo di circa ottanta opere, tra le più importanti e caratterizzanti del movimento, con l'intento di ricostruire in modo esaustivo il clima dell'epoca, nell'ottica della valorizzazione internazionale dell'arte italiana. Il catalogo è arricchito da alcuni storici testi di Emilio Bertonati, tra i primi a studiare e valorizzare il movimento, di cui è stato non solo pionieristico critico, ma anche appassionato collezionista.
34,00

Realismo magico. L'incanto nella pittura italiana degli anni Venti e Trenta. Catalogo della mostra (Rovereto, 3 dicembre 2017-2 aprile 2018)

Realismo magico. L'incanto nella pittura italiana degli anni Venti e Trenta. Catalogo della mostra (Rovereto, 3 dicembre 2017-2 aprile 2018)

Libro

editore: Electa

anno edizione: 2018

Quando la parabola dirompente e rivoluzionaria delle Avanguardie artistiche del primo decennio del Novecento si esaurisce a ridosso del primo conflitto mondiale, cede il posto ad una nuova visione della realtà e ad una nuova interpretazione del mondo che, facendo tesoro delle atmosfere sospese ed ambigue della prima metafisica dechirichiana e recuperando aulici modelli dal passato, coniuga temi contemporanei ad allegorie classiche. Si tratta di un fenomeno transnazionale che con acutezza critica e intelligente intuizione il critico d'arte monacense Franz Roh, in un suo celebre saggio dedicato alla pittura contemporanea tedesca e pubblicato nel 1925, definisce Realismo Magico. La formulazione è in effetti di un ossimoro poiché un termine collide con l'altro e tuttavia quella definizione calza perfettamente per un fondamentale segmento dell'arte italiana compreso tra l'esordio degli anni Venti, con qualche significativo antefatto, e il suo sviluppo negli anni Trenta, con qualche strascico negli anni della seconda guerra mondiale. A partire dalle invenzioni pittoriche di Giorgio de Chirico e di Felice Casorati, ma anche di Carlo Carrà e Gino Severini, i quali, abiurando la fede futurista, già alla fine degli anni Dieci propongono un "ritorno all'ordine" e un recupero dei valori plastici dell'arte del passato, da Giotto a Masaccio a Piero della Francesca, fino alla decisa presa di posizione e al formulario "realistico e magico, insieme" di Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi, Ubaldo Oppi, Achille Funi, Cesare Sofianopulo e alle varianti sul tema di Mario Sironi, Giorgio Morandi, Piero Marussig, e molti altri, il manipolo dei "realisti magici" si incrocia con i destini di "Novecento", il gruppo milanese creato da Margherita Sarfatti, ma anche con le realtà locali dell'arte veneziana, triestina, torinese, romana uscite da esperienze secessioniste. La realtà artistica italiana, ben connotata e ricca di suggestioni e spunti, non risulta tuttavia isolata, trovando significativi contrappunti e analogie, pur nella diversità degli obiettivi e delle matrici culturali di partenza, con la Neue Sachlickheit (Nuova Oggettività) tedesca, ma anche con i realismi che emergono in Olanda così come in Unione Sovietica, negli Stati Uniti come in Francia, in una generale riconquista dell'arte come mimesis della realtà, ma inevitabilmente attraversata dalle inquietudini esistenziali e ideali del Novecento. Struttura della mostra La definizione "Realismo Magico" riguarda un momento dell'arte italiana circoscritta, nella fase più creativa ed originale, in circa dieci anni, tra il 1920 e il 1930, rappresentando in sostanza il clima di fine delle Avanguardie, del ritorno al mestiere (in particolare nella pittura) e una specifica declinazione di una temperie neoclassica che ha tangenze con il gusto déco nella sua specificità italiana. Allo stesso tempo a questo segmento dell'arte italiana si legano termini specifici quali realismo, magia, metafisica, spettrale, obiettivo, vero, naturale, surreale. La mostra si articola intorno a 85 capolavori della pittura di quel momento, secondo una precisa ricostruzione filologica e storiografica del fenomeno "Realismo Magico". Alla struttura cronologico-filologica si innesterà in alcuni punti una proposta tematica (il ritratto, la natura morta, l'autoritratto, i bambini, il circo e il gioco, il paesaggio, I'eros, il nudo, l'allegoria) che permetta al pubblico di cogliere le novità interpretative che il Realismo Magico mette in campo rispetto ad alcuni generi della tradizione pittorica.
35,00

Lenci. Sculture in ceramica 1927-1937. Catalogo della mostra (Torino, 23 marzo-27 giugno 2010)

Lenci. Sculture in ceramica 1927-1937. Catalogo della mostra (Torino, 23 marzo-27 giugno 2010)

Libro: Libro rilegato

editore: Allemandi

anno edizione: 2010

pagine: 292

"Lenci. Sculture in ceramica 1927-1937" è il catalogo della mostra dedicata alla manifattura Lenci promossa dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e dalla Fondazione Torino Musei-Palazzo Madama. Negli anni tra il 1927 e il 1937 Lenci divenne famosa per una produzione ceramica di sculture d'arredo caratterizzate da soluzioni stilistiche e tematiche assai originali. Le invenzioni della Lenci rispecchiano la ricchezza della scena artistica torinese tra la due guerre: Mario Sturani, Giovanni e Ines Grande, Elena König Scavini, Felice Tosalli, Gigi Chessa, Sandro Vacchetti, Abele Jacopi, Nillo Beltrami, Claudia Formica sono gli artisti che hanno dato lustro alla manifattura. Prendendo parte ai principali appuntamenti espositivi del decennio, la Lenci cercò di incontrare il favore del mercato nazionale e internazionale con eleganti sculture d'arredo che riflettevano il gusto borghese in bilico tra le eleganze déco, i racconti popolari, le "signorine Grandi Firme" e un mondo fantastico di pupazzi e clown. Oltre a presentare un vasto repertorio di ceramiche, disegni e gessi preparatori, il volume fornisce un glossario fondamentale per estimatori e collezionisti di ceramiche Lenci.
35,00

Il liberty a Milano

Il liberty a Milano

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2003

pagine: 184

In occasione del centenario della costruzione di palazzo Castiglioni, splendida testimonianza di architettura in stile liberty, un importante volume dedicato a uno dei principali movimenti stilistici di fine Ottocento a Milano. Affidato a Rossana Bossaglia e Valerio Terraroli, noti studiosi e specialisti dei fenomeni artistici legati al Liberty italiano, il volume riunisce un'ampia selezione di opere provenienti da numerose collezioni e istituzioni pubbliche e private che compongono un completo affresco dell'epoca e invitano a rivisitare i molti segni ancora vivi che l'architettura ha impresso nel tessuto urbano, facendo di Milano, nonostante le distruzioni belliche, la città più liberty d'Italia. Un vasto e variegato repertorio di opere.
60,00

Treasury of world culture. Archaeological sites and urban centres UNESCO world heritage

Treasury of world culture. Archaeological sites and urban centres UNESCO world heritage

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2003

pagine: 384

Il volume, dedicato alle aree archeologiche e ai centri urbani, evidenzia quarantasei esempi emblematici di diverse realtà geografiche, culturali e storiche, dotandoli di un testo esplicativo arrichito da brevi schede di approfondimento, e allestendo un apparato di immagini con didascalie ragionate. A completamento del percorso, in appendice al volume, sono pubblicate la carta di fondazione del World Heritage e l'elenco dei siti archeologici urbani censiti dall'organizzazione internazionale.
50,00

82,63 78,50

Milano decò. Guida

Milano decò. Guida

Libro

editore: Skira

anno edizione: 2002

pagine: 80

12,91

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