Libri di Valeria Maggiore
Storia della creazione naturale. Conferenze scientifico-popolari sulla teoria dell'evoluzione in generale e su quella di Darwin, Goethe e Lamarck in particolare
Ernst Haeckel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 450
L’opera Natürliche Schöpfungsgeschichte, qui presentata in traduzione, fu redatta dallo zoologo tedesco Ernst Haeckel sulla base della trascrizione di un ciclo di lezioni tenute all’Università di Jena nel semestre invernale 1867-1868, rivolte a un pubblico non specializzato. Qui Haeckel riprende, in un linguaggio piano e semplice, le tesi espresse nella Generelle Morphologie der Organismen, opera poderosa, pubblicata in due volumi nel 1866. Un brillante riassunto divulgativo, sul quale lo stesso Darwin espresse il proprio apprezzamento nell’introduzione al The Descent of Man (1871) e che vantò ben undici edizioni e numerose traduzioni, fra le quali la meritevole traduzione in lingua italiana del 1892, curata da Daniele Rosa e con prefazione di Michele Lessona. Il presente volume propone una nuova traduzione italiana della prima parte dell’opera (costituita da quindici conferenze), dedicata al confronto con noti pensatori e scienziati dell’epoca e, in particolare, con coloro che Haeckel definisce i “padri fondatori della teoria della discendenza”: Darwin, Goethe e Lamarck. Postfazione di Marco Ferraguti.
Ecoestetica. Scritti sull'estetica della Natura
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 418
Apparsa nel dibattito filosofico anglosassone e tedesco nella seconda metà del Novecento, in stretta connessione con l’etica ambientale e la filosofia analitica, l’estetica ambientale offre un argomento nuovo e stimolante a favore dell’estensione dell’estetica oltre i ristretti confini della filosofia dell’arte. Il presente volume propone la prima traduzione in lingua italiana di dodici contributi di studiosi internazionali del settore, provenienti da paesi e tradizioni filosofiche differenti ma accomunati dall’interesse analitico per l’intrinseco legame fra arte e natura, per le radici antropologiche dell’apprezzamento estetico del paesaggio e degli esseri viventi e per la relazione che l’estetica ambientale intrattiene con le discipline umanistiche che da secoli indagano, da prospettive differenti, il delicato legame fra uomo e natura. Temi quanto mai attuali in un’epoca che continua a interrogarsi sul ruolo che l’essere umano può giocare nella conoscenza e nella tutela degli ecosistemi naturali.
La matrice della forma. Riflessioni sui vincoli metamorfici fra estetica e morfologia
Valeria Maggiore
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2020
pagine: 142
«"Alla realtà piacciono le simmetrie e i leggeri anacronismi", scriveva Jorge Louis Borges nel racconto Il Sud: la natura ama giocare con le forme, modificarle in mille modi, dare loro una nuova apparenza mantenendo inalterate le "simmetrie", cioè i rapporti a esse soggiacenti, così da dare origine a nuovi eventi formali preservando l'antico sotto nuove vesti. Il termine "simmetria", cui Borges fa riferimento, non è da noi interpretato nel suo significato artistico (cioè come equivalenza speculare della parte destra e sinistra di un corpo) quanto piuttosto nel suo significato matematico, originatosi già in ambito greco e giunto al culmine della sua teorizzazione solo nel Novecento. In tale accezione, esso indica l'armonia e l'equilibrio di elementi differenti all'interno di un sistema organicamente strutturato e l'espressione da esso derivata "gruppo di simmetria" si riferisce a un insieme di enti che condividono certe caratteristiche invarianti pur consentendo un elevato margine di differenziazione formale. Solo se tali caratteristiche non sono preservate, secondo i matematici si produce la "novità", si ha cioè una rottura di simmetria che determina l'introduzione di nuove regole, di nuove invarianti. Prendendo le mosse da tali premesse, nel presente lavoro si è cercato di dimostrare che alcuni termini ampiamente utilizzati nel dibattito estetico e biologico contemporaneo (quali metamorfosi, tipo, vincolo e plasticità) si muovono tutti nel medesimo ambito semantico, strettamente legato all'idea di una matrice della forma, di un quid che soggiace al mutamento senza impedirne la sua piena attuazione.» (Dall'introduzioni)
Ontologia dell'accidente. Saggio sulla plasticità distruttrice
Catherine Malabou
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 116
In conseguenza di gravi traumi, talvolta per un nonnulla, la storia di ognuno di noi può subire un radicale cambiamento: la vita che avevamo progettato per anni è costretta a una deviazione improvvisa e irreversibile. Dal trauma sorge una personalità nuova, senza precedenti. Una personalità nata da un incidente, nata per accidente. Il fortuito diviene così sostanziale e l’inaspettato s’inscrive nel nucleo più profondo del nostro essere. Affrontando con delicatezza il tema dell’impatto che i traumi psicofisici possono avere sulla nostra vita, Catherine Malabou intraprende un’avventura filosofica e letteraria in cui Spinoza, Deleuze e Freud incrociano Ovidio, Kafka, Proust e Duras, disegnando un’inedita ontologia fondata sul potere plastico della distruzione, sulla tendenza esplosiva che minaccia segretamente ognuno di noi.