Libri di Valéry Larbaud
Giallo azzurro bianco
Valéry Larbaud
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Il Giallo, l'Azzurro e il Bianco che danno il titolo a quest'opera non sono soltanto i colori del nastrino che legava i manoscritti di articoli usciti in differenti riviste e in tempi differenti, ma anche quelli della bandiera personale dell'autore, che ha voluto così imprimere il suo marchio di fabbrica al volume. Perciò stesso questi diciotto testi vanno considerati come capitoli di un unico testo. Si tratta in fondo di una «scrittura di sé» attraverso il movimento nello spazio e nel tempo. Un andirivieni da un luogo a un altro, da un tempo a un altro, secondo le coordinate di un cosmopolitismo basato sul plurilinguismo e sullo spostamento.
La lettura, un vizio impunito e altri scritti sulla traduzione
Valéry Larbaud
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 127
«Come il lettore imbevuto di citazioni altrui - scrive Riccardo Campi nella Prefazione presentando alcuni illuminanti saggi di Valéry Larbaud -, il traduttore parla con la voce di un altro; e le sue parole gli appartengono e, per così dire, sono autentiche in virtù di un plagio, discreto, riconosciuto, legalizzato. Egli traduce "senza secondi fini", e ambisce alla irresponsabile condizione di lettore, il quale non ha che da cercare le parole che gli urge dire tra quelle messe a sua disposizione in quel gran bazar del già-detto che è la letteratura, con la convinzione - non infondata - di poterle trovare. In questa ricerca consiste il "piacere moroso e solitario della lettura", di cui parla Larbaud. Aspirazione di entrambi è sottrarsi alla falsa alternativa tra sincerità e malafede. Traduttore e lettore conoscono bene la natura mistificatoria della letteratura, e l'accettano come tale, con divertito scetticismo e disillusa fiducia: l'io cartaceo dell'autore diventa allora una maschera puramente letteraria, che può essere presa a prestito e indossata da chiunque, permettendogli di dire la verità, ogni verità, forse la sua propria, senza dover fornire attestati di buonafede o referti medici sulle reali condizioni delle proprie ferite... Per questo la lettura, in misura assai maggiore della traduzione che ne è la forma disciplinata e rispettosa, è un prendere le distanze da sé stessi, dall'impudicizia del proprio egotismo, senza doversi necessariamente spingere all'eccesso di spregiare l'io come qualcosa di odioso; poiché, in questa distanza, da questa distanza, la lettura, come pure la traduzione, si offre come un ritrovarsi, un riconciliarsi con i propri demoni e tormenti».
Fermina Márquez
Valéry Larbaud
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 156
Al Saint-Augustin, un collegio per figli di grandi ricchi non lontano da Parigi, gli allievi francesi rappresentano un insignificante minoranza. A guidare il curioso piccolo mondo di adolescenti che anima il collegio, sono dei ragazzi ispano-americani disinvolti ed eleganti, che si sentono, in tutta la loro persona e in ogni istante della loro vita, discendenti dei Conquistadores. L'esistenza di questa banda di sfrontati, che impegnano il proprio onore a osare ogni cosa in tema d'indisciplina e d'insolenza è turbata un giorno da un inaspettato evento: la comparsa di Fermina Màquez, la sorella di uno degli allievi, che sconvolgerà il sottile equilibrio di quella società maschile adolescenziale.