Libri di Viktor Erofeev
Russian attack
Viktor Erofeev, Eduard Limonov, Vladimir Sorokin
Libro: Libro in brossura
editore: Salani
anno edizione: 2010
pagine: 190
Da molti anni in Russia si combatte una guerra segreta: è quella tra la cultura e il potere. Nel loro paese gli autori delle opere raccolte in questa antologia sono considerati 'scomodi': accusati spesso di pornografia, di estremismo, di tradimento dello spirito russo, hanno subito pressioni e censure, sono stati al centro di campagne diffamatorie e di condanne che riecheggiano tristemente il destino riservato ad altri scrittori d'eccezione come Solzenicyn e Pasternak. Eppure Viktor Erofeev, Eduard Limonov e Vladimir Sorokin non sono 'dissidenti politici': la loro arte è piuttosto un attacco al potere, al sistema culturale, al rifiuto del cambiamento, al gusto narcotizzato di un'opinione pubblica che pare ancora intorpidita dopo lo shock dei rivolgimenti post sovietici. Il filo rosso che li unisce, al di là delle differenze, è lo scontro tra la libertà di espressione e il controllo sociale, tra l'arte e l'ideologia, "tra il poeta e lo zar".
Il buon Stalin
Viktor Erofeev
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 300
Viktor Erofeev è cresciuto nel cuore del potere politico sovietico, suo padre faceva parte della ristretta cerchia di alti funzionari vicini a Stalin, in qualità di consigliere, interprete e, in seguito, di ambasciatore. È vissuto in un ambiente ultraprivilegiato, in cui dominava la figura del padre, un uomo colto, bello e sportivo. Alla fine degli anni '70, deciso a rompere con un mondo di cui non voleva più condividere quei valori che gli erano stati instillati fin dalla più tenera età, pubblica con alcuni amici un polemico almanacco di giovani autori "MetrOpol". Nasce uno scandalo di vaste proporzioni che coinvolge anche la figura del padre, costretto a dimettersi per solidarietà familiare alla scelte del figlio, che pure non condivide.
La bella di Mosca
Viktor Erofeev
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: 313
Irina Vladimirovna, autentico genio di bellezza e d'amore (come si legge in una poesia di Puskin), assoluta e generosa, vive in un'epoca che volge alla fine e che preannuncia profondi cambiamenti. Irresistibilmente attratta dalla vita e dal sesso, Irina è aggressiva e indifesa, dedita al lusso e ai piaceri: apprezza solo gli uomini ricchi e potenti, il suo linguaggio è crudo e spavaldamente sessuale e la sua vita una continua avventura. Pubblicato troppo in anticipo sui tempi, "La bella di Mosca" raccontava allora (1982) la Russia di oggi, caleidoscopica e travolgente.