Libri di Vladimir Sorokin
L'eros di Mosca. Ediz. italiana e russa
Vladimir Sorokin
Libro: Libro rilegato
editore: Damocle
anno edizione: 2024
pagine: 32
Vladimir Sorokin (1955) è uno scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e pittore russo. Considerato uno dei principali rappresentanti del concettualismo e del postmodernismo nella letteratura russa, Sorokin è vincitore di numerosi premi internazionali. Le sue opere sono state tradotte in decine di lingue. Testo a fronte russo-italiano.
Manaraga. La montagna dei libri
Vladimir Sorokin
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 224
Carré di agnello con Don Chisciotte, bistecca di tonno con Moby Dick, manzo di Kobe con L’adolescente. È il 2037, l’unica carta stampata è quella delle banconote e leggere significa dar fuoco ai libri per cuocervi sopra cibi prelibati. Le edizioni cartacee sono cimeli conservati nei musei: gli chef che si dedicano al book’n’grill lavorano spesso nella più totale clandestinità per soddisfare le richieste dei loro ricchi clienti. Géza, uno di questi cuochi, specializzato in classici russi, racconta i suoi viaggi per il mondo, tra prelibatezze e traffici illeciti, fino allo scontro con una società segreta dedita alla falsificazione di rare prime edizioni che ha il suo centro in cima al monte Manaraga. Divertente, surreale, spiazzante, un romanzo che critica il presente con raffinati strumenti stilistici e inventivi.
Cremlino di zucchero
Vladimir Sorokin
Libro: Copertina morbida
editore: Atmosphere Libri
anno edizione: 2016
pagine: 194
Gennaio 2028. Natale in Russia. I bambini accorrono alla Piazza Rossa per ricevere il loro regalo dal Sovrano: un Cremlino di zucchero, un oggetto bianco, dolcissimo, solubile nel te. E questo simbolo effimero del nuovo Stato Russo a ritrovarsi al centro di una raccolta di racconti che fa piombare il lettore in un mondo fatto di ologrammi, pellicce vivipare e robot, ma regolato da una società feudale rigida e crudele, con una netta separazione dei sudditi in maestri e servitori, opricniki e oppressi, amici e nemici del popolo. Nel Cremlino di zucchero si ritrova il tipico mélange paradossale di arcaico e fantascientifico della La giornata di un opricnik. Scritto con la caratteristica virtuosità di Sorokin, la sua immaginazione sconfinata e la sua totale assenza di censura, va letto come un'enciclopedia dell'anima russa, un "cocktail a base di vodka, neve e sangue... con qualche cucchiaino di zucchero".
La tormenta
Vladimir Sorokin
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 200
Platon Il'ic Garin, medico di provincia, cerca disperatamente di raggiungere il villaggio di Dolgoe, dove una misteriosa epidemia sta decimando la popolazione. Ha con sé il vaccino, ma il suo percorso è ostacolato da una tempesta di neve impenetrabile. Riesce a trovare un passaggio di fortuna, ma il viaggio, che dovrebbe durare solo poche ore, diventa un'esperienza quasi onirica, una spedizione fitta di incontri straordinari, fughe disperate, visioni confuse e avventure amorose in un paesaggio che deve molto alle campagne russe descritte da Cechov. "La tormenta" è un'opera che mescola sensibilità avanguardista e gusto per il grottesco, e nel solco di Lev Tolstoj ci offre un ritratto potente della Russia di oggi.
La giornata di un Opricnik
Vladimir Sorokin
Libro: Libro in brossura
editore: Atmosphere Libri
anno edizione: 2014
pagine: 192
Russia, 2027. La monarchia è stata restaurata. Una rivoluzione neozarista ha costruito un nuovo Stato repressivo. La fustigazione è tornata, e il Cremlino è stato ridipinto del suo colore bianco originale. Il sublime auto-isolamento nazionale è stato riscoperto: un "Grande Muro" si estende dall'Europa attraverso il Caucaso fino ai confini della Cina a proteggere la Russia. Protagonista del romanzo è Andrej Komjaga che lavora come opricnik, membro della polizia segreta e braccio dello zar, sul modello dei peggiori eccessi di Ivan il Terribile. Quasi privo di personalità per la sua esasperata lealtà verso la Russia, lo zar e gli altri opricniki, è una delle guardie più temute del paese. Komjaga accompagna il lettore nella follia di una sua tipica giornata di lavoro, fatta di esecuzioni brutali e riti orgiastici, incontra la prima ballerina, una chiaroveggente e la zarina. Egli stupra e saccheggia, ma si commuove fino alle lacrime ascoltando le canzoni della sua terra.
Russian attack
Viktor Erofeev, Eduard Limonov, Vladimir Sorokin
Libro: Libro in brossura
editore: Salani
anno edizione: 2010
pagine: 190
Da molti anni in Russia si combatte una guerra segreta: è quella tra la cultura e il potere. Nel loro paese gli autori delle opere raccolte in questa antologia sono considerati 'scomodi': accusati spesso di pornografia, di estremismo, di tradimento dello spirito russo, hanno subito pressioni e censure, sono stati al centro di campagne diffamatorie e di condanne che riecheggiano tristemente il destino riservato ad altri scrittori d'eccezione come Solzenicyn e Pasternak. Eppure Viktor Erofeev, Eduard Limonov e Vladimir Sorokin non sono 'dissidenti politici': la loro arte è piuttosto un attacco al potere, al sistema culturale, al rifiuto del cambiamento, al gusto narcotizzato di un'opinione pubblica che pare ancora intorpidita dopo lo shock dei rivolgimenti post sovietici. Il filo rosso che li unisce, al di là delle differenze, è lo scontro tra la libertà di espressione e il controllo sociale, tra l'arte e l'ideologia, "tra il poeta e lo zar".
La coda
Vladimir Sorokin
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2013
pagine: 245
Pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Ottanta dopo essere circolato clandestinamente fra gli intellettuali, il romanzo di Vladimir Sorokin descrive una situazione tipica delle città sovietiche, ovvero la coda che si formava endemicamente di fronte ai negozi, espressione di un tratto patologico di quella società. Ambientata a Mosca, la vicenda si snoda ininterrotta tra i rappresentanti di un'umanità in costante attesa, cogliendo in quel momento una valenza simbolica e dilatandolo a una più generale condizione esistenziale. Spettatore indifferente, Sorokin utilizza il linguaggio della cultura di massa e immerge il lettore in una realtà assurda, a tratti grottesca. La forza della "Coda" sta nel fatto che non immagina ma descrive, senza però essere calco meccanico del reale: un libro simbolo di una stagione storica, che scolpisce e rimodella il vissuto quotidiano.
Ghiaccio
Vladimir Sorokin
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 327
Per le strade di Mosca una setta misteriosa rapisce uomini e donne. Lo scopo? Sterminare l'umanità corrotta dal sesso e dalla violenza, e ricostruire la società a partire da una base di eletti. Le vittime vengono sequestrate, legate e colpite nel centro del torace con un martello di ghiaccio: solo gli "eletti" sopravvivono... Vladimir Sorokin, di cui in Italia è già stato pubblicato "La coda" (Guanda), descrive in questo romanzo il disastro della Russia dei nostri giorni mettendo sottosopra i tabù culturali, gli imperativi morali e i codici letterari della sua patria.