Libri di Vincenzo Moschetti
Aldo Rossi. Ecologie
Vincenzo Moschetti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 224
Una fotografia scattata a Ghiffa nell’autunno del 1993 posiziona la teoria di questo libro. Aldo Rossi è ritratto in piedi sul muro che separa fisicamente la sua casa dalle acque del Lago Maggiore esondato. Le acque si confondono con gli elementi dell’architettura, ridisegnando le geografie, in una verosimile alleanza tra natura e artefatto. Rossi autore, in quanto esploratore, pratica le scienze naturali costruendo un programma architettonico tra uomo e ambiente, un tema altro rispetto a quello della città, e che potrebbe essere interpretato come un’anomalia, ma che in realtà definisce gli strumenti di uno studio critico orchestrato sul progetto d’architettura. L’immagine conduce a una sintesi etimologica, dunque, dove l’introduzione del termine ecologia indica la lente sotto la quale questo libro si sviluppa. L’emergere di una ecologia apre alla lettura di ambienti e ambientazioni, così come l’accesso concreto alle acque della Laguna di Venezia e del Lago Maggiore, o, ancora, alle ombre dei boschi di Borgo Ticino. Sono queste le geografie di una sperimentazione in cui le architetture intervengono, a partire dagli anni Settanta, per verificare l’esistenza di un mondo nuovo al quale Aldo Rossi, guidato anche dalle visioni di Étienne-Louis Boullée, ha cercato di prendere parte. Questi primi dati sembrano proporre una teoria in cui collisioni e alleanze tra ambienti, presenze naturali e progetto descrivono quella traccia secondo la quale – per usare le parole dell’autore – «geografia ed ecologia hanno aperto grandi orizzonti». All’architettura è consegnato il compito di partecipare a un sistema “fondato” su ecologie, al plurale, dove operazioni progettuali interagiscono al fine di disegnare geografie.
Isolario Venezia Sylva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 431
Progetto dell’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia nell’ambito del PRIN «SYLVA. Ripensare la “selva”. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità». Unità di ricerca: Università degli Studi di Roma Tre (coordinamento), Università Iuav di Venezia, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Padova. Diretta da Sara Marini, Università Iuav di Venezia.
Sylva. Città, nature, avamposti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 272
La selva rievoca il tempo di Pan, divinità minore metà uomo metà animale che abitava il bosco e alla quale James Hillman dedica molti suoi studi, ma il termine "pan" dichiara anche una situazione che vede coinvolto il tutto. In concreto il silvestre, l'oscuro, l'incontrollato è entrato nei sistemi normati, come racconta ad esempio James Bridle nel suo testo _New Dark Age_ a proposito della rete virtuale, dai territori "vuoti" è entrato in città. Entrare nella selva presuppone non solo dimenticare facili immagini pacificate del paesaggio ma rivedere e riprendere confidenza con i conflitti, con le dissonanze. Quindi serve entrare, attraversare la selva, fare un viaggio per poter conoscere il territorio reale e immaginario e trovarvi le chiavi di accesso, le nuove alleanze, le ragioni e i modi dell'agire. Il volume raccoglie ricerche e riflessioni in parte presentate e anticipate nel seminario omonimo, organizzato dall'unità di ricerca dell'Università Iuav di Venezia, che si è tenuto il 13 novembre 2020.
Camere azzurre. Costruzione di un'antologia mediterranea: da Palladio a Peter Märkli
Vincenzo Moschetti
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2020
pagine: 242
Il mondo mediterraneo è stato inteso per secoli come "camera iperbarica" in cui la produzione di immagini idilliache, da parte dei viaggiatori del Grand Tour, ha condotto negli abissi la sua reale vicenda architettonica, figlia di compromissioni dello spazio. Il saggio presentato ha definito la costruzione di un (contro-)Atlante all'interno del quale le architetture hanno agito per traslazioni aggiornando, in funzione dello spazio, la nozione di geografia. Il testo indaga tale "sconfinamento" attraverso il tema dell'abitare borghese, cercando un principio logico tra il Mediterraneo e le architetture di Palladio, Rossi e Märkli, unite da un sistema di distanze invisibili in grado di dimostrare la temporaneità delle "mappe". Se è vero quindi che la costruzione dello spazio modifica le carte geografiche è lecito chiedersi in questo senso dove il Mediterraneo finisca, domanda alla quale si è voluto trovare risposta per mezzo del progetto d'architettura e dei suoi fenomeni compositivi.