Libri di A. Barbato
Atti di notai della valle di Avellino. il principe Marino Caracciolo gran maestro dei cavalieri costantiniani e di san Giorgio, S. Paolina e Torrioni, il Marchese Capobianco, Oliviero di Tufo, Francesi e grano nascosto
A. Barbato, Sabato Cuttrera
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2024
pagine: 108
"I cavalieri del principe Caracciolo". Angelo Comneno: i maestri supremi dei Cavalieri. Il Viceré conferma a Cumneno la toga senza imperio. Il Protonotaio fa la cronistoria e il Papa si concede. Cibrario: i Cumneni faranno Marino Gran Maestro. Copia dell'istrumento del 10 maggio 1624. Il mensile di Avellino al Principe di Macedonia. Il notaio Brosca di Summonte Procuratore provinciale. Il notaio di Monteforte trascrive l'atto dei veneti. Il notaio di Avellino conferma il mensile al Macedonia. Cumneno crea Marino Caracciolo a Gran Maestro. Marino è il Gran Maestro: lo dice il libro degli Statuti.Caracciolo vara le regole: obbligo di Croce turchina 2. notai minori dell'avellinese. Le contese feudali di S.Paolina contro Torrioni e Tufo. Il regno borbonico: militari e magazzini per il grano. Ordinamenti amministrativi per piccoli paesi. Il testamento di Centrella per il nipote sacerdote. Scuola pubblica obbligatoria per maschi e femmine. Il potere torna ai comuni: i primi stemmi. La fu Vittoria Frezzaroli-Jannotti di Ceppaloni. Il legionario vendicativo al posto del sindaco morto. D'Agostino fabbricatori torrionesi di Sagliocca. L'arciprete Oliviero succede al fratello in Tufo. La congrega di Montefusco affitta casa al barone. Piccole curiosità notarili sulle frazioni della valle. L'ultimo feudatario: il marchesino Capobianco 1840. Sospensione del sindaco Iomazzo per taglio di querce. Scuola obbligatoria, Medico e Guardia Nazionale. Lumi, rotabile e ponte sul torrente Campitiello. L'orologio pubblico e i debiti di Torrioni. Capobianco si trasferisce da Montemiletto ad Apice. La dote del saio imperiale scarlatto di Apice. Il matrimonio di Catarina Mazzucco fu Francesco. Lettera del notaio al priore del Collegio di Apice 3. Gli statuti dei cavalieri di S. Giorgio. Estratto Annotazioni, e dichiarazioni sugli Statuti d'Isacio. Protesto di Marino fatto intimare a Macedonio.
Atti di notai della valle beneventana: i notai dell'archivio, Scannaggio a M. Miletto, Viri a S. Angelo a Scala, Laverde di Pietra e i 4 asini, Cutillo di Oppido Pago, il disangro di Foggia, primae noctis del principe di Venosa a M. Fredane
A. Barbato
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2024
pagine: 120
Sono ricerche su San Giorgio del Sannio e Montefusco con i luoghi medievali di S.Angelo, Civitate S.Pietro a Sala e dell'abbazia beneventana di Venticano, che si dice Denticano quando insieme a Campanariello non erano che luoghi di pertinenza di Montefusco, il cui territorio comunale aveva termine a Calore compreso, luogo sull'attuale fiume Calore, all'epoca detto Calore Vallone. Montefusco aveva quindi inizio a Torrioni e termine a Castel del Lago, col palazzo di Federico II sul confine di Apice, fino al tratto dell'appiana Strada Regia per Casalbore, lungo il fiume Calore, cioè a Ponte Appiano, dove l'antica Via romana riprendeva il cammino per collegare Paduli a Lucera ancora nel 1500. C'è da dire che i primi atti notarili conservati all'Archivio di stato di Avellino, provengono da rogiti di notai ignoti che appaiono di stanza a Sanseverino e a Montefusco. Il notaio è Ambrogium de Vivo di Santo Severino. Nell'anno 1506, è per esempio col giudice Pastorano fuori le mura di Sanctj Severini, busta, l'anno dopo apud fora casali Pandula sempre a Sanseverino.1 A Natale del 1510 è poi lo stesso notaio a far notare un cambiamento. Nel fascio attesta il nuovo rogito scritto sub anno a nativitatis dominj 1510 (l'anno comincia il 25 dicembre), regnante ….catolici... Ferdinando de Aragonia dei grazia rege haragonum et utriusque Sicilia, citra et ultra farum. Regno vero ej hujus regni sicilia citra farum anno octavo feliciter amen. Dominici quoque in dicta terra Sancti Severini. In questi anni il Geronimo de Vivo, scrive apud Terra Prata, Terra Prato alias Prata…. Poi Terre Serini e poi Santi Severini. Altro fascicolo stessa busta 5846, anno 1516, leggibilissimo, è apud forum Serini. Nos Ambrosino de Vivo di santo severino judex ad contractus et litteram Jeronimus di Vivo de eadem Terra Sancti Severini publicis in regno sicilie.2 Nel secondo faldone della busta 5845 è sempre il notaio Ambrogio de Vivo che scrive. Mentre nel fascio racchiuso nella Busta 5847, riferito all'anno 1530, sarà il figlio notaio Geronimo de Vivo de Santo Severino, quando ormai siamo sotto il Regno di Carlo V da 15 anni, cioè a far data dal 1515. In realtà questi notai De Vivo sembrano circoscritti a Serino, ma a far data dal 1538 non mancano certo i documenti su Montefusco dove scrive un notaio anonimo 'itinerante' in quanto i suoi atti vengono redatti anche a Sanseverino. Ciò che penso è sempre frutto di un ragionamento a posteriori, mentre a me è sempre piaciuto l'esito delle carte. Perciò, stando agli atti notarili, nel 1538, alla 12esima indizione vescovile, ai tempi di Carlo V e della madre Giovanna La Pazza, cominciamo col dire che se Denticano e Calore erano frazioni di Montefusco, lo era anche Pietradefusi, perché risulta come luogo abitato del tenimento di Montefusco, cioè un Casale.3 Varrebbe la pena fare un distinguo fra Montefusco città e Montefusco Terra propriamente detta, cioè fra la Montagna della Civitate dei Casali (che è una cosa) e il feudo di Montefusco (che è altra cosa).
Measurements for decision making. Measurements and Basic Statistics
Giulio Barbato, Alessandro Germak, Gianfranco Genta
Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2013
pagine: 248
In the technical-scientific field, many decisions are supported by measurements. However, it is essential to assign to measurement results their actual meaning to achieve a correct decision. This aspect is particularly important and formally required when operating in Quality Systems. Therefore, measures management must be rigorous and it can find a concrete support in the topics discussed in this volume, because of the attention to metrological part and the removal of unnecessary restrictions. Giulio Barbato, Alessandro Germak and Gianfranco Genta are professors of "Experimental Statistics and Mechanical Measurements" at Politecnico di Torino. Prof. Barbato and Germak worked for over twenty years at the Italian National Metrology Institute on Primary Force and Hardness Standards and in the field of Accreditation for the Italian Calibration Service.