Libri di A. Prete
I fiori del male. Testo francese a fronte
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 432
La prima edizione dei "Fiori del male" (giugno 1857) fu sottoposta a processo per oltraggio alla pubblica morale: sei poesie furono condannate ed espunte dal testo. Seguirono altre due edizioni, una nel 1861, l'altra, postuma, nel 1868. Il libro di Baudelaire, compendio ed emblema della poesia moderna, giunge, con intatta fragranza, nel cuore della nostra epoca. Dolce e atroce, nei suoi versi accoglie il profumo degli angeli e il suono della metropoli, la seduzione della bellezza e la miseria del declino, l'azzurro di lontananze inattingibili e il tedio della ripetizione. In un ventaglio straordinario di registri e di toni, dà forma al grido delle passioni e al gelo dell'esilio, alle ferite dell'amore e al sapere amaro del viaggio. La traduzione di Prete, con testo originale a fronte, è condotta all'ombra delle forme metriche baudelariane e del loro ritmo. In un lavoro ventennale, di testo in testo, il traduttore ha cercato ogni volta la forma che meglio potesse corrispondere con il testo originale e che fosse, allo stesso tempo, in sintonia con la tradizione poetica italiana, con la sua lingua. Una nuova traduzione di "Les Fleurs du mal", condotta sulla più moderna edizione critica dell'opera di Charles Baudelaire, che tiene conto, per ricostruire la vicenda testuale, anche dei volumi della "Correspondance".
Operette morali
Giacomo Leopardi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 256
Libro poetico e, per questo, morale, le "Operette" leopardiane sono, insieme, teatro filosofico e narrazione fantastica, trattato sull'infelicità dei viventi, ma anche rappresentazione di quella leggerezza, e ironia, e persino letizia, che la storia della civiltà - tra violenza e astrazione - ha disperso o negato. Sui modi del comico - dallo straniamento all'antifrasi, dal burlesco al fiabesco - trascorre l'onda di un pensiero tragico. Come nel riso c'è il riverbero di una saggezza fatta esperta degli inganni del mondo, del vanire delle cose. La critica della restaurazione, di ogni forma di restaurazione e di conformismo, l'indagine sulla natura, sulla sua prossimità e indifferenza, lo sguardo sulla materia, sul suo circuito perpetuo di produzione e distruzione, il pensiero della finitudine, dell'irreversibile, del limite si fanno, in questo libro, affabulazione e dialogo, racconto e finzione teorica: ma il "deserto della vita", il silenzio della speranza, le ombre stesse del nulla hanno qui un fremito, una loro irripetibile lingua, e passione.
Il libro dell'ospitalità
Edmond Jabès
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2017
pagine: 120
Tutti i luoghi dell'interrogazione di Jabès - il deserto, l'assenza di Dio, il silenzio, il rapporto fra ebraismo e scrittura, l'ascolto, lo straniero, il nomade, il dolore del mondo - tornano in questa che è la sua opera estrema, e postuma. Mentre accoglie l'eco dei testi che lo hanno preceduto, “Il libro dell'ospitalità” dà compimento alla meravigliosa peripezia di uno scrittore che - nel fuoco di una meditazione intensissima e nella trasparenza della poesia - ha interrogato la sofferenza, l'esilio, il linguaggio, il limite. Presentando l'edizione francese, Jabès così scrive: "Mi sono accorto, un giorno, che, nella sua vulnerabilità, lo straniero poteva contare soltanto sull'ospitalità che altri poteva offrirgli. Proprio come le parole beneficiano dell'ospitalità loro offerta dalla pagina bianca e l'uccello di quella che, senza condizioni, gli offre il cielo. Ed è l'oggetto di questo libro. Ma che cos'è l'ospitalità?".
Il libro del dialogo
Edmond Jabès
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2016
pagine: 96
"'Il Libro del dialogo', nell'opera di Jabès, è il libro che più di altri mette in scena la centralità del tu. Il tu, nella grazia della sua singolarità e irripetibilità, e nel limite della sua finitudine, è osservato come sorgente, per l'io, di un riconoscimento di sé, come principio da cui sgorga la conoscenza di sé. "L'Io è miracolo del Tu", dice un passaggio del libro che potrebbe essere assunto come esergo per una riflessione intorno al rapporto con l'altro, intorno alla presenza dell'altro nel tempo e nello spazio della propria interiorità. Il dialogo non è nella comunicazione, nell'agire comunicativo, non è nella parola che si sovrappone alla parola, che ad essa replica e da essa rimbalza, non è nella rappresentazione di sé affidata alla lingua. Il dialogo è silenzio che cerca di muoversi verso la lingua, ascolto che si svolge in interrogazione, immagine dell'altro che cerca la via della prossimità." (Antonio Prete)
Alcune osservazioni sul pensiero di Leopardi
Sebastiano Timpanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2015
pagine: 88
Il presente lavoro di Sebastiano Timpanaro, che si avvale nelle sue argomentazioni della svolta critica segnata dagli studi di Walter Binni e di Cesare Luporini, è una serrata indagine, filologica e filosofica insieme, che porta in primo piano la sostanza concettuale dell'opera di Leopardi, il quale fece della poesia un passaggio testimoniale per la definizione del suo pensiero. La particolarità della posizione leopardiana, ancorata a una tradizione classicistico-illuministica, risiede nella rappresentazione del rapporto uomo-natura che esclude ogni metafisica consolatoria. Il critico, tenace avversario della linea idealista ottocentesca e poi crociana, vede nell'umana infelicità di cui ragiona il Leopardi materialista non già un romantico mal du siècle, né un'angoscia esistenziale, ma un'afflizione soprattutto fisica che egli converte in strenua strategia conoscitiva.
Poesie in dialetto romagnolo. Antologia poetica dei poeti Baldini, Guerra, Fucci, Pedretti, Mazzotti, Pazzini
Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Nino Pedretti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pazzini
anno edizione: 2006
pagine: 936
Canzoni per il pasto dell'orco. Testo francese a fronte
Edmond Jabès
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2003
pagine: 152
Scritte nel corso del secondo conflitto mondiale, queste poesie di Jabès oppongono all'orrore della guerra lo stupore dell'innocenza, al potere distruttivo del male l'incantamento dell'infanzia. "L'orrore non ha alcun limite. L'orrore si nutre di orrori", ricorda il poeta ripensando a quell'epoca, ma parlando anche di ogni epoca: alla sfida dell'orrore la poesia risponde con la sua lingua che ha la potenza del sorriso, la fascinazione della vita. Favole destinate ai bambini -e agli adulti- per esorcizzare il mostro della guerra, queste poesie oppongono al principio della distruzione la forza dell'immaginazione.
Eugenio Pazzini. Versi in dialetto romagnolo
Eugenio Pazzini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pazzini
anno edizione: 2007
pagine: 72
Un linguaggio dell'anima. Atti della giornata di studio su Tommaso Landolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2006
pagine: 160
Un approccio inedito allo scrittore, da parte di linguisti e filosofi: Sergio Givone, Maurizio Dardano, Maria Antonietta Grignani, Mauro Serra, Antonio Prete, con una sezione in cui parlano i traduttori delle sue opere in varie lingue.
Il libro della sovversione non sospetta
Edmond Jabès
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2005
pagine: 107
"Con "Il libro della sovversione non sospetta" Jabès rimedita l'avventura stessa della scrittura. Il Libro, sola patria dell'ebreo, qui prende forma nel momento in cui scompare, come una traccia intravista sotto la sabbia. Scrivere è riconoscere il silenzio come ritmo della parola, la solitudine come orizzonte del dialogo, l'oblio - figura costitutiva del tempo e della memoria - come sorgente del pensiero. Scrivere è lasciare che l'impensato sfidi il pensiero e lo sovverta. La sovversione di cui si parla è l'atto stesso della scrittura, inteso come cammino tra le immagini provenienti da altri libri e dal primo libro, il Libro sacro, che è il libro perduto, il libro mai compiuto." (Antonio Prete)