Libri di Alessandra Casati
Annali DiSUIT 2021-2023
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2024
pagine: 256
Il Dipartimento di Scienze Umane e dell'Innovazione per il Territorio (DiSUIT) è il settimo dipartimento dell'Università degli Studi dell'Insubria ed è nato ufficialmente nel gennaio 2019. Questo volume rappresenta il secondo numero di una serie di pubblicazioni biennali, inaugurata nel 2021 e destinata ad illustrare, al pubblico più ampio, le ricerche in corso o già concluse di docenti, ricercatori, dottorandi attivi all'interno del Dipartimento. I testi riuniti mirano a un dialogo interdisciplinare tra sapere umanistico e scientifico, allo scopo di valorizzare e studiare il territorio nella sua complessità storica, culturale e ambientale.
Scultura lignea e policroma in Lombardia tra Sei e Settecento. Maestri, botteghe, percorsi e tipologie
Alessandra Casati
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 268
Gli studi sulla scultura tra Sei e Settecento in anni recenti hanno affinato una certa sensibilità verso i manufatti in legno policromo, superando gli apriorismi che utilizzavano come termine di valore artistico il materiale con il quale le opere erano realizzate, dal "prezioso" marmo al "vile" legno. In questa prospettiva la Lombardia barocca si è rivelata, più di quanto sinora si pensasse, un territorio di straordinaria ricchezza, al crocevia di percorsi storici sul confine tra Piemonte sabaudo, entroterra ligure, ducato di Milano e baliaggi svizzeri. Ma soprattutto emerge l'impossibilità di separare la produzione del Seicento lombardo esclusivamente sulla base del materiale. La scultura lignea e quella in terracotta policroma condividono istanze estetiche, impiego devozionale e ambizioni di naturalismo. In quest'ultimo settore, quello della terracotta, si trovano attivi scultori quali Dionigi Bussola e Giuseppe Rusnati, due maestri accomunati dall'attività presso la fabbrica del Duomo di Milano ed i sacri molti prealpini, ma anche dalla loro esperienza nell'Urbe, profilando questioni comuni come la circolazione dei modelli del barocco romano, sulla scia della lezione di Gian Lorenzo Bernini ed Alessandro Algardi. Le opere e gli artisti qui indagati appaiono solo ad uno sguardo superficiale eterogenei per modelli, riferimenti culturali, ambiti operativi, quando invece si segnalano per elementi che si possono ritenere collanti di un'esperienza della scultura policroma in legno, in terracotta o in altri materiali, che attraversa quasi per intero due secoli di storia delle arti in Lombardia.
Il dono alla patria. Ercole Ferrata, il crocifisso eburneo di Pellio Intelvi e la tradizione ferratesca in Lombardia
Alessandra Casati
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 148
La fama di Ercole Ferrata (Pellio di Sotto, Como, 1610 - Roma, 1686) è da sempre collegata ad alcune grandi imprese della scultura seicentesca a Roma, al seguito di Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi. A testimoniare il legame forte e durevole del maestro con la natia Val d'Intelvi rimangono le otto sculture lignee oggi esposte al Museo d'Arte Sacra di Scaria Intelvi. A esse viene ora riunito il Crocifisso d'avorio, che si riteneva disperso, e che completa il lascito dello scultore al paese d'origine. Testimonianza di una eccezionale esperienza umana e artistica, il gruppo così ricomposto offre l'occasione di riprendere in esame la vicenda della dispersione dello studio di Ferrata, la sua organizzazione, il ruolo didattico che lo scultore attribuiva nella sua bottega a queste piccole sculture, e di comprendere meglio quale fosse il metodo operativo dell'artista – anche sulla scorta di una rilettura della letteratura sei-settecentesca su Ferrata, da Baldinucci a Pascoli a Bottari –, infine di misurare la lunga eredità di Ferrata nella scultura lombarda tra Sei e Settecento.
Caravaggio tra naturalismo e realismo. Un percorso nella critica attraverso le mostre (1922-1951)
Alessandra Casati
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 218
La figura e l'opera di Caravaggio sono state oggetto, nel corso del XIX e del XX secolo, di molteplici revisioni e riletture, a partire dalle accuse di trivialità rivolte al pittore da Bellori sino alla sua progressiva rivalutazione, agli inizi del Novecento, da parte di studiosi italiani e stranieri. Occasioni di verifica e indagine storico-critica, ma anche momenti di esaltazione collettiva furono le mostre: dalla grande esposizione fiorentina del 1922, dedicata alla pittura italiana del Seicento e Settecento, per giungere alla mostra monografica di Milano del 1951, curata da Roberto Longhi. Questo libro approfondisce mezzo secolo di dibattiti, revisioni attributive, scontri, sia nel campo degli specialisti sia sul fronte, sinora meno indagato, della militanza e della ricezione del pubblico.
Il mistero di Branca Doria
Alessandra Casati
Libro: Libro in brossura
editore: Porto Seguro
anno edizione: 2017
Partendo dall’Inferno di Dante, dove Branca Doria è citato come autore di un tradimento così grave da strappargli l’anima dal corpo mentre è ancora vivo, si ripercorre la vita del condottiero, signore di Genova nel XIII-XIV secolo, intrecciando la sua oscura vicenda personale con quella dell’Italia medievale.
Aemilianus sive de amicitia
Alessandra Casati
Libro: Copertina morbida
editore: Montedit
anno edizione: 2017
pagine: 260
Amor, ch'a nullo amato amar perdona
Alessandra Casati
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 80
Tutti conosciamo la storia di Paolo e Francesca, gli amanti raccontati da Dante nel quinto canto della Divina Commedia. La donna narra, su richiesta del poeta, la vicenda che toccò in sorte a lei e al suo amante, il loro peccaminoso amore che fu causa della loro morte. Nel 1275, Francesca da Polenta è indotta con l'inganno a sposare Gianciotto Malatesta ma si innamora ricambiata del cognato Paolo. Mentre leggevano estasiati la storia di Lancillotto e Ginevra, si diedero un casto bacio (questo è ciò che Dante fa dire a Francesca) e proprio in quell'istante Gianciotto li sorprese; accecato dalla gelosia estrasse la spada e li uccise entrambi. Dante mette gli sventurati amanti all'inferno perché si sono macchiati di un peccato gravissimo, ma li fa vagare assieme: oltre la pena, che non abbiano anche quella della solitudine eterna. Una storia d'amore e d'inganno, dunque, finita in tragedia. Nel corso dei secoli poeti, musicisti, letterati, pittori e scultori si sono ispirati alla tragedia di Paolo e Francesca e ancor oggi la loro storia d'amore, avvolta in un alone di mistero, affascina migliaia di persone. Il romanzo si propone di rivisitare la storia da una prospettiva inedita lasciando che sia Gianciotto a raccontare in prima persona gli avvenimenti, a distanza di circa vent'anni, mentre attende che si compia la vendetta del nipote. L'autrice dà voce a un personaggio scomodo che la storia e la leggenda hanno preferito relegare nell'ombra.

