Libri di Alessandro Tolomelli
Il valore pedagogico della divergenza
Alessandro Tolomelli
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2022
pagine: 264
La «pedagogia della divergenza» rappresenta un costrutto teorico originale che intende valorizzare gli strumenti interpretativi, progettuali e metodologici sviluppati negli ultimi anni nell'intervento educativo in contesti della marginalità e della devianza sociale. Parallelamente, affonda le proprie radici teoriche negli studi postcoloniali, intersezionali e sulla liminalità, nella epistemologia della complessità, nella pedagogia critica e problematicista, nell'approccio dell'empowerment. Questa nuova prospettiva intende dare consistenza alla volontà di considerare gli elementi di differenza, su cui vengono costruiti processi di discriminazione, in quanto opportunità, per valorizzarli come risorse e non più come ostacolo all'inclusione ed emancipazione dei soggetti. Recentemente, l'approccio pedagogico ha affiancato quello delle scienze sociali e psicologiche nello studio della devianza e si sono moltiplicate ricerche e pubblicazioni, grazie alle quali si è andato via via costituendo un paradigma di studio specifico e una definizione accurata degli ambiti di intervento. Questo volume, dunque, è un primo tentativo di consolidare il valore pedagogico della divergenza come campo epistemologico, nel quale la pedagogia può dare un contributo trasformativo rivolto alle pratiche, oltrepassando l'analisi dei fenomeni, per dispiegare il proprio potenziale sia nell'intervento sociale sia sul piano generativo. Prefazione di Pierangelo Barone.
Giochi per attori e non attori. Introduzione al Teatro dell'Oppresso. Volume Vol. 1
Augusto Boal
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 191
«Tutti possono fare teatro, anche gli attori» amava ripetere Boal. Perche? il teatro non è una forma d'arte e una pratica riservata a pochi, ma un linguaggio a disposizione di ogni essere umano. In un evento di Teatro dell'Oppresso lo spettatore è dunque chiamato a partecipare alla messa in scena insieme agli attori, per provare insieme, sul palco, le trasformazioni che si vogliono attuare nella società. Giochi per attori e non attori, testo voluminoso che presentiamo al pubblico italiano in due distinti volumi, racchiude l'esperienza di Boal con il Teatro dell'Oppresso sviluppata durante cinquant'anni di attività, tanto dal punto di vista teorico-metodologico quanto da quello pratico. Questo primo volume, curato da Alessandro Tolomelli, mette a disposizione del lettore quello che Boal chiamava l'"Arsenale del Teatro dell'Oppresso", ossia l'insieme di giochi, esercizi e tecniche volti a risvegliare i sensi e a "demeccanizzare" il corpo di attori e non attori. La sua forte valenza pedagogica, sociale e politica lo rende utile non solo per gli attori, ma anche per formatori, insegnanti, animatori di comunità e attivisti, come strumento di riflessione e discussione agita con i partecipanti. Tradotto in più di venti lingue, l'edizione brasiliana da cui questa traduzione è tratta è la più completa tra quelle attualmente in circolazione in tutto il mondo.
«Rimuovere gli ostacoli...». Per una pedagogia di frontiera
Alessandro Tolomelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 204
La Costituzione italiana ci ricorda, all'articolo 3, che la Repubblica si impegna a “rimuovere gli ostacoli” che impediscono la piena uguaglianza e libertà dei cittadini. Nell'epoca in cui viviamo questo dettato costituzionale è rispettato? L'educazione rappresenta, come dovrebbe essere, un'impresa collettiva finalizzata principalmente alla “rimozione degli ostacoli” di ordine sociale e culturale “che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione” alla vita civile del Paese di tutti i cittadini? Evidentemente siamo di fronte a una crisi delle istituzioni democratiche che attraversa anche il mondo dell'educazione e che mette in discussione la coerenza tra il dichiarato della Carta e l'agito nei contesti reali. Riscoprire e rigenerare le interdipendenze tra educazione e pedagogia, tra teoria e pratica, tra gli operatori dell'educazione e ricercatori delle Scienze dell'educazione, può significare da un lato dare vigore e concretezza alle istanze sociali e politiche dichiarate nell'Articolo 3 e, dall'altro lato, contribuire a riempire di significato, visione e centralità al tema della formazione nel discorso pubblico. La sfida è dunque quella di recuperare la direzione emancipativa dei processi educativi pedagogicamente fondati e, nel contempo, ricostruire la consapevolezza diffusa del valore dell'educazione come viatico per la giustizia sociale, per la crescita culturale e la progettazione esistenziale di ogni soggetto.
Per non perdere la strada: Progetto ATOMS. Il contrasto alla dispersione scolastica e formativa
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2017
pagine: 208
La dispersione scolastica e formativa degli adolescenti è un fenomeno in crescita nel nostro paese anche in territori dotati di un welfare educativo avanzato. Per affrontare questa evidenza secondo un approccio innovativo, nel territorio bolognese una rete composita di istituzioni educative ed enti locali ha aderito al Progetto Europeo ATOMS, Action To Make System (2013-2015). Atoms ha coinvolto circa quattrocento studenti tra i 12 e i 18 anni e numerosi operatori del settore ed è stato valutato, da più parti, come un'esperienza significativa. Se il primo step del processo ha riguardato l'ananlisi dei dati in contesto, il focus si è successivamente spostato sulle azioni di ri-motivazione formativa, per poi orientarsi verso la riflessione pedagogica circa il sistema istituzionale e proefessionale di contrasto al fenomeno. Questo volume raccoglie le considerazioni e le esperienze pregresse così da costituire un utile strumento per utilizzarne le potenzialità verso nuovi progetti.
Per non perdere la strada. Progetto AtOMS. Fare rete tra teorie ed esperienze nel contrasto alla dispersione scolastica e formativa
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2017
Partecipazione ed empowerment. La realtà bolognese come caso studio
Margherita Garzya, Chiara Giustini, Ilaria Pitti, Alessandro Tolomelli, Stella Volturo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 288
Di cosa parliamo quando parliamo di "partecipazione"? Quali sono gli aspetti impliciti a questo concetto oggi tanto utilizzato nella letteratura scientifica, nella retorica politica, nei progetti e nel linguaggio tecnico dell'amministrazione pubblica? Qual è il rapporto tra "empowerment" e "partecipazione"? Questi interrogativi sono lo spunto da cui ha preso origine un laboratorio di ricerca interdisciplinare - composto da ricercatori e ricercatrici di Pedagogia e Sociologia dell'Università di Bologna - che ha avuto per oggetto i modelli di partecipazione nella realtà bolognese, per metterne in evidenza criticità e buone prassi. Il presente volume è quindi l'esito finale, ma non definitivo, di un intenso processo di interrogazione che ha voluto più che concentrarsi sulle dimensioni quantitative prendere in esame aspetti qualitativi della partecipazione a Bologna. Facendo dialogare la voce degli esperti che operano direttamente sul territorio con i modelli teorici, gli aspetti storici con l'analisi dei progetti del recente passato e attualmente in corso, gli autori mettono in evidenza come i processi partecipativi se non sono realmente orientati all'empowerment dei soggetti coinvolti corrono il rischio di tramutarsi in proposte demagogiche svuotate di significato. Per questo motivo la formazione alla partecipazione è fondamentale per implementare progettualità coerenti ed efficaci.
Deontologia pedagogica. Riflessività e pratiche di resistenza
Mariagrazia Contini, Silvia Demozzi, Maurizio Fabbri, Alessandro Tolomelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 208
Deontologia e riflessività: è nello spazio delineato da queste due parole un po' "difficili" che si inscrive il senso, etico, oltre che scientifico e professionale, del pensare e dell'agire in ambito educativo. La deontologia richiama il compito - doveroso per chi è impegnato nell'educazione, qualunque sia la sua prospettiva di riferimento - di promuovere nei suoi interlocutori una progettualità esistenziale emancipatoria rispetto alla loro "condizione data", specie quando connotata da particolari criticità e rischi di marginalità sociale e culturale. Per tutti i soggetti educativi, "non uno di meno": dunque, con la disponibilità a posizionarsi a favore dei più deboli e a condurre un'opera di resistenza che individui il proprio sostegno nelle Carte dei Diritti, oltre che nella nostra Costituzione. L'intento degli autori è quello di offrire un contributo alla costruzione di un percorso che collochi l'azione e il pensiero educativi su un piano di maggiore specificità e visibilità, rendendoli capaci di corrispondere all'ampia, diffusa domanda che proviene da una cultura più che mai alla ricerca di orizzonti di significato. Sono presenti nel volume anche due contributi relativi a deontologie tradizionalmente conosciute e socialmente valorizzate, quella medica (a cura di Stefano Benini) e quella forense (a cura di Maria Livia Rizzo).
Approssimarsi alla povertà tra teorie, esperienze e buone prassi. Riflessioni di pedagogia sociale
Chiara Giustini, Alessandro Tolomelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 272
La povertà è una dimensione sempre più studiata da diverse prospettive disciplinari. Lo sguardo pedagogico rimette al centro la persona povera, i percorsi esistenziali che hanno determinato la situazione di vulnerabilità sociale, i bisogni e i desideri dei soggetti, i limiti degli interventi di aiuto e soprattutto le risorse e gli spazi di libertà su cui è ancora possibile lavorare per costruire un percorso di emancipazione. Inoltre, gli autori del testo si misurano con la consapevolezza che l'approccio al tema della povertà non può limitarsi alla sola dimensione individuale, ma deve misurarsi anche con le responsabilità politico-sociali nella loro complessità, con le diseguaglianze che sono alla base di questa emergenza. L'approccio pedagogico assume quindi una duplice direzione - ermeneutica e trasformativa che favorisce la messa in dialogo di prospettive differenti in una logica interdisciplinare. Dalle interviste raccolte in territori diversi (Italia, Usa, Israele e Palestina) a persone uscite dalla povertà, insegnanti impegnati in contesti segnati dalla povertà ed educatori che lavorano in servizi per senza fissa dimora emerge il doppio ruolo dell'educazione come strumento di empowerment individuale (accompagnamento, allargamento del campo delle possibilità di scelta, educazione alla progettualità esistenziale) e sociale (mediazione sociale, educazione alla solidarietà, alla sobrietà e all'equità).
Il teatro dell'oppresso in educazione
Alessandra Gigli, Alessandro Tolomelli, Alessandro Zanchettin
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2008
pagine: 128
II Teatro dell'Oppresso condivide con l'educazione alcuni fondamenti teorici, l'impegno etico-politico e l'obiettivo di attivare le coscienze in modo critico e creativo. Analizzando le connessioni tra il metodo teatrale e le prassi educative, il volume fornisce strumenti e spunti operativi e un approccio critico all'utilizzo delle tecniche. È rivolto, pertanto, a tutti gli "attori" del campo educativo e scolastico interessati ad intraprendere la via della ricerca, della sperimentazione di nuovi mezzi e linguaggi.
La fragile utopia. Impegno pedagogico e paradigma della complessità
Alessandro Tolomelli
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 209
Homo eligens. L'empowerment come paradigma della formazione
Alessandro Tolomelli
Libro
editore: Edizioni Junior
anno edizione: 2015
pagine: 190
Il termine “Empowerment” è sempre più diffuso nella letteratura scientifica ed è ormai entrato a far parte del lessico comune in numerosi ambiti delle scienze umane e dell’intervento formativo e sociale. Ciononostante, altrettanto spesso sembra sfuggire la specificità di questo concetto, così come rimangono sfuocate le categorie e le dimensioni teoriche che lo compongono e le sue possibili applicazioni ai contesti formativi. Il volume muove quindi nella duplice direzione di tentare di ricostruire le fondamenta epistemologiche del costrutto di Empowerment, dando conto della peculiarità paradigmatica che lo caratterizza, e di evidenziarne gli elementi innovativi in una prospettiva interdisciplinare. La figura evocativa dell’Homo Eligens rappresenta un modello di riferimento, regolativo e trascendentale, a cui tende l’approccio pedagogico orientato all’Empowerment: attivando le risorse interne del soggetto – al fine di aiutarlo a divenire davvero protagonista del proprio percorso (formativo ed esistenziale) e competente nell’operare scelte autonome – e fornendo possibili traiettorie metodologiche e di intervento strettamente collegate alla riflessione teorica.