Libri di Alfredo Casella
Beethoven intimo
Alfredo Casella
Libro: Libro in brossura
editore: Manzoni Editore
anno edizione: 2020
pagine: 350
Giunti alle soglie del 250esimo anno dalla nascita di Ludwig van Beethoven, ben poco resta da aggiungere alla smisurata bibliografia che ne ha tracciato la vita e le opere: dagli studi del con-temporaneo Ludwig Nohl a quelli di Romain Rolland e del più recente Piero Buscaroli, passando attraverso i cataloghi tematici di un Breurs, di un Biamonti e di un Poggi e Vallora, ai quaderni di conversazione e infine alle lettere. È in questo terreno fertile che nel 1945 (anno della prima edizione) affonda le radici lo studio di Alfredo Casella, compositore tra i massimi del Novecento italiano, di formazione cosmopolita, e studioso al limite della venerazione del genio di Bonn, basti pensare alla sua revisione delle 32 Sonate per pianoforte del 1919. Tuttavia, colui che in questa raccolta si avvicina al suo autore, non è il compositore bensì l’Uomo Casella, calato, forse, in una sorta di mimesi drammatica attraverso le sofferenze patite da entrambi. Appare chiaro dalla scelta delle lettere proposte, il cui scopo è spiegato dallo stesso Casella nella sua prefazione. In parallelo, egli si affida alla corrispondenza per illuminare l’intimità non tanto del compositore ma piuttosto dell’Uomo Beethoven, scavando nelle difficoltà del quotidiano, nelle miserie esistenziali, nelle angosce, nei rapporti mai ben equilibrati con amici, autorità e il nipote Karl. Uomo burbero, si è detto, taciturno e solo. Costretto ad esserlo, replica Beethoven. Creatore tra i più sublimi nella storia della musica, se ne ritrovano grandezze e tormenti in questa agile raccolta di lettere che, benché parziale, ci restituisce un’immagine completa dell’animo beethoveniano.
I segreti della Giara
Alfredo Casella
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: XXIX-240
La scena musicale italiana con cui si apre il ventesimo secolo è ancorata, agli occhi di alcuni interpreti e critici coevi, a un sentimento di tradizione melodrammatica e a una provincialità "piccolo borghese" che ne rende impossibile qualsiasi evoluzione. Una forte opposizione votata al progresso inizia però a essere esercitata da coloro che per primi presentono il respiro internazionale che di lì a breve investirà il paese. Fra questi profeti, nessuno avvertì la necessità del cambiamento con la stessa intensità e profondità di Alfredo Casella. Compositore, musicista e uomo d'azione, Casella è stato un artista eclettico, impegnato non solo nella teorizzazione e nell'esecuzione della musica, ma anche nella sua rifondazione; ha misurato le temperature culturali europee, instaurando profondi rapporti di stima e amicizia con alcuni dei protagonisti del Novecento, come Schönberg e Stravinskij; ha militato con passione sul territorio italiano, fondando insieme a Gian Francesco Malipiero e Gabriele D'Annunzio la Corporazione delle nuove musiche, e dando alla luce opere come "La giara" e "La favola di Orfeo". Nei "Segreti della giara", che il Saggiatore propone in una nuova edizione, Casella intreccia la biografia familiare con quella intellettuale - in un percorso straordinario che parte da Torino, città della sua infanzia, e arriva prima a Parigi e poi a Roma -, e racconta se stesso "senza alterazioni e senza attenuazioni", non tacendo nessuna verità.
Strawinski
Alfredo Casella
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 111
"Strawinski è uno di quei 'representative men' emersoniani, i quali sembrano sintetizzare nella loro creazione le aspirazioni, le necessità spirituali della loro epoca. Doveva dare al mondo stupefatto la rivelazione totale del suo genio e contemporaneamente creare di colpo uno stile russo interamente nuovo, liquidando definitivamente l'impressionismo post-romantico debussiano e con lui ogni residuo, più o meno palese, dello stile armonico-cromatico dell'Ottocento". Lo "Strawinski" di Alfredo Casella, che scriveva così il nome dell'ammirato collega, fu il primo libro in assoluto sul compositore russo: uscì in forma sintetica nel 1926, fu poi interamente rielaborato, ampliato e finito nel 1946. Edito nel 1947 dopo la scomparsa di Casella, ma con Igor' Stravinskij ancora in attività, il testo passa in rassegna con mirabile sintesi ognuno dei lavori che Stravinskij aveva fino ad allora composto, attraverso la penna di un Casella scaltro nell'evidenziarne con limpidezza i caratteri basilari. In queste pagine appassionate è rappresentata la visione di un musicista attraverso gli occhi di un altro musicista: Casella conobbe personalmente Stravinskij, ma ciò non impedì un'indipendenza di giudizio che gli fece riscontrare anche nei lavori più avanzati tracce di strutture classiche, secondo un'estetica tipicamente caselliana. Prefazione di Quirino Principe.
La musica al tempo dell'aereo e della radio. Cronache musicali (1925-46)
Alfredo Casella
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2014
pagine: 457
Alfredo Casella (1883-1947) è stato uno dei compositori più significativi e interessanti nel panorama musicale del Novecento storico. L'aspetto ancora oggi parzialmente inesplorato della sua intensissima attività è quello che lo vede nelle vesti di intellettuale totale, impegnato come organizzatore, didatta, musicologo, interprete e critico musicale. In quest'ultimo ambito, gli articoli scritti fra il 1925 e il 1946 per il quotidiano di Boston "The Christian Science Monitor" possono essere considerati al pari di una vera e propria scoperta. In queste ampie cronache, che si distendono su un periodo praticamente coincidente con il ventennio fascista e i suoi tragici esiti, viene affrontato ogni aspetto della vita musicale italiana del tempo, con frequenti digressioni sul dibattito estetico che animava le avanguardie europee. In maniera quasi speculare, il volume riporta all'attenzione del lettore anche un lungo reportage in sei parti dedicato alla vita musicale americana, frutto di dieci anni di assidue tournée di Casella negli Stati Uniti, e pubblicato originariamente nel 1929 sulla rivista "L'Italia letteraria". Ne deriva un panorama originalissimo di anni decisivi per la vita musicale dell'Occidente, raccontato in prima persona da una fra le poche figure artistiche e intellettuali di respiro realmente internazionale che l'Italia della prima metà del ventesimo secolo abbia potuto vantare.