Libri di Amelia Rosselli
É vostra la vita che ho perso. Conversazioni e interviste (1964-1995)
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2010
pagine: 396
Dall'anno dell'esordio pubblico, il 1963 in cui le prime poesie escono sul "Menabò" di Vittorini presentate da Pasolini, al 1995, un anno prima della sua tragica morte, Amelia Rosselli ha accompagnato i suoi anni operosi con numerose interviste rilasciate a giornali, riviste, radio e televisioni. Due giovani rosselliane DOC, Monica Venturini e Silvia De March, le hanno rintracciate tutte, in molti interessanti casi restaurandone i "tagli" editoriali del tempo. Non mancano episodi di grande ampiezza: registrazioni da seminari, lezioni e pubbliche conversazioni nelle quali è stata opportunamente conservata, nella trascrizione, l'impronta vocale così caratteristica di una personalità che mai ha cessato di interrogarsi. Perché "scrivere è chiedersi come è fatto il mondo: quando sai come è fatto forse non hai più bisogno di scrivere. Per questo tanti poeti muoiono giovani o suicidi". Quella continua interrogazione era stata - alla lettera - questione di vita o di morte.
La libellula e altri scritti
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 144
Vengono qui riproposti alcuni testi fondamentali di Amelia Rosselli (Parigi 1930-Roma 1996), uno dei massimi poeti contemporanei. Al poema “La libellula”, scritto nel 1958 e che «ha come tema centrale la libertà», seguono trentuno poesie del 1963-1965 tratte da “Serie ospedaliera”. Il tono «piuttosto volatile» del poema, concepito (è sempre l’autrice a suggerirlo) «in forma di drago che si mangia la coda» o a imitazione di un «rullo cinese», è abbandonato o forse genialmente compresso e inglobato nei componimenti di “Serie ospedaliera”, caratterizzati da quella densità oracolare – al tempo stesso neutrale e folgorante, impenetrabile e straziata – in cui la critica ha ravvisato la specificità e il carattere potentemente innovativo del lavoro di Amelia Rosselli. Come ha scritto Pier Paolo Pasolini nel 1963: «[…] In realtà questa lingua è dominata da qualcosa di meccanico: emulsione che prende forma per suo conto, imposseduta, come si ha l’impressione che succeda per gli esperimenti di laboratorio più terribili, tumori, scoppi atomici, dominati solo scientificamente, ma non nei sintomi della terribilità, in quel loro accadere ormai oggettivo. Sicché il magma – la terribilità – è fissato in forme strofiche tanto più chiuse e assolute quanto più arbitrarie. […] Direi che non mi sono mai imbattuto, in questi anni, in un prodotto del genere, così potentemente amorfo, così oggettivamente superbo». Completano il volume alcuni scritti autobiografici, tra cui il mirabile “Diario ottuso”.
October Elizabethans. Testo inglese a fronte
Amelia Rosselli
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2015
pagine: 96
Tradotta da una delle maggiori studiose di Amelia Rosselli questa silloge di poesie scritte in una lingua che recupera formalmente, anche se ironicamente, l'inglese elisabettiano.
Body movements. Testo inglese a fronte
Marcello Marciani
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2025
pagine: 136
Pubblicato per la prima volta nel 1988 a New York, per i Dipartimenti di Italianistica della State University, con a fronte la versione inglese di una traduttrice d’eccellenza come Amelia Rosselli, Body movements viene edito solo oggi per il mercato italiano. L’opera è una esplorazione dinamica del corpo vissuto nella stagione che più lo valorizza, l’estate marina e vacanziera, e nella funzione che più lo esalta, quella sessuale, sottintesa o più spesso esibita con una sincerità disarmante e accattivante. Ma gli allettamenti e gli incanti dell’eros sono di continuo pervasi da un’ansia di fondo, da un senso di inappagamento e di vuoto, che la dimensione carnale, nella sua fragilità desiderante, non riesce a colmare. La lingua usata tende a diventare una sorta di protesi, di prolungamento della fisiologia del corpo, espressa per sintagmi e segmenti attimali, sospensioni sintattiche, balbettamenti o accelerazioni ritmiche, spazi bianchi, impasti lessicali pieni di dialettismi e onomatopee, idiotismi e neologismi: una lingua guizzante, temeraria e spericolata come quei “movimenti” che vuole riprodurre. In appendice una ricca antologia critica, foto di alcune pagine originali – dattiloscritte, con correzioni a mano – della Rosselli, e una galleria fotografica sulla presentazione storica dell’opera. Prefazione di Luigi Fontanella.
Appunti sparsi e persi (1966-1977)
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 144
Libro “minore” come lo definisce la stessa Rosselli, Appunti sparsi e persi (1966-1977) è strutturato in forma di dittico: nella sezione Poesie accoglie un gruppo di liriche in origine concepite per la raccolta Documento ma poi escluse dall'edizione definitiva, mentre nella sezione Appunti raduna quelli che l'autrice chiama nella prefazione “lampi”: annotazioni, frantumi, versi isolati, relitti di componimenti scartati ma anche tentativi di sperimentare forme espressive più libere e spontanee. Si tratta, ha scritto Gabriella Palli Baroni, di un «libro al crocevia, in cui i modelli del passato, o le loro rovine, sopravvivono a fianco di nuove ipotesi di scrittura». Nonostante la sua natura ibrida e l'assenza di un nucleo ispiratore capace di farne un'opera dalla fisionomia precisa, la raccolta sorprende con testi che, pur nella loro natura frammentaria, hanno il sigillo della compiutezza e conferma quanto sia centrale nella ricerca poetica di Amelia Rosselli la riflessione sul rapporto fra scrittura e vita.
Variazioni belliche
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 208
Uscito per la prima volta nel 1964, Variazioni belliche si articola in tre sezioni: "Poesie" (1959), "Variazioni" (1960-1961) e il saggio "Spazi metrici" (1962). Il titolo della raccolta rimanda alle variazioni, in senso musicale, di una guerra intesa come violenza tanto fisica (con riferimento all'uccisione del padre Carlo) quanto interiore (il tormento amoroso). Questo primo libro in versi anticipa alcuni dei temi che ricorreranno insistentemente anche nelle raccolte successive: vero e proprio viatico alla scrittura rosselliana, esempio già alto e maturo della sua poesia, è una lettura potente che si manifesta, ha scritto Emanuele Trevi, come «un prodigio sonoro, o una seduta spiritica», opera «indelebile tra le più intense e ustionanti» della nostra letteratura.
Sleep. Poesie in inglese
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 240
Queste poesie – composte tra il 1953 e il 1966 – toccano alcuni degli aspetti tra i più personali, se non privati, dell’opera di Amelia Rosselli. I due grandi temi della raccolta, l’amore come desiderio e il rapporto con Dio, sono dominati da un’intima inquietudine e da un forte senso di estraneità. Estraneità che si riflette del resto anche nell’uso della lingua: un inglese tortuoso, e continuamente piegato all’andamento ritmico del dettato italiano. In questi versi, il senso di non appartenenza è tuttavia lontano da rassegnazione e compiacimento: rappresenta una condizione esistenziale e non definitiva, in cui trova espressione, con impressionante efficacia, l’identità complessa, multiforme e tormentata dell’autrice.
Serie ospedaliera. 1963-1965
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 112
Questo volume raccoglie ottantatré poesie, scritte da Amelia Rosselli tra il 1963 e il 1965 e uscite per la prima volta nel 1969. Si tratta di testi «esitanti», come lei stessa li definisce, in cui l'autrice dà voce alla propria “guerra” personale con sé stessa, al proprio travaglio, al desiderio di fuga dal mondo e dal proprio universo interiore. Ci riesce grazie a un linguaggio nuovo, frantumato, originalissimo, che ha reso il suo stile inconfondibile e tanto amato da grandi protagonisti della nostra letteratura quali Pasolini, Zanzotto, Raboni.
Le poesie
Amelia Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 704
Il volume include tutte le maggiori opere della Rosselli: i Primi scritti (1980, ma risalenti agli anni 1952-63); i poemetti La libellula (1959) e Impromptu(1981); le raccolte Variazioni belliche (1963), Serie ospedaliera (1969) e Documento (1976); infine alcuni testi tratti da Appunti sparsi e persi (1987). Queste pagine febbrili restituiscono la voce intima, appassionata e tragica, di una delle personalità poetiche più appartate ma anche più originali del secondo Novecento, che della lingua – intesa come mezzo di esplorazione, sperimentazione e invenzione – ha fatto il fulcro della propria ricerca e lo strumento di un costante esercizio di riconquista e appropriazione di sé. I grandi temi che attraversano l'opera della Rosselli – l'esperienza dolorosa della malattia mentale, la tensione erotico-religiosa, la sensibilità musicale che trasforma la pagina in partitura e rinnova nel profondo la prosodia – affiorano in queste liriche come sofferte declinazioni di un travaglio umano e intellettuale illuminato dalla grazia misteriosa dell'ispirazione. Prefazione di Giovanni Giudici.
Due parole per chiederti notizie. Lettere inedite a David Tudor
Amelia Rosselli
Libro: Libro rilegato
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2015
pagine: 72
Un carteggio della poetessa Amelia Rosselli, uno dei più grandi poeti del nostro '900, con il pianista, amico di John Cage, David Tudor. In questo carteggio si scopre come, la Rosselli che aveva studiato musica con grandi compositori moderni quali Luigi Nono e Schomberg, avesse sempre continuato a coltivare questa sua passione.
Memorie
Amelia Rosselli
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 312
Le memorie constano di tre capitoli distinti. Il primo è il racconto spiritoso e vivace dell'infanzia dell'autrice in seno a una famiglia della borghesia ebraica veneziana; il secondo capitolo è dedicato alla vita trascorsa a Firenze dopo la separazione dal marito, con l'attività letteraria, il rapporto con i figli, poi l'impegno patriottico durante gli anni di guerra e il primo antifascismo; da ultimo il terzo capitolo, che s'arresta al 1927, racconta del sempre maggiore impegno in politica di Carlo, che di lì a poco condurrà i due fratelli al confine, e Carlo all'esilio definitivo.