Libri di ANDREA. BERTI

Navighi nel complesso mondo dei contratti pubblici? Questo libro, aggiornato al nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), ti offre una guida chiara e precisa sull'accesso agli atti delle procedure contrattuali. Esplora le diverse forme di pubblicità, i diritti di informazione dei candidati e degli offerenti, le limitazioni al diritto di accesso, l'accesso difensivo e le procedure speciali, analizzando la giurisprudenza più recente. Una risorsa fondamentale per operatori del settore, professionisti legali e chiunque desideri comprendere a fondo i principi di trasparenza e riservatezza nelle gare d'appalto. Impara a districarti tra le normative e a tutelare i tuoi interessi nel mercato pubblico.

Lo studio, prendendo le mosse dall'origine storica e dalla ratio dell'istituto, passa in rassegna tutti gli aspetti della sua disciplina normativa (titolarità attiva, soggetti passivi, oggetto del diritto, limitazioni, procedimento, tutela processuale ed extraprocessuale, autonomia regolamentare degli Enti, rapporto con altre forme di informativa del Consigliere comunale, provinciale e regionale), analizzando criticamente, per ciascuno di tali aspetti, le posizioni espresse dalla giurisprudenza e dalla dottrina.

La poesia è da sempre valvola di sfogo, bisogno di condivisione, desiderio di ascolto e di comprensione, a volte il solo rileggerla ci rende presenti e consci di un vivere giusto o sbagliato, ma comunque veritiero, e chi più di noi rasenta la propria verità mentre il mondo ci condanna? La sofferenza spesso ci porta a una ricerca spasmodica di certezze, risposte che non arrivano, giorni uguali e interminabili notti dove lo sguardo si sofferma in un soffitto troppo buio e troppo muto. Poesie di un uomo che si racconta e si riconosce, un poeta che con la sua semplicità va oltre la ricercatezza di un verso, oltre un ermetismo incomprensibile, va dove l'idioma è essenziale e senza inutili orpelli. Poesie che parlano, che diventano sfogo, dove l'amarezza e spesso l'arrendevolezza prendono un passo di troppo raggiungendo vicoli bui, privi di luci e di riverberi, strade che si dipanano in oscurità difficili da schiarire, dove gli affetti sono solo ricordi e dove i ricordi sono lontani nel tempo.

Il poeta si lascia guidare dalla parola e percorre così un itinerario che è di scoperta e di definizione dei paesaggi interiori: la madre e il padre assurgono a figure tutelari, proprio quando sono venuti a mancare, e in genere - come risposta alla sua fede religiosa - il ciclo vita-morte si sovrappone come promessa al dolore delle perdite. "La morte ti ha attraversato / ma il tuo ricordo è vita", dice alla madre, e la certezza di una provvidenza - o di una madre-natura - che saprà rendere seme di domani la cenere di oggi, offre conforto e pace, dolce serenità e luce: "se tutto si accetta / ed è sereno il cuore / proseguiamo la vita all'infinito / e si aspetta il giorno del domani".