Libri di Andrea Cucchiarelli
Studiare latino all'università
Andrea Cucchiarelli, Francesco Ursini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 252
Il libro offre agli studenti delle facoltà umanistiche una guida completa allo studio della lingua e della letteratura latina, nel percorso che va dalle conoscenze liceali alle competenze più avanzate che sono richieste, ai vari livelli, dalla formazione universitaria. Nel primo capitolo sono fornite tutte le nozioni di lingua, prosodia, metrica, retorica e stilistica necessarie alla corretta lettura, comprensione e interpretazione di un testo letterario. Nel secondo sono illustrati sia i concetti essenziali della storia della letteratura (le epoche, i generi, i temi più importanti) sia i principi fondamentali della filologia classica, della critica letteraria e degli studi di ricezione. Il terzo, rivolto in particolare agli studenti che intendano laurearsi nella disciplina, presenta tutti gli strumenti utili a impostare e a svolgere, in modo informato e metodologicamente corretto, il lavoro di tesi nei suoi vari aspetti, come ad esempio l'indagine bibliografica ovvero l'utilizzo delle opere di consultazione generale, delle principali collane di testi e delle banche dati informatiche.
Scienze dell'antichità. Storia, archeologia, antropologia. Volume Vol. 26/2
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2021
pagine: 136
La narratologia come approccio alla letteratura e all'arte antiche. Atti della Giornata di Studi tenutasi presso il Museo dell'Arte Classica il 18 maggio 2018, a seguito della pubblicazione di Irene J.F. de Long, "I classici e la narratologia. Guida alla lettura degli autori greci e latini".
Le bucoliche. Testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 533
Se Virgilio non avesse scritto le Bucoliche, fidando nella sua audace giovinezza, il cammino della poesia occidentale sarebbe stato assai differente. Subito lettissime, imparate a memoria, studiate, le ecloghe vivono di suoni, descrivono frammenti di paesaggi e di vita rustica, parlano di boschi, greggi e amori e al contempo riescono a evocare la dimensione del mito. Il misterioso Sileno, Titiro e Melibeo, Dafni sono tutte figure che hanno la concretezza del gesto e della parola, ma che pure si muovono in uno spazio attraversato dalla divina forza del canto, in una natura che risuona e partecipa dei sentimenti umani: e allora il puer, l'astro di Cesare, il dio della prima ecloga divengono essi stessi vividi, evidenti. Ma Virgilio ha voluto anche distogliere lo sguardo dai simboli e dai miti, dal canto che è quasi magia: e ha visto la guerra, il dolore, l'esilio. Se Roma, con gli dei che la abitano, appare come una luce salvifica, essa è pur sempre parte di un meccanismo, o forse di un caos, che ha portato all'ingiustizia. Testo profondamente "augusteo", le Bucoliche sono state pensate e scritte in un'epoca dai caratteri ancora molto incerti, prima che Augusto fosse soltanto immaginabile. Anzi, Virgilio ha contribuito ad inventare l'età augustea.
La satira e il poeta. Orazio tra Epodi e Sermones
Andrea Cucchiarelli
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Editoriali e Poligrafici
anno edizione: 2002
pagine: 260
Il volume studia la figura e l'opera del poeta latino Orazio, della particolare "forma" della sua produzione poetica satirica, dei suoi precedenti (primo fra tutti Lucilio, ma anche la commedia attica antica) e dei suoi eredi, soprattutto Persio e Giovenale. Avamposto della poesia nell'esperienza: così Orazio ha interpretato il suo sermo, una parola poetica che è quasi prosa e che, pur contenendo in se stessa il germe dell'aggressione moralistica, rifiuta di identificarsi con essa. Il problema "satira" si coglie già nelle stesse categorie di Orazio, nella corrispondenza teorizzata tra gli argomenti e lo stile e nella figura del poeta, che viene, nell'opera oraziana, attentamente concettualizzata e inglobata anch'essa nel meccanismo letterario.
La satira e il poeta. Orazio tra Epodi e Sermones
Andrea Cucchiarelli
Libro
editore: Giardini
anno edizione: 2001
pagine: 260
Le bucoliche. Testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 533
Se Virgilio non avesse scritto le Bucoliche, fidando nella sua audace giovinezza, il cammino della poesia occidentale sarebbe stato assai differente. Subito lettissime, imparate a memoria, studiate, le ecloghe vivono di suoni, descrivono frammenti di paesaggi e di vita rustica, parlano di boschi, greggi e amori e al contempo riescono a evocare la dimensione del mito. Il misterioso Sileno, Titiro e Melibeo, Dafni sono tutte figure che hanno la concretezza del gesto e della parola, ma che pure si muovono in uno spazio attraversato dalla divina forza del canto, in una natura che risuona e partecipa dei sentimenti umani: e allora il puer, l'astro di Cesare, il dio della prima ecloga divengono essi stessi vividi, evidenti. Ma Virgilio ha voluto anche distogliere lo sguardo dai simboli e dai miti, dal canto che è quasi magia: e ha visto la guerra, il dolore, l'esilio. Se Roma, con gli dei che la abitano, appare come una luce salvifica, essa è pur sempre parte di un meccanismo, o forse di un caos, che ha portato all'ingiustizia. Testo profondamente "augusteo", le Bucoliche sono state pensate e scritte in un'epoca dai caratteri ancora molto incerti, prima che Augusto fosse soltanto immaginabile. Anzi, Virgilio ha contribuito ad inventare l'età augustea.
Musa pedestre. Storia e interpretazione della satira in Roma antica
Kirk Fredenburg, Alessandro Barchiesi, Andrea Cucchiarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 278
Che cosa identifica la satira romana come genere letterario? L'istanza moralistica, che comunemente viene attribuita al moderno concetto di satira, è davvero la chiave per comprendere Orazio e Persio, Giovenale e Lucilio? Ed inoltre: come spiegare l'identità culturale di una forma letteraria così profondamente radicata in Roma, ma che pure tanto deve ai suoi svariati modelli greci? Si può ancora ripetere la celebre formula quintilianea "satura tota nostra" e come va essa interpretata? Sono, queste, alcune tra le questioni cui il volume, unendo le competenze di vari specialisti, intende rispondere.