Libri di Anna Antonello
Il decennio delle antologie (1941-1951). Repertori letterari e logiche editoriali
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2023
pagine: 306
Il presente volume prende le mosse dalla giornata di studio che si è tenuta presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara nella primavera del 2022 ed esamina il ruolo centrale svolto dall’antologia nell’ambito della letteratura tradotta in Italia negli anni Quaranta. Tale rilevanza viene identificata e discussa attraverso una raccolta di saggi dedicati ad alcune sillogi pubblicate nelle collane “Pantheon” di Bompiani e “Enciclopedia della novella” di De Carlo tra il 1941 e il 1951. Queste date delimitano un decennio caratterizzato dall’intensa produzione di antologie, al cui interno si sviluppano dialettiche parallele di competizione editoriale e letteraria. I contributi richiamano l’attenzione sui curatori e sui molteplici attori coinvolti nell’ideazione e realizzazione di un prodotto multiforme e riflettono sulle dinamiche che concorrono alla creazione di un canone. A seconda delle diverse politiche di collana, il progetto di presentare l’antologia come forma e genere letterario indipendente, distante dal mondo scolastico, si concretizza grazie all’affidamento delle curatele a figure di rinomato prestigio all’interno delle singole discipline o da figure eclettiche.
Una germanista scapigliata. Vita e traduzioni di Lavinia Mazzucchetti
Anna Antonello
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 282
«Tradurre un libro a cui non si aderisce spiritualmente mi pare che sia un po’ come collaborare col nemico». Lavinia Mazzucchetti (1889-1965), germanista per scelta e traduttrice per necessità, è stata per buona parte del Novecento una mediatrice fondamentale della letteratura tedesca in Italia. Docente all’Università di Milano, direttrice di una collana di primizie come i Narratori nordici di Sperling & Kupfer, consulente di lungo corso per la MEDUSA di Mondadori, curatrice di imprese senza precedenti come il «quasi Tutto Goethe» di Sansoni: la «rossa» Lavinia, tagliente nei suoi giudizi estetici quanto intransigente nel suo antifascismo, si cimenta nelle più diverse pratiche della mediazione letteraria. Per decenni, che leggessero Goethe o Schiller, Thomas Mann, Hermann Hesse o Stefan Zweig, gli italiani hanno avuto tra le mani un’opera scelta, tradotta, curata o commentata da questa «germanista scapigliata», che ha impresso ad ogni volume la sua inconfondibile impronta. A partire dall’analisi dei saggi critici, del materiale d’archivio e della sua corrispondenza – tra gli altri con Croce, Gentile, Gobetti –, questo volume ripercorre le tappe della biografia di Mazzucchetti dalla Milano socialista di fine secolo fino al dopoguerra repubblicano, testimoniandone l’umanesimo universalista e l’incessante interesse per quegli scrittori capaci di farsi «educatori della comunità tutta».
La vita logorante delle cose. Saggio sul consumo
Wolfgang Schivelbusch
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Wolfgang Schivelbusch è un filosofo, storico e intellettuale particolarmente eclettico che nei suoi libri ha analizzato in profondità le caratteristiche dell’immaginario sociale moderno. In questo testo parla di come la reciproca interazione tra le persone e le cose possa essere vista come un continuum; un ciclo infinito di creazione, consumo, usura, danneggiamenti e, infine, distruzione. La storia più antica dell’uomo si può rileggere così sulla base di queste trasformazioni, che rappresentano il principio elementare della natura. In tempi più recenti, tali trasformazioni costituiscono la base per le teorie nel campo dell’economia politica e oggi offrono una lente per interpretare il mondo dei consumi. Schivelbusch traccia un quadro della simbiosi che si crea tra gli esseri umani e gli oggetti nella storia della filosofia e della scienza, in un flusso che prende spunto dalla biologia, dalla mitologia, dalla psicoanalisi e dall’economia, raccogliendo immagini che ci appaiono tanto sorprendenti quanto cruciali sulla società così come la conosciamo e confermandosi come uno dei pensatori più originali del nostro tempo. La scarpa ormai ha la stessa aria vissuta del piede che la calza. È consumata e la suola si è assottigliata. Ma, a sua volta, la scarpa ha segnato il piede con vesciche e calli.
La rivista come agente letterario tra Italia e Germania (1921-1944)
Anna Antonello
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2013
pagine: 383
La ricerca di Anna Antonello è finalizzata a mettere a fuoco il ruolo delle riviste letterarie nello scambio culturale tra Italia e Germania negli anni Venti e Trenta del ventesimo secolo. L'analisi letteraria, alla quale si affianca un dettagliato ritratto storico-editoriale di entrambi i paesi, è incentrata sulla ricezione di autori (da Alvaro a Pratolini, da Thomas Mann a Stefan George) e correnti (dal futurismo all'ermetismo, dalla Neue Sachlichkeit alla Heimatkunst) che, grazie alle riviste, giungono anche oltralpe. Il lavoro è composto da due studi complementari svolti su un ampio numero di riviste (24 italiane e 18 tedesche, con una nutrita serie di fascicoli spogliati) e correlato da un vasto materiale archivistico: nel primo l'autrice si sofferma sulla ricezione e diffusione della letteratura italiana attraverso le riviste tedesche mentre nel secondo indaga la presenza eterogenea di contributi sia critici che originali inerenti alla letteratura tedesca su periodici italiani.