Libri di Antonio Francesco Perozzi
Tranquillità assoluta
Antonio Francesco Perozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Pidgin Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 182
Due uomini pianificano il furto di una partita di cellulari di marca, ma per non farsi scoprire dovranno occuparsi delle lucciole che vivono sotto la loro pelle; da un enorme tubo pieno di amianto comincia a riversarsi in mare un liquido neroverde, e l'unica speranza sono degli strani individui che camminano sull'acqua e che il paese guarda con sospetto; i ragazzi di un centro sociale si battono per abolire la festa religiosa locale, in cui viene fatta rotolare una gigantesca palla di sterco, dopo che questa ha schiacciato a morte un loro amico; la spesa al supermercato fa affiorare le tensioni per questioni economiche di una coppia, esacerbate dai costi di smaltimento delle esuvie che si strappano dal corpo. I protagonisti dei dieci racconti di "Tranquillità assoluta" cercano di liberarsi dal pantano delle loro vite in periferie immobili, da quella staticità anestetizzante che assimila e normalizza anche ciò che appare più surreale. Ma la perturbazione di quegli squarci di irrealtà persiste subdola, striscia tra i piedi, per ricordare agli animi irrequieti la possibilità di una metamorfosi.
Soluzioni per ambienti
Antonio Francesco Perozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Zacinto
anno edizione: 2024
pagine: 36
"Se si hanno delle sedie in più nel caso ci siano ospiti quando gli ospiti non ci sono le sedie sono in più sono delle sedie utili non essendoci gli ospiti"
Colazione a Jinbocho
Antonio Picarazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edda Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 160
«La cifra metaletteraria del libro – che parla anche di sé stesso, della propria incubazione – sta qui, in questo sforzo di autodefinizione che arriva, però, a fallire costantemente: da una parte si segue la passione di un alter ego dell'autore per il Giappone, lo scrittore Satoshi Yagisawa e altre cose; dall'altra gli eventi del libro sono inframmezzati da un florilegio di appunti sulla letteratura giapponese (e non). La natura ibrida del libro, insomma, permette a Picarazzi di utilizzare uno spunto narrativo per sviluppare razionalmente (cioè, in linea di massima, anti-narrativamente) alcune questioni centrali nel suo percorso e presenti in altri suoi libri, come appunto il mondo nipponico (compreso Mishima, cui l'autore ha dedicato il saggio Yukio Mishima. Gioventù, Bellezza, Morte tra Mito e Illusione e di cui ha tradotto Patriottismo) oppure la storia e la politica (centrali in Diario-strettamente personale e Πολιτεία)» (dalla prefazione di Antonio Francesco Perozzi)
Via memoriæ / Via Crucis
Marco Palladini
Libro: Libro in brossura
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2022
pagine: 82
«Il primo elemento che salta all’occhio nella lettura di questo libro è la presenza, nella maggioranza dei testi, di un riferimento personale. Cioè di un nome di persona – di un poeta o artista. Si inizia già in Immemoriale con «C.B.» si arriva a «Elio Pagliarani» in Hèlios, passando per Spatola, Bordini, Lunetta, Maradona (poeta del calcio), de Chirico, Sanguineti e molti altri. Questi nomi compaiono di solitoin una dedica in corsivo tra il titolo e il testo, e segnalano quindi un’offerta, un richiamo, un rivolgersi a, con l’effetto – anche – di portare di volta in volta il poeta di riferimento all’attenzione, vicino.» (dalla Prefazione di Antonio Francesco Perozzi)
Lo spettro visibile
Antonio Francesco Perozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 104
[…] … M. Ghilardi, ci ricorda come per il filosofo francese delle Memorie di cieco “vedere non è solo vedere: ogni sguardo necessita di un occultamento, di un velo che in parte lo ostruisce. Ogni luce, che veicola la vista, partecipa di una dimensione di notte, di ombra; non soltanto come il suo risvolto complementare, ma come intimo sdoppiamento che impedisce di fissare e di fissarsi su un’esperienza che sia pura, primigenia, incondizionata”. È di questa e in questa ambiguità insita nel cuore stesso del vedere che Lo Spettro visibile di A.F. Perozzi vive; qui, dove lo sguardo/telecamera del poeta sembra cancellarsi e rivelarsi, di volta in volta nell’ente, nella forma di vita inquadrata e inghiottita. Da Cosmo di cosmi. Su Lo spettro visibile di A. F. Perozzi di Pasquale Pietro Del Giudice
Il suono della clorofilla
Antonio Francesco Perozzi
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2018
pagine: 188
Alethéia è un sostantivo greco, significa verità. Ma di che è fatta la verità? Di commessure logiche tra un tassello e un altro di un mosaico che, lentamente, si disvela; e di disvelamenti, per l’appunto, nuove premesse necessarie che complicano i sillogismi, costringono a trovare nuovi effetti per nuove cause. Nomen omen, Fausto Aleteia è un investigatore di provincia appassionato di processi logici. Assegnato a un caso riguardante uno strano furto di sassofoni Fausto inizialmente si disinteressa, ma una serie di eventi imprevisti lo portano all’impegno nelle indagini. L’universo assenteista e corrotto del commissariato, di cui sono espressione McClane e l’agente Manna, fa da contraltare al funambolico scenario del quartiere Palazzeschi: allegoria della mistificazione della verità e del reale. Qui si concretizza il travagliato percorso dell’investigatore, che, vittima di momenti di iperacusia e disordine sensoriale (ma anche indizi di insolite connessioni da decifrare: sinestesie di suoni e colori, suoni e odori) troverà nel procedimento logico-deduttivo un’ancora per ormeggiare se stesso alla verità. Il Suono della Clorofilla è un giallo che profuma dell’ottone acido dei sax e di smog, un romanzo labirintico e vorace, con un omaggio alla Roma calda e costipata di Gadda.