Libri di Barbara Cassin
La nostalgia. Quando dunque si è a casa? Ulisse, Enea, Arendt
Barbara Cassin
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2015
pagine: 93
"Questo libro interroga, con la 'nostalgia', il rapporto tra patria, esilio e lingua materna. L'Odissea, che racconta le peripezie di Ulisse e del suo ritorno incessantemente differito, è il poema per eccellenza della nostalgia. Il segno, squisitamente simbolico, che Ulisse è finalmente tornato 'a casa', nella sua patria, è il letto radicato, scavato con le sue mani in una pianta d'ulivo intorno a cui ha edificato la sua dimora, un segreto che condivide con la sua sposa. Radicamento e sradicamento: ecco la nostalgia. La patria, Enea la porta con sé quando fugge da Troia in fiamme con il padre Anchise e gli dèi lari sulle spalle. Va errando di luogo in luogo finché Giunone, il cui odio lo insegue, concede di lasciargli fondare quella che diventerà Roma, ma a una condizione: che dimentichi il greco e parli, dice Virgilio, 'con una sola bocca' insieme e come i Latini. L'epopea fondatrice è anche, in questo caso, fondatrice di lingua. Avere per patria la propria lingua, per unica patria addirittura. Così, nei tempi bui in cui vive, Hannah Arendt, 'naturalizzata' nel suo esilio americano, sceglie di definirsi non rispetto a un paese o a un popolo, ma soltanto rispetto a una lingua, la lingua tedesca. È questa lingua che le manca e che vuole udire." (Dal testo introduttivo di Barbara Cassin)
Heidegger. Il nazismo, le donne, la filosofia
Alain Badiou, Barbara Cassin
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2010
pagine: 63
"Heidegger è certamente un grande filosofo che è stato anche, al contempo, un nazista tra i tanti. Questo è quanto. Che la filosofia si arrangi! Non se la caverà né con la negazione dei fatti, né con la scomunica. Siamo qui agli estremi dialettici, che si possono definire esistenziali, della grandezza del pensiero e della piccolezza della convinzione, della capacità creatrice a dimensione universale e della particolarità ottusa di un professore di provincia".