Libri di Alain Badiou
Dalla fine
Alain Badiou, Giovanbattista Tusa
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 98
In un dialogo a partire dalla critica serrata del pathos della finitudine che ha caratterizzato il ventesimo secolo, Alain Badiou e Giovanbattista Tusa riflettono sullo stato della filosofia nel ventunesimo secolo. Allontanandosi dal pensiero di Heidegger, i due autori rifuggono un approccio metafisico, e ricostruiscono il rapporto tra le verità e un assoluto non trascendente: in queste condizioni, il concetto di infinito diventa la condizione ultima delle verità universali.
Il risveglio della storia. Filosofia delle nuove rivolte mondiali
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2012
pagine: 119
Bancari, «tecnici», industriali, opinionisti sono concordi nel dirci che dobbiamo cambiare. Dobbiamo cambiare il nostro modo di considerare il lavoro e la vita consociata, i rapporti mondiali e l'esistenza individuale; altrimenti, la crisi ci porterà via, come infimi relitti, verso l'oceano della povertà definitiva. Per i nostri padroni, dice Badiou, «questa è la legge del mondo». Ma questo libro - la prima e più autorevole interpretazione filosofica della nuova stagione di rivolte mondiali, dalla primavera araba agli Indignados a Occupy - sostiene una tesi diversa: un nuovo mondo sta nascendo, basato su tutt'altre regole. Un mondo che rigetta le parole d'ordine della «modernizzazione» e della «riforma», sotto le quali si traveste un tentativo di regressione politica senza precedenti, volto a adeguare la produzione e la vita stessa ai dogmi di un liberismo oligarchico e ottocentesco; un mondo che - sebbene in maniera ancora confusa e dispersa - a quest'ordine si ribella esplicitamente, entrando in quello che Badiou chiama «il tempo delle rivolte». Rivolte attraverso le quali il «risveglio della storia» dovrà dar luogo a un «risveglio dell'Idea»: l'idea di comunismo, un comunismo antidogmatico e in fieri, che rilanci l'insopprimibile aspirazione dell'uomo alla giustizia, all'eguaglianza, all'universalità.
Finito e infinito
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2011
pagine: 61
Soltanto un filosofo della portata di Alain Badiou può parlare di nozioni e cose impenetrabili in un modo accessibile a tutti. Il tema del finito e dell'infinito è un tema complesso. Se lo trattiamo dal punto di vista della religione la conclusione naturale è: "Dio è infinito"; per la matematica "c'è un modo per misurare l'infinito"; per la fìsica "l'universo è infinito?"; dal punto di vista della filosofia, "l'infinito non può essere separato dal finito". L'uomo è finito, perché sappiamo che l'uomo muore. Allora come è possibile per un essere "finito" comprendere "l'infinito?". A queste e ad altre domande risponde Alain Badiou con questo piccolo saggio sul finito e sull'infinito.
L'ipotesi comunista
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2011
pagine: 175
In questo libro, sosterremo quindi, anche in forma dettagliata nel caso di tre esempi (Maggio '68, la Rivoluzione culturale, la Comune di Parigi), che i fallimenti apparenti, talora cruenti, di eventi legati in profondità all'ipotesi comunista, sono stati e permangono tappe della sua storia. Almeno per tutti coloro che non rimangono accecati dall'uso propagandistico della nozione di fallimento. Cioè semplicemente per coloro che continuano a essere animati dall'ipotesi comunista in quanto soggetti politici, che si servano o meno del termine "comunismo". In politica contano il pensiero, l'organizzazione e l'azione. Talvolta alcuni nomi propri servono da riferimento, come Robespierre, Marx, Lenin... I nomi comuni (rivoluzione, proletariato, socialismo...) sono già molto meno capaci di nominare una sequenza reale della politica d'emancipazione, e il loro uso si trova rapidamente esposto a un'inflazione priva di contenuto [...]. Una vera politica ignora le identità, persino quella, tanto tenue, tanto variabile, dei "comunisti". Essa non conosce altro che quei frammenti del reale attraverso i quali un'Idea dimostra che è in corso il lavoro della sua verità.
Heidegger. Il nazismo, le donne, la filosofia
Alain Badiou, Barbara Cassin
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2010
pagine: 63
"Heidegger è certamente un grande filosofo che è stato anche, al contempo, un nazista tra i tanti. Questo è quanto. Che la filosofia si arrangi! Non se la caverà né con la negazione dei fatti, né con la scomunica. Siamo qui agli estremi dialettici, che si possono definire esistenziali, della grandezza del pensiero e della piccolezza della convinzione, della capacità creatrice a dimensione universale e della particolarità ottusa di un professore di provincia".
Piccolo Pantheon portatile
Alain Badiou
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2010
pagine: 142
"Convoco i miei amici filosofi scomparsi, in qualità di testimoni del processo fatto dall'Infinito ai suoi falsificatori. Essi vengono a dirci, attraverso l'intermediario della voce che pronuncia il loro elogio, che l'imperativo del materialismo democratico contemporaneo, 'Vivi senza idee', è al contempo vile e inconsistente. Fui legato ad alcuni da amicizia, con altri ebbi qualche discussione. Ma sono felice di dire qui, in barba agli intrugli che vogliono farci ingoiare oggi, che questi quattordici filosofi scomparsi li amo tutti, ebbene sì. Sì, li amo".
San Paolo. Fondazione dell'universalismo
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2009
pagine: 171
"No, non lasceremo che i diritti della verità-pensiero abbiano come sole istanze il monetarismo liberoscambista e il suo mediocre pendant politico, il capital-parlamentarismo, di cui la bella parola "democrazia" nasconde sempre più la miseria. È la ragione per cui Paolo, contemporaneo anche lui di una figura monumentale della distruzione di ogni politica (gli albori del dispotismo militare chiamato "Impero romano"), ci interessa estremamente. Paolo è colui che, destinando all'universale una certa connessione del soggetto e della legge, si domanda con il più grande rigore quale sia il prezzo da pagare per questa destinazione, tanto sul piano del soggetto quanto su quello della legge. Questa domanda è proprio la nostra. Supponendo che si possa giungere a rifondare la connessione tra verità e soggetto, quali saranno le conseguenze che dovremo avere la forza di sopportare sul piano della verità (evenemenziale e casuale) e su quello del soggetto (raro ed eroico)?" (Alain Badiou)
Del capello e del fango. Riflessioni sul cinema
Alain Badiou
Libro: Libro rilegato
editore: Pellegrini
anno edizione: 2009
pagine: 288
"Per grande che sia, per quanto legato alla nostra epoca, il cinema si radica per sempre nel gusto di tutte le classi, di tutte le età e di tutte le nazioni, per mostrare lo spettacolo del potente che viene ricoperto di sterco da un vagabondo; di un'enorme nave che affonda, di un mostro spaventoso emerso dalle profondità della terra; del Buono che, dopo innumerevoli vicissitudini, uccide in pieno sole il Cattivo; del poliziotto che acciuffa il ladro malavitoso; dei bizzarri costumi degli stranieri e dei cavalli nella pianura; dei guerrieri fraterni, del dramma sentimentale e della donna nuda fatta a pezzi per amore. I più grandi artisti di questa arte, Chaplin o Fiedrich Wilhelm Murnau, non fecero altro che mettere in rilievo questo procedimento volgare, senza tentare mai - anzi, facendo esattamente il contrario - di abolirlo. Se il cinema è idea, o visitazione casuale dell'idea, lo è nel senso in cui il vecchio Parmenide, in Platone, la esige dal giovane Socrate: che ammetta, insieme al Bene, al Giusto, al Vero, al Bello, alcune idee altrettanto ideali, per quanto meno convenienti: quella del Capello o del Fango". (Alain Badiou)
Politiques, sexualités-Politiche, sessualità
Alain Badiou, Pier H. Castel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 200
Il concetto di modello. Introduzione ad una epistemologia materialistica della matematica
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2008
pagine: 156
"La riedizione, arricchita da una lunga prefazione, di un libro pubblicato nel 1969 e da trent'anni diventato introvabile. È la trascrizione di due conferenze previste all'epoca in un contesto al contempo impegnativo e mondano: il "Corso di filosofia per scienziati" ("Cours de philosophie pour scientifiques") organizzato da Louis Althusser. La prima conferenza ebbe luogo, nel 1968, verso la fine del mese di aprile. Due settimane più tardi, era l'inizio del Maggio '68: quello al quale, per ordine del nostro attuale presidente, dovrebbe essere posta fine "una volta per tutte". Noi, giovani filosofi, siamo allora passati improvvisamente e violentemente dalle raffinatezze formali della teoria pura al più radicale attivismo politico. Servivamo le strutture, è stato necessario servire il popolo; e con quale determinazione! La seconda conferenza è stata annullata."
Manifesto per la filosofia
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2008
pagine: 110
"Il mio "Manifesto per la filosofia" tiene, in forma esoterica e polemica, questa convinzione: la filosofia è possibile. Non siamo nell'epoca del suo declino, siamo di fronte alla difficoltà di dover fare, nelle condizioni concrete della nostra epoca, il passo in avanti necessario perché la filosofia continui. Diremo anche che il Manifesto è sostenuto dalla certezza - che anima tutto L'essere e l'evento - di disporre di una categoria assolutamente nuova della Verità, sottratta al sospetto nietzscheano. Diremo infine che il Manifesto annuncia che la questione del linguaggio, per quanto importante sia, dev'essere rimessa al suo giusto posto, e che non è vero che il linguaggio sia la condizione trascendentale del pensiero. È dal percorso di una verità che procede l'invenzione linguistica, e non l'inverso. Si tratta quindi proprio di un manifesto per la filosofia. Si tratta di dire che la diagnosi di Nietzsche è errata, che la terapia di Wittgenstein uccide il "malato", che il montaggio storico di Heidegger dà della storia del pensiero una visione troppo sintetica per essere onesta, che il positivismo logico di Carnap è un'impostura, e così via".