Libri di Carlo Carabba
La prima parte
Carlo Carabba
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 160
Quando a ventisette anni Carlo Carabba ha pubblicato la sua premiata raccolta d'esordio (Gli anni della pioggia), gli appassionati italiani di poesia sono subito rimasti colpiti dalla novità dei suoi versi. Il suo immaginario sembrava mischiare, senza soluzione di continuità, echi della grande tradizione poetica occidentale, da Orazio a Gozzano, con i riferimenti culturali tipici di un giovane uomo nato negli anni Ottanta. E allo stesso modo la sua lingua era incredibilmente semplice, simile al tono medio del parlato, ma anche cesellata nei versi codificati, per lo più settenari ed endecasillabi. Carabba sembrava rompere con le due principali tradizioni della recente poesia italiana, lo sperimentalismo un po' ermetico e difficilmente comprensibile da un lato, e la poesia minimalista del dettaglio e del correlativo oggettivo dall'altro, a favore di una poesia "che si capisce", che racconta esperienze quotidiane e riflette sui grandi temi universali: gli affetti, il lutto, la morte, l'amore e le sue difficoltà, il senso di insoddisfazione di sé, la paura e la speranza del futuro. Oggi che Carabba ha quarant'anni, pubblica una raccolta che ripercorre il suo cammino poetico, partendo da alcune delle poesie incluse nelle precedenti raccolte e aggiungendone molte nuove, come le sei che compongono il lungo diario in versi di un coast to coast in America.
L'inferno del romanzo. Riflessioni sulla postletteratura
Richard Millet
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2019
pagine: 240
«Uno spettro ossessiona la letteratura: il romanzo, diventato a tal punto egemonico che tutta la produzione letteraria sembra doversi ridurre a esso. Nello specifico è il romanzo internazionale, insipido, senza stile, immediatamente traducibile in inglese o tradotto dall'inglese, l'unico oggetto di una letteratura senza altra storia se non il gioco dei suoi simulacri, dei suoi plagi, della sua moneta falsa. La questione di fondo, qui, non riguarda la decadenza della letteratura né la fine del genere romanzesco, bensì ciò che è nato con Omero e che dipende da ciò che noialtri scrittori continuiamo a chiamare letteratura. "L'Inferno del romanzo" è un libro che chiunque oggi abbia a cuore la letteratura e la produzione di libri dovrebbe leggere e tenere caro. Le parole di Millet hanno davvero il raro potere di destare dal sonno dogmatico chi le legge.» (dalla prefazione di Carlo Carabba)
Come un giovane uomo
Carlo Carabba
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 176
Sono due le coincidenze da cui muove questa storia.Quella tra la caduta della neve su Roma, dopo più di vent'anni di attesa, e la scoperta che una giovane donna, Mascia, è in coma. E quella tra il funerale di Mascia, una decina di giorni più tardi, e la firma di un contratto di lavoro.Se la prima neve della vita del protagonista di questa storia, scesa sulla sua città quando era bambino, aveva portato con sé l'incanto, la seconda ha portato un incidente. Mascia, l'amica degli anni del liceo, è scivolata col motorino là dove la neve è caduta e si è sciolta. Questa seconda neve tanto desiderata, come se col bianco potessero tornare i giochi e le meraviglie dell'infanzia, invece di restituire il passato si porta via un pezzo di futuro. Perché Mascia muore per sbaglio, come pure si può morire, e non c'è altra spiegazione. Il protagonista parla con amici comuni, riceve e manda sms, inventa scuse, cerca ragioni ai propri pensieri e comportamenti, alle fughe e ai ritorni, e le trova, si colpevolizza, si assolve. Se Mascia, come tutti, muore sola, il protagonista di questo libro, come qualcuno, fa di tutto per restare, ancora un poco, solo con lei. Costruito come un labirinto che riproduce lo smarrimento di fronte al dolore, o come un videogioco che muove nello spazio ancora sconosciuto e pericoloso dell'età adulta, il romanzo segue i pensieri del protagonista, e di chi legge, intorno alla perdita di quelli che si amano e si ferma sul limite dell'amore umano che è quello, insopportabile, di non poterne impedire la morte. Con una lingua che analizza, immagina e riflette, che mescola Eta Beta alla Bibbia e The O.C. e Losta Proust e Peter Schlemihl, Carlo Carabba medita sul caso e il destino, il lutto e la crescita, e racconta quando finisce la giovinezza, perché si diventa adulti, e come restiamo vivi, nonostante il dolore nostro, e soprattutto, nonostante il dolore degli altri.
La prima traduzione francese del «Novum Organum» dal manoscritto BNF FF 1906
Carlo Carabba
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2011
pagine: 206
Il volume contiene una trascrizione paleografica della prima traduzione francese del "Novum organum" di Francis Bacon, corredata da un imponente apparato di note, frutto di una paziente collazione tra il testo francese e l'originale latino e da un'introduzione che ricostruisce la storia della traduzione, fino ad oggi inedita. Notevole la sua rilevanza storico-filosofica: fu la prima traduzione dell'opera mai effettuata, testimone fondamentale della diffusione del pensiero di Bacon negli ambienti intellettuali europei della prima metà del Seicento.
Gli anni della pioggia
Carlo Carabba
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2008
pagine: 60
Gli anni della pioggia sono gli anni dei ricordi: i ravioli al pomodoro, i viaggi in treno da bambino, il cubo di Rubik sul comodino. Anni di riflessione, attimi in cui tutto sembra fermarsi, dando l'esatta percezione dei mari già navigati, delle occasioni perse. Carlo Carabba, alla sua prima opera, raccoglie frammenti sparsi nell'esistenza fin qui trascorsa per incastrarli in un mosaico di versi in cui ogni parola serba un profumo, un sentimento, un volto: un intreccio di giorni e ore che ricostruisce il vissuto personale in una sorta di implicito e sentito "grazie" a tutte le persone, a tutte le "cose" incontrate nel tempo.

