Libri di Cinzia Maria Sicca
La fabbrica della copia. Firenze e Napoli fra Settecento e Ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 296
Copiare dipinti e sculture fu una delle attività maggiormente diffuse di quell'industria del ricordo sviluppatasi in Italia durante il Grand Tour tra la fine del Seicento e gli inizi dell'Ottocento. Il fenomeno è qui indagato attraverso ricerche innovative e complementari di studiosi e giovani ricercatori che, partendo dall'analisi dei permessi richiesti dagli artisti per accedere alle più importanti collezioni Granducali di Firenze e a quelle Reali di Napoli, tracciano una storia dagli echi più ampi, mettono a fuoco i problemi relativi alla funzione didattica della copia e della sua produzione e, al tempo stesso, permettono di analizzare sia i risvolti più squisitamente economici sia quelli degli scambi artistici tra diverse culture. Si delinea così una inedita storia del gusto e, più latamente, della percezione dell'arte rinascimentale e barocca in Europa e negli Stati Uniti, dove sorsero vere e proprie repliche dei musei del vecchio continente.
Window on the world. The international market for prints in eighteenth-century Livorno
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 210
Nel corso del '700 Livorno fu un importante nodo nel mercato dell'arte, sebbene con una fisionomia assai diversa dai principali centri italiani come Roma, Firenze o Venezia, sedi di importanti scuole e accademie. Nonostante la presenza di alcuni studi di artisti (in particolare di ritrattisti), la città — cosmopolita crocevia di mode e gusti per mercanti e acquirenti — fu soprattutto luogo di commercio e distribuzione di opere d'arte. Il libro ricostruisce in particolare l'attività dei referenti livornesi — editori, mercanti, collezionisti — nel commercio nazionale e internazionale delle stampe. I cataloghi a stampa del 1789 e 1793 di uno dei principali magazzini livornesi, il magazzino di Giacinto Micali e Figlio, ricchi di stampe inglesi a maniera nera prodotte a Londra da John Boydell, gettano una prima luce sul vivace e aperto mercato della città labronica, una vera finestra sul mondo che ha contribuito alla diffusione e affermazione dell'elemento visivo nella società e nella cultura del XVIII secolo.
Window on the world. Il mercato internazionale delle stampe nella Livorno del Settecento
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2020
pagine: 209
Nel corso del '700 Livorno fu un importante nodo nel mercato dell'arte, sebbene con una fisionomia assai diversa dai principali centri italiani come Roma, Firenze o Venezia, sedi di importanti scuole e accademie. Nonostante la presenza di alcuni studi di artisti (in particolare di ritrattisti), la città — cosmopolita crocevia di mode e gusti per mercanti e acquirenti — fu soprattutto luogo di commercio e distribuzione di opere d'arte. Il libro ricostruisce in particolare l'attività dei referenti livornesi — editori, mercanti, collezionisti — nel commercio nazionale e internazionale delle stampe. I cataloghi a stampa del 1789 e 1793 di uno dei principali magazzini livornesi, il magazzino di Giacinto Micali e Figlio, ricchi di stampe inglesi a maniera nera prodotte a Londra da John Boydell, gettano una prima luce sul vivace e aperto mercato della città labronica, una vera finestra sul mondo che ha contribuito alla diffusione e affermazione dell'elemento visivo nella società e nella cultura del XVIII secolo.
I colori del marmo
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2020
pagine: 225
Una delle eredità più durature e consistenti della civiltà antica sono senza dubbio i marmi policromi, che confluivano a Roma da ogni provincia dell’Impero, oggetto di un continuo recupero e riutilizzo durante le epoche successive. In particolar modo, si suole far coincidere l’avvio dell’uso dei marmi ornamentali in età moderna con il pontificato di Paolo III Farnese (1534-1549), una prassi accompagnata dall’attività di eruditi e antiquari intenti nel commercio delle innumerevoli varietà riemerse durante gli scavi o recuperate dalle rovine romane. A concorrere nel definire il gusto è la scelta dei Medici di fondare nel 1588 a Firenze la Galleria dei Lavori che nel 1605 raggiunge il massimo splendore con l’avvio dei lavori di incrostazioni in marmo e pietre dure della Cappella dei Principi in San Lorenzo, luogo deputato della magnificenza e dell’autoaffermazione dei Granduchi. Su questo esempio si diffonde l’uso di commettere i marmi tra loro, dalla scala monumentale fino a quella più minuta dei piani di tavoli, scrigni e stipi ambiti dai grand tourists e doni diplomatici per eccellenza. Il presente volume intende investigare le varie declinazioni di questo fenomeno perdurante e di offrire nuove prospettive di ricerca: attraverso l’analisi delle fonti e di casi di studio specifici si delineano le dinamiche del mercato e le inflessioni del gusto in età moderna, disegnando una mappa che dall’epicentro romano si diffonde nei maggiori centri artistici italiani, da Genova, a Torino, a Napoli, fino alla lontana Inghilterra.
Inventari e cataloghi. Collezionismo e stili di vita negli stati italiani di antico regime
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2014
pagine: 422
Il volume analizza da diverse angolazioni gli inventari ed i cataloghi prodotti negli stati italiani di antico regime, e che da sempre costituiscono lo strumento primario per lo studio del collezionismo. Questi documenti, tuttavia, sono molto più di meri elenchi utili a tracciare il passaggio di opere da un proprietario all'altro. Lo stile in cui sono redatti, il vocabolario utilizzato, le diverse occasioni della loro produzione sono altrettante testimonianze dell'occhio dell'epoca e di stili di vita in trasformazione. Saggi di Alberto Ambrosini, Anna Maria Ambrosini Massari, Costanza Barbieri, Ilaria Bianchi, Antonella Capitanio, Anna Cerboni Baiardi, Maria Celeste Cola, Pasquale Focarile, Dalma Frascarelli, Francesco Freddolini, Antonella Gioli, Cristiano Giometti, Vasilij Gusella, Cecilia Mazzetti di Pietralata, Giovanna Perini Folesani, Manuel Rossi, Roberto Santamaria, Cinzia Maria Sicca. Allegato DVD contenente le trascrizioni dei documenti originali su cui si è fondata la ricerca degli autori.
Viaggio nel rito. John Talman e la costruzione di un museo sacro cartaceo
Antonella Capitanio, Cinzia Maria Sicca
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2008
pagine: 136
Il volume tratta dell'architetto, disegnatore e viaggiatore inglese John Talman (1677-1726), primo direttore della Society of Antiquaries di Londra, che fu descritto da un contemporaneo come "il più indefatigabile collezionista di tutto ciò che può esser definito curioso, appartenente sia al presente che ad epoche passate" e raccolse una collezione di disegni di mole impressionante. Da un progetto che coinvolge le Università di Pisa, Bergamo e Trento con la Scuola Normale Superiore di Pisa (e collaborazione del Getty Grant Program) quest'opera tratta l'aspetto più "devozionale" della sua ricerca, la passione per le religiosità, in particolare quella cattolica.
L'incontro col «diverso». Il viaggio come scoperta dell'alterità in occidente e tra occidente ed aree extraeuropee 1600-2000
Libro
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il viaggio di formazione compiuto dai giovani rampolli dell'aristocrazia europea ebbe sempre nella Toscana una meta precipua, legata anche alla centralità del porto di Livorno nei commerci mediterranei. Lo stesso granduca Cosimo III aveva compiuto alla fine del Seicento un viaggio d'istruzione in Europa e a Londra, dove aveva visitato collezioni, istituzioni scientifiche, università, prefigurando l'itinerario 'tipo' del Grand Tour settecentesco. Il volume affronta la scoperta dell'alterità mettendo al centro dell'attenzione i viaggi degli stranieri in Toscana e dei toscani altrove tra Seicento e Novecento, ma l'ottica è quella di viaggiatori variegati ovvero mercanti, diplomatici, scienziati, artisti.