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Libri di Claudio Tarditi

Sulla menzogna politica

Alexandre Koyré

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2020

pagine: 71

"Non si è mai mentito come al giorno d'oggi. E neppure si è mai mentito in modo così sfrontato, sistematico e continuo." Con questa frase, scritta nel 1943 e più che mai attuale, il grande filosofo francese di origine russa Alexandre Koyré inaugura il suo breve ma incisivo saggio sulla menzogna politica. Dopo essersi interrogato su quali siano stati i fattori umani, sociali e politici che hanno favorito l'affermarsi dei totalitarismi nell'Europa tra le due guerre mondiali, l'autore prende in esame l'hitlerismo - modello di ogni regime totalitario - per cercare di coglierne l'essenza profonda, che egli identifica, implacabilmente, con la menzogna. Ogni autoritarismo, ogni regime dittatoriale si basa sull'atto del mentire, questo è il nucleo del lavoro di Koyré, e tale atto ha come unico scopo il controllo assoluto delle masse. In altri termini i regimi totalitari, fondando il loro potere su un vero e proprio "primato della menzogna", giungono a edificare un ordine sociale che, approvando il loro operato, ne garantisce la stabilità e l'egemonia.
11,00 10,45

Desiderio, sacrificio, perdono. L’antropologia filosofica di René Girard
10,90

Abitare la soglia. Percorsi di fenomenologia francese

Abitare la soglia. Percorsi di fenomenologia francese

Claudio Tarditi

Libro: Libro in brossura

editore: AlboVersorio

anno edizione: 2013

pagine: 195

Questo libro narra di un luogo. Un luogo, tuttavia, dai confini incerti, mobili, sempre soggetti a essere ritracciati; un luogo di passaggio, talvolta oscuro e insidioso, che ci costringe a muoverci come ospiti, "con delicate attenzioni, per non disturbare." Questo luogo è la soglia. Nel tentativo di interrogare questa figura vertiginosa e di sondarne la fecondità per la riflessione filosofica attuale, questo testo s'impegna in un confronto serrato con le prospettive di E. Husserl, J.L. Marion e C. Romano, rimettendo a fuoco le tematiche fenomenologiche del tempo, dell'intersoggettività e dell'evento.
20,00

Nascere

Nascere

Claudio Tarditi

Libro

editore: Ananke Lab

anno edizione: 2013

pagine: 66

Che cosa significa per noi nascere? Tutti risponderemmo semplicemente: venire al mondo. Eppure, l’ingresso nella rete di relazioni con le cose e con gli altri individui esaurisce davvero ogni senso del nascere oppure la nascita ci espone a un altro tempo, non più inteso come successione misurabile di istanti ma come inizio e origine, cioè come evento imprevedibile attraverso cui la vita viene a se stessa? E se nascere significasse non solo venire al mondo, ma innanzitutto venire alla vita?
10,00

Introduzione alla fenomenologia francese

Introduzione alla fenomenologia francese

Claudio Tarditi

Libro: Copertina rigida

editore: Tangram Edizioni Scientifiche

anno edizione: 2011

pagine: 159

Questo lavoro nasce dalla crescente necessità - in primis di chi scrive, ma col proposito di poterla condividere con molti altri - di una riflessione complessiva su quel movimento filosofico e su quella particolare temperie culturale che si è soliti indicare con l'espressione "fenomenologia francese". Nel dibattito filosofico europeo degli ultimi anni è sorta da più parti la questione della legittimità di una tale categoria storiografica per indicare un certo numero di autori francesi che, traendo ispirazione dall'immenso corpus delle opere husserliane, ha in certo modo inteso proseguire alcuni dei percorsi teorici aperti dal padre della fenomenologia, pur pervenendo a risultati molto distanti dagli intenti originari del filosofo tedesco, perfino opposti.
13,00

Con e oltre la fenomenologia storica. Le eresie fenomenologiche di Jacques Derrida e Jean-Luc Marion

Claudio Tarditi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2008

pagine: 203

Ci sono eresie la cui forza di rottura non distrugge semplicemente il campo del sapere cui si applica, ma lo trasforma in modo inedito e, così, lo arricchisce. Derrida e Marion sono, dopo Heidegger, sicuramente i nomi dei due più grandi eretici della fenomenologia che il Novecento abbia conosciuto. Due nomi che, partendo da un confronto serrato con Husserl, hanno saputo, per vie diverse, portare la fenomenologia al di là dei suoi limiti, dischiudendo così un nuovo orizzonte di pensiero. Claudio Tarditi ci offre una ricostruzione approfondita e critica di questi due percorsi di pensiero che, negli anni, hanno trovato momenti di intenso confronto.
20,00 19,00

Al di là della vittima. Cristianesimo, violenza e fine della storia

Claudio Tarditi

Libro: Libro in brossura

editore: Marcovalerio

anno edizione: 2004

pagine: 200

Viviamo in un mondo globalizzato. E anche la violenza appare in forme nuove e inaspettate che investono l'intero pianeta in modi spesso drammatici. Il nostro rapporto con la violenza è così stretto e intimo che quasi non sconvolge più. È quasi banale, talvolta noioso. Crediamo di rifletterci spesso, almeno ogni volta che la violenza ci assale nelle rappresentazioni che di essa ci offre il nostro sistema mediatico e culturale. Ma è davvero così? Quanto le nostre azioni quotidiane, che giureremmo non essere violente, si rivelano invece tali? Attraverso il confronto con il pensiero di Renè Girard, questo libro tenta di battere il sentiero della riflessione radicale sulla violenza e si interroga sulla possibilità di un'autentica rinuncia ad essa.
15,00 14,25

Nascere

Nascere

Claudio Tarditi

Libro

editore: Ananke

anno edizione: 2013

pagine: 66

Che cosa significa per noi nascere? Tutti risponderemmo semplicemente: venire al mondo. Eppure, l'ingresso nella rete di relazioni con le cose e con gli altri individui esaurisce davvero ogni senso del nascere oppure la nascita ci espone a un altro tempo, non più inteso come successione misurabile di istanti ma come inizio e origine, cioè come evento imprevedibile attraverso cui la vita viene a se stessa? E se nascere significasse non solo venire al mondo, ma innanzitutto venire alla vita?
10,00

Il diavolo, probabilmente. Ripensare Satana oggi

Il diavolo, probabilmente. Ripensare Satana oggi

Claudio Tarditi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2012

pagine: 127

Interrogarsi oggi su Satana non significa tout court occuparsi di satanismo. Non bisogna infatti pensare che Satana nuoccia esclusivamente a coloro che, per vari motivi, decidono di adorarlo esplicitamente. La sua figura rappresenta uno dei simboli più densi della storia della cristianità, e chiede - dopo secoli di esegesi e di teologia - di essere ripensata da un punto di vista strettamente antropologico e filosofico. Nel panorama contemporaneo, una delle prospettive teoriche che con più rigore è riuscita a pensare insieme religione e violenza, rileggendo in modo originale anche Satana, è senz'altro quella proposta da René Girard. Da più di un decennio - interpretando i simboli che attraversano le Sacre Scritture, dalla Genesi all'Apocalisse -, Girard ha iniziato a denotare il processo mimetico - secondo cui tutti gli uomini desiderano ciò che suggerisce loro un modello, che si trasforma così in rivale - come processo satanico. Lasciato libero di agire, Satana crea quel meccanismo sacrificale su cui tutte le comunità umane si fondano, e innesca quella tensione violenta che porta al sacrificio di un capro espiatorio innocente. Nella lettura girardiana, solo l'opera demistificatrice del logos di Cristo, rivelando il segreto di ogni meccanismo espiatorio, dà origine a una battaglia con le forze del male destinata a durare fino alla fine dei tempi, quando la menzogna del sistema satanico sarà del tutto svelata e l'uomo completamente redento.
12,50

Sulla menzogna politica

Sulla menzogna politica

Alexandre Koyré

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2010

pagine: 62

"Non si è mai mentito come al giorno d'oggi. E neppure si è mai mentito in modo così sfrontato, sistematico e continuo." Con questa frase, scritta nel 1943 e più che mai attuale, il grande filosofo francese di origine russa Alexandre Koyré inaugura il suo breve ma incisivo saggio sulla menzogna politica. Dopo essersi interrogato su quali siano stati i fattori umani, sociali e politici che hanno favorito l'affermarsi dei totalitarismi nell'Europa tra le due guerre mondiali, l'autore prende in esame l'hitlerismo - modello di ogni regime totalitario - per cercare di coglierne l'essenza profonda, che egli identifica, implacabilmente, con la menzogna. Ogni autoritarismo, ogni regime dittatoriale si basa sull'atto del mentire, questo è il nucleo del lavoro di Koyré, e tale atto ha come unico scopo il controllo assoluto delle masse. In altri termini i regimi totalitari, fondando il loro potere su un vero e proprio "primato della menzogna", giungono a edificare un ordine sociale che, approvando il loro operato, ne garantisce la stabilità e l'egemonia.
9,50

René Girard. Interprete del Novecento

René Girard. Interprete del Novecento

Claudio Tarditi

Libro: Libro rilegato

editore: UNI Service

anno edizione: 2009

pagine: 372

Un confronto dialogico "personale" tra Girard e alcuni tra i più rappresentativi autori europei contemporanei. "Dialoghi a distanza", autentici incontri immaginari tra Girard e antropologi come Frazer o Lévi-Strauss e filosofi come Heidegger o Sartre, nel tentativo di chiarire la portata di molteplici questioni teoriche inerenti la teoria mimetica e di mettere in luce i nodi concettuali più densi in cui meglio emerge la stretta correlazione tra il pensiero girardiano e la variegata temperie culturale francese a partire dagli anni Quaranta del Novecento.
23,00

Anoressia e desiderio mimetico

Anoressia e desiderio mimetico

René Girard

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 89

"Perché l'anoressia colpisce alcune donne piuttosto che altre? Gli individui sono più o meno rivalitari, e il caso della magrezza non è differente da molti altri ambiti. Le donne anoressiche vogliono essere campionesse della loro categoria. Lo stesso accade nel mondo della finanza. La differenza consiste nel fatto che il desiderio di essere più ricco degli altri non è ritenuto patologico. Al contrario, il desiderio di essere più magro, se viene spinto all'estremo, possiede degli effetti funesti visibili sul piano fisico. Ma una volta che una ragazza ha scelto di diventare anoressica, ciò significa che essa ha scelto questo ambito di concorrenza, ed è molto difficile abbandonare la gara prima della vittoria, cosa che implicherebbe una rinuncia al titolo di campionessa. Il risultato finale è tragico nei casi estremi, ma ciò non deve farci perdere di vista il fatto che l'ossessione per la magrezza caratterizza tutta la nostra cultura, e non è in nessun modo un tratto distintivo di queste giovani ragazze. L'imperativo che spinge queste donne a lasciarsi morire di fame proviene da tutta la società. È un imperativo unanime. Da questo punto di vista, quindi, è strutturato come un sacrificio. E il fatto che sia qualcosa di inconscio dimostra in modo piuttosto inquietante che nel nostro mondo vi è una sorta di ritorno alla cultura sacrificale arcaica." René Girard
12,00

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