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Libri di Daniele Pisani

Un artista e la sua vita postuma. Storia della fortuna critica di Agostino di Duccio

Daniele Pisani

Libro: Libro in brossura

editore: Scripta

anno edizione: 2023

pagine: 288

Il volume ripercorre la storia della fortuna di Agostino di Duccio, una storia fuori della norma per aver suscitato nel corso dei secoli uno spettro quanto mai ampio di reazioni, che vanno dal puro e semplice oblio a qualcosa che sembra quasi essere stato una sorta di infatuazione collettiva. Ma anche per la sorprendente coincidenza, sotto il profilo cronologico, tra il compimento del lungo processo di ricomposizione della sua carriera e della sua esistenza, da un lato, e il suo unico anche se effimero momento di grande successo, dall’altro
24,00 22,80

America Latina. Saggi sull'architettura del Novecento

Jorge Francisco Liernur

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2023

pagine: 248

Il libro raccoglie sette dei più importanti saggi di Jorge Francisco Liernur, pubblicati per la prima volta tra il 1992 e il 2008 e inediti – tranne uno – in italiano. Ciò che ci forniscono nel loro insieme è in primo luogo un’analisi dell’architettura concepita e realizzata nel ventesimo secolo in America Latina. Adottando tagli e prospettive diverse, e prestando particolare attenzione agli innumerevoli intrecci che legano il subcontinente al resto del mondo, i diversi saggi si premurano di mettere in luce la varietà e la complessità della scena latino-americana e al tempo stesso di isolare alcune linee di forza e alcuni problemi generali di particolare rilevanza. Come ogni ricerca in campo storico che si rispetti, tuttavia, anche quella condotta da Liernur si prefigge inoltre l’obiettivo di interrogarsi sulle narrazioni correnti intorno agli argomenti trattati e sui limiti e le peculiarità del proprio punto di vista intorno ad essi. Quello che ne emerge è il tentativo non solo di riscrivere importanti pagine della storia dell’architettura occidentale liberandole dai luoghi comuni con cui ci sono state trasmesse, ma anche di muovere i primi passi verso una storia dell’architettura – non solo «latino-americana» – più ricca, inclusiva e consapevole del punto di vista e delle ragioni per cui viene scritta.
33,00 31,35

L'architettura è un gesto. Ludwig Wittgenstein architetto

Daniele Pisani

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 262

Pubblicato il "Tractatus logico-philosopbicus" (1921), con il quale è convinto "d'aver definitivamente risolto nell'essenziale i problemi" della filosofia, Ludwig Wittgenstein si dedica all'insegnamento alle elementari e, conclusasi traumaticamente tale esperienza, lavora come giardiniere in un convento. È in questo momento - l'estate del 1926 - che la sorella Margaret lo coinvolge nella progettazione della sua casa d'abitazione a Vienna. Wittgenstein interviene per offrire una semplice consulenza all'architetto incaricato, l'amico Paul Engelmann; ben presto inizia però a imprimere la propria impronta al progetto, sino ad appropriarsene del tutto. Per due anni, Wittgenstein vi si dedicherà interamente; e solo a casa ultimata, nel 1929, farà ritorno a Cambridge e all'insegnamento della filosofia. A partire dagli anni settanta, la casa è stata oggetto di più di un'analisi. Quando non sia stata sottoposta a miopi letture disciplinari, è tuttavia stata interpretata come un puro epifenomeno della filosofia del suo autore. Si tratta dunque di evitare entrambi gli eccessi sottoponendo ad analisi la casa in primo luogo nella sua configurazione architettonica, senza tuttavia isolarla arbitrariamente dal percorso intellettuale del filosofo. Egli stesso evoca una "somiglianza di famiglia" fra filosofia e architettura allorché scrive "quando costruiamo case, parliamo e scriviamo", ma tale affinità non significa intercambiabilità.
28,00 26,60

Paulo Mendes da Rocha. Tutte le opere

Paulo Mendes da Rocha. Tutte le opere

Daniele Pisani

Libro: Libro rilegato

editore: Electa

anno edizione: 2013

pagine: 402

Dedicata all'opera dell'architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha, la monografia si articola in capitoli che accorpano i progetti intorno a nuclei tematici. Seguendo un rigoroso approccio cronologico il volume guida il lettore alla comprensione dell'opera architettonica di Mendes da Rocha in relazione alle complesse vicende della storia brasiliana del secondo dopoguerra, e in particolare al golpe dal quale è dipesa l'espulsione dell'architetto dall'università per un decennio e la limitazione della sua attività professionale per un ventennio. Il volume si pone come obiettivo di individuare e valorizzare, in ciascuna delle fasi dello sviluppo dell'opera dell'architetto brasiliano, le realizzazioni di particolare rilevanza, tali da consentire un'adeguata discussione dei grandi temi intorno a cui essa ruota. Se alcuni temi sono circoscritti a periodi piuttosto limitati, altri tuttavia ne percorrono l'intero sviluppo come un filo rosso che si dipana da ormai mezzo secolo. Questi temi, nella loro persistenza e nelle loro variazioni, costituiscono l'ossatura del libro. La seconda parte del volume è interamente dedicata ad un'accurata analisi dei progetti e delle opere che, in virtù della complessità strutturale e spaziale che li caratterizza - richiedono una lettura ampia e articolata. La seconda parte, pertanto, è concepita per essere letta a compendio della prima: come una serie di approfondimenti su singoli progetti. Con un saggio di Francesco Dal Co.
110,00

Piuttosto un arco trionfale che una porta di città. Agostino di Duccio e la porta di San Pietro a Perugia

Piuttosto un arco trionfale che una porta di città. Agostino di Duccio e la porta di San Pietro a Perugia

Daniele Pisani

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2009

pagine: 239

Sul fronte meridionale della cinta urbana medievale della città di Perugia si trova un'opera per molti versi straordinaria. Si tratta di una porta urbana realizzata dallo scultore e architetto fiorentino Agostino di Duccio nell'ottavo decennio del Quattrocento. Alla porta San Pietro è stata sorprendentemente dedicata assai scarsa attenzione da parte della storiografia artistica. Con il suo maestoso fronte all'antica in travertino, la porta San Pietro non ha pari nella coeva architettura perugina. In quanto porta urbana, ossia macchina votata a fini in primo luogo difensivi, essa presenta tuttavia più di un'anomalia. La convivenza tra monumentalità ed effettiva efficacia militare che vi ha luogo pare, in particolare, assai problematica; e pare, inoltre, impossibile da mettere a fuoco se non viene a sua volta fatta interagire con quella che costituisce la fondamentale peculiarità della porta San Pietro, di essere la prima porta urbana del Quattrocento italiano che venga realizzata nelle forme di un antico arco di trionfo.
26,00

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