Libri di Dante Maffia
Pagine lucane
Dante Maffia
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 160
Pagine lucane, dunque, propone testi di vario genere (recensioni, prefazioni, elzeviri) di narratori, poeti, saggisti lucani, alcuni dei quali da tempo sono assurti a fama nazionale o regionale, come Giuseppe Lupo, Andrea Di Consoli e Filippo Radogna, altri sono meno noti ma non per questo meno degni di considerazione. Nelle sue recensioni e prefazioni Dante Maffia mette a fuoco le varie tematiche e fa risaltare i valori formali con rara sapienza esegetica, avvalendosi di una dovizia di pertinenti e illuminanti riferimenti letterari, che favoriscono una lettura intelligente delle opere prese in esame e la rendono interessante e godibile. Esemplari sono in tal senso le numerose pagine dedicate alle ultime opere dello storico della letteratura Giovanni Caserta, la cui assidua, intensa e prolifica attività intellettuale molto ha contribuito non solo alla conoscenza, ma anche alla valorizzazione del patrimonio letterario lucano. Ne fa fede più di ogni altra sua opera la Storia della letteratura lucana, che a distanza di oltre trent’anni rimane ancora un ineludibile punto di riferimento per tutti.
Il romanzo di Tommaso Campanella
Dante Maffia
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 1996
pagine: 234
Canzoni d'amore, di passione e di gelosia
Dante Maffia
Libro: Libro in brossura
editore: Casa Editrice Pagine
anno edizione: 2002
pagine: 107
Viaggio a Francoforte (analisi dell'anima). Ediz. italiana e tedesca
Dante Maffia
Libro: Libro in brossura
editore: Zambon Editore
anno edizione: 2004
pagine: 72
Non c'è dubbio che il viaggio a Francoforte del poeta, prima, molto prima d'essere un viaggio fisico, è un viaggio spirituale, un viaggio dell'anima. A partire dal viaggio di Ulisse, attraverso il viaggio dantesco di discesa agli inferi, la poesia antica e moderna è costellata di viaggi che sono anzitutto viaggi dell'anima, perché il poeta viaggia continuamente dentro se stesso - è questa la condizione essenziale, irrinunciabile del fatto poetico -, viaggia nei meandri, nei labirinti, nelle voragini dell'anima: sono viaggi difficoltosi, tortuosi, che spesso finiscono con la morte. Ci sono parole che vengono subito alla mente, anche a un lettore non specialista, leggendo i versi di Maffia: alienazione, perdita dei significati della realtà della moderna vita metropolitana, oscurità, silenzio e, soprattutto, un'atmosfera incombente di tragedia; la stessa che riscontriamo nella poesia greca classica. Prefazione di Gian Luigi Nespoli.
Il romanzo di Tommaso Campanella
Dante Maffia
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 172
Mi faccio musulmano
Dante Maffia
Libro: Copertina morbida
editore: Lepisma
anno edizione: 2004
pagine: 96
Ultimi versi d'amore
Dante Maffia
Libro: Copertina morbida
editore: Lepisma
anno edizione: 2004
pagine: 152
Poesie torinesi
Dante Maffia
Libro: Copertina morbida
editore: Lepisma
anno edizione: 2011
pagine: 96
Il denaro degli altri. Corradino
Giampaolo Rugarli, Dante Maffia
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 80
Il volume raccoglie i due racconti di Giampaolo Rugari e Dante Maffia.
I racconti del ciuto
Dante Maffia
Libro: Copertina rigida
editore: Kaleidon
anno edizione: 2011
pagine: 320
Singhiozzi di carta
Dante Maffia
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 136
E quindi Maffia ancora con questo agile, ricco e polimorfo libretto, torna a parlare di “io” – attraverso l’inevitabile maschera del “sé stesso”, a cui sovrappone altre maschere, si conferma poeta modernissimo e antimodernissimo. Se da un lato i versi di Maffia sono dotati degli acquisti delle poetiche d’avanguardia moderna (da lampi surrealisti a testacoda ermetici) dall’altro non abbandona il passo epigrammatico e classico. E se da un lato rifugge la seduttiva dolciastra e ansiolitica di troppa poesia odierna, dall’altra non si accomoda nemmeno nelle ridotte del montalismo e di quella che Mario Luzi, l’antagonista, indicava come vizio della sua “artisticità”. Maffia il colto, l’onnivoro di poesia, la murena dei fondali poetici, il pluripremiato, il giocatore d’azzardo, resta ancorato a una idea e arte di poesia senza artificio, scabra quasi, o forse meglio dire greca e calabra.

