Libri di Davide Vargas
Napoli scontrosa
Davide Vargas
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 512
Napoli è una città bellissima, complessa, sfaccettata e ricca di contrasti. Il modo migliore per comprenderne la forza e la bellezza è dal suo interno, passeggiando per le sue strade, per i suoi vicoli e i suoi rioni, a contatto diretto con i luoghi. L’architetto Davide Vargas raccoglie in questo volume centocinquanta scorci della città partenopea e dei suoi dintorni. Tutte queste piccole narrazioni sono intrise di nostalgia ma anche ricche di tagliente lucidità, frutto dell’occhio attento dell’autore. Il racconto della città diviene così un atlante di coscienza i cui frammenti ricompongono un’immagine unitaria. Perché la bellezza non risiede solo in ciò che è più evidente e non ha sempre bisogno di palazzi grandiosi, a volte si nasconde e solo un occhio vigile e un cuore pronto riescono a trovarla. I luoghi, ed è bene tenerlo sempre a mente, sono “scontrosi” e non basta guardarli per comprenderli, bisogna saperli osservare per poi poterli raccontare. “Ogni viaggio in questa città è insieme viaggio nei tempi stratificati dei luoghi. Non c’è mai solo il presente ma sempre l’intreccio dei segni plurimi che costituiscono l’irripetibilità del paesaggio”.
The Buchner boxes
Luigi Spina, Giovanni Fiorentino, Costanza Gialanella, Davide Vargas
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2014
pagine: 80
Le cassette che Giorgio Buchner ha raccolto e meticolosamente conservato raccontano il sogno tenace dell'archeologo che scavando sull'isola di Ischia per cinquant'anni ha scritto la storia della prima colonia greca d'occidente. Il British Museum di Londra celebra la scoperta: "Pithekoussai, now Ischia: the first greek colony in the western Mediterranean". Cassette di legno 40x45 cm, contenitori neutri per scatole di cartone grigio più piccole, di misure diverse, che si incastrano come in una tessitura e contengono denti, frammenti di ossa, teschi, tracce organiche di esistenze che hanno attraversato l'isola tremila anni fa. E oggetti di ogni tipo che quelle esistenze hanno accompagnato, colorato, alleggerito o addolorato: fibule, vasi, ferma trecce, armille, anellini, pesi in piombo, ami da pesca, lucerne, un poppatoio per lattanti. Infine zolle di terra sezionate e catalogate, che il tempo ha scolorito fino allo stesso grigio, memoria di luoghi che sono stati spettatori di eventi umani. Per vent'anni hanno taciuto impilati in scaffali di metallo, come un archivio di vite quotidiane. Oggi, attraverso le splendide fotografie di Luigi Spina, questo libro riconsegna loro la voce. È una storia di tempi che si intrecciano. Buchner avvolgeva ogni cosa nei fogli dei giornali che la sua comunità di archeologi tedeschi, inglesi e italiani aveva a portata di mano, "The Times", "Il Mattino", "The Daily Telegraph", "Frankfurter Allgemeine", "Suddeutsche Zeitung", frammenti di notizie lunghe decenni e larghe quanto il mondo: lo sbarco sulla luna, le campagne elettorali, le guerre politiche. Un'altra storia, per molti la nostra.
Conversazioni sotto una tettoia
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2003
pagine: 64
Le conversazioni, intorno e oltre l'architettura, con Giancarlo De Carlo, Tony Fretton, Umberto Riva e Ettore Sottsass sono nate per caso e si sono poi sviluppate sui ragionamenti, le curiosità, le domande che portano al progetto: in una parola, il processo, culturale e umano, che è alla base del lavoro di ciascun architetto. Per questo si tratta di persone che hanno alle spalle un lungo percorso di vita. Con loro si è parlato di rapporti di amicizia, di libri letti, di viaggi, di tutta l'armatura di esperienze che sono dietro il progetto di architettura. O meglio, è l'architettura che si colloca in questa trama di vita, a volte inquieta, a volta melanconica, e ne trae senso.
L'altra città. Guida sentimentale di Napoli
Davide Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2017
pagine: 150
“L’altra città” è un itinerario (scritto e disegnato) di Napoli. Non tutta la città. Ma i pezzi che ti parlano: l'Accademia, il Cimitero delle 366 fosse, il paesaggio, i murales, i miti, la Mostra d'Oltremare, la Sanità, Pompei, l'Orto Botanico, i musei. Metti insieme i luoghi visitati nel viaggio e ti ritrovi lungo le traiettorie di una mappa. Nessun posto ti appartiene per diritto di nascita. Ma, quando lo attraversi, puoi registrare che il sentire ti sta conducendo in un territorio geografico e interiore. E allora, punto dopo punto, ti accorgi che, al di là di ogni previsione, il cammino stesso, le scoperte impreviste, le sensazioni vive sulla pelle stanno generando la tua personalissima città. Puoi dare forma a una trama, ben sapendo che l'unica energia per tracciarne il profilo non può che venire dal sentimento.
Opere e omissioni. Ediz. italiana e inglese
Davide Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2014
Il libro è un viaggio attraverso trenta anni di lavoro fatto di progetti disegni libri e scritture. Una sorta di confronto faccia a faccia con la propria autobiografia personale. Cadono i "commenti" critici, i riconoscimenti, la bibliografia, e resta soltanto la narrazione delle immagini. E delle parole che trovano origine nelle sensazioni e nella memoria personali. Resta anche un luogo. Il "qui" dei racconti pubblicati nel 2009, che tanta parte ha nelle ragioni del lavoro presentato. Come in una sorta di grafo si rintraccia in ogni opera. Restano anche le omissioni. Fatte di errori e di aspirazioni inespresse. Ogni cosa onestamente mostrata. Disegnata. Raccontata.
Racconti di architettura
Davide Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2012
pagine: 127
Dopo "Racconti di qui", Davide Vargas torna a dipingere con parole e pennellate di caffè lo spazio urbano, alla ricerca del segno smarrito che sembra richiedere disperatamente di essere ritrovato. Annegate tra folle di passanti distratti, rumori e fumi di automobili, centri commerciali e scheletri di cemento, o semplicemente indifferenze, le orme di architettura resistono nella propria tenace testimonianza di valori umani. Parlano a chi sa ascoltare. E nello scambio di parole non dette, vuoti che lasciano spazio a sconosciute possibilità, ci si ritrova e ci si riconosce. Sedici quadri d'autore a raccontare un luogo che racchiude in sé più luoghi, che cambia fisionomia come "una bolla di spazio che si dilata all'occorrenza".
Città della poesia. Una ricerca di [sopra]vivenza
Davide Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2012
pagine: 128
"Allora ho pensato alla poesia. L'unica cosa che tiene dentro il passato il presente e il futuro. Non mescolati, ma proprio tutt'uno. Quindi sono qui ed ora. La poesia ce lo fa vedere. È come quando uno di noi si mette davanti al mare e al massimo riesce a dire tre parole sensate. Montale davanti allo stesso mare tira fuori poesie indimenticabili. Chi è più dentro la realtà? E poi dicono che i poeti hanno la testa tra le nuvole. La poesia trasforma la realtà. Crea realtà. Unica. Altro non è che proiezione di sé. Quello che ci vuole per trasformare le città che viviamo. O fondarle. Che è la stessa cosa. La città della poesia è utopia e realtà al tempo stesso. Certamente una cosa concreta. Ogni uomo può attraversarla e viverla. In ogni uomo che sia vigile la città della poesia fa nascere il seme della costruzione. Nuovi pensieri. Nuovi stili di vita. Così si "realizza" la città della poesia. È un pensiero e un sentimento. Ogni uomo è poeta. Un po'. La città della poesia è ovunque."
Racconti di qui
Davide Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2009
pagine: 133
Un uomo cammina su un marciapiedi in una controra assolata. L'uomo è attratto dalla strada. Le crepe, le cicche, i tappi di bottiglie ingoiati come fossili, i dislivelli del cammino, la ragnatela come di vetro fratturato che si apre nell'asfalto. Dove sta andando? In nessun luogo, non c'è più un luogo vero dove quell'uomo possa andare, perché lui sta andando qui. È cosi che si muove il protagonista dei "Racconti di qui", un uomo risucchiato dal mondo e convinto che prestando più attenzione alle cose esse finiranno per rivelargli il loro segreto [...] e le racconta come se narrasse la vita di un personaggio fatto di asfalto, cemento, fogne, pontili, facciate, crepe, discariche, buche, piazze, sabbie, vie, vicoli, mare: inseguendo nella fisionomia delle cose ferite che gridano quella verità che le fisionomie umane ammutolite o complici tacciono.