Libri di Domenico Venturelli
Profili filosofici. Adolfo Levi, Alberto Caracciolo, Pietro Piovani, Giovanni Moretto, Carlo Angelino
Domenico Venturelli
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2023
pagine: 164
Fatti d'amore. Alla luce del Cantico dei cantici
Romolo Perrotta
Libro: Libro in brossura
editore: Santelli
anno edizione: 2020
pagine: 222
Dire l'ineffabile: questo è "parlare d'amore". Eppure, solo se ci allontaniamo dall'eccesso delle parole, diventa facile "sentire l'amore".
Eredità di Alberto Caracciolo. Filosofia, esperienza religiosa, poesia
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2019
pagine: X-188
A cento anni dalla nascita, un testo dedicato alla memoria e all’eredità culturale e filosofica di Alberto Caracciolo, un pensatore profondo, religiosamente inquieto, un filosofo della libertà di non trascurabile grandezza, che ha dato risposte ai problemi più assillanti della filosofia con formule personali originalissime: Interrogazione jobica, sofferenza fenomenicamente inutile, spazio di Dio, Nulla religioso, imperativo dell’eterno, etica come fenomenologia dell’eterno nella storica temporalità ermeneutica, come semiologia religiosa dell’eterno e semiologia etica del futuro. Sono tutte formule sue; abbreviazioni che restituiscono la densità di un pensiero solo in parte espressione di un’epoca segnata dall’assenza di Dio, un’epoca della quale Caracciolo seppe farsi originalissimo interprete proprio perché non credeva che il nichilismo fosse solo uno stigma epocale.
Alberto Caracciolo. Sentieri del suo filosofare
Domenico Venturelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2011
pagine: 187
De omnibus dubitandum est. È questo un lato del filosofare di Alberto Caracciolo (1918-1990) che mi colpì profondamente e che, sebbene fosse sovrastato da una fiducia di fondo sempre vittoriosa, non può essere ignorato senza smarrire la complessità ed il tormento di questo pensatore. E un aspetto che lega il suo filosofare alla modernità e che si sposa bene con la convinzione sua, mutuata da Socrate e da Lessing, che non il possesso ma la ricerca del vero definisca la natura della filosofia, almeno di quella che, seguendo coerentemente il solco tracciato dal criticismo di Kant, mantenendo la distinzione del fenomeno dalla cosa in sé, comprende di non potersi svolgere nella forma di un rammodernato sapere metafisico, sì invece in quella di un interrogare radicale che nasce dall'esperienza tragica della sofferenza e del male e che serba, nell'epoca storica del compiuto nichilismo, un suo peculiare riferimento al cosmo e alla Trascendenza.
Nobiltà e sofferenza. Musica, religione e filosofia in F. Nietzsche
Domenico Venturelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2006
pagine: 212
Nietzsche fu veramente il filosofo ateo e nichilista che una certa vulgata dipinge? Venturelli procede alla decostruzione di questo stereotipo ripercorrendo le vie molteplici del pensiero nietzschiano, guidato da due fili armoniosamente intrecciati: la musica e la religione. Sullo sfondo del nulla, quale inaggirabile tema del pensiero nietzschiano, Venturelli tenta di ricostruire la "filosofia di Nietzsche" dando largo spazio al tema di una religiosità che, sebbene sofferta, resta pur sempre cifra del suo pensiero tragico nel senso proprio della parola, indissolubilmente legato allo spirito della tragedia e alla sua musica.