Libri di Emilio Faroldi
Sport architecture. Design construction management of sport infrastucture
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 204
Dialoghi di architettura
Emilio Faroldi, M. Pilar Vettori
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 1995
pagine: 336
Esperienze costruite. Temi e aforismi di architettura
Emilio Faroldi
Libro
editore: Libria
anno edizione: 1999
pagine: 256
Terme e architettura. Progetti, tecnologie, strategie per una moderna cultura termale
Emilio Faroldi, Francesca Cipullo, M. Pilar Vettori
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2007
pagine: 273
Lo scenario culturale e disciplinare che caratterizza l'attuale dibattito sull'ambiente, la città e l'architettura, giustifica approfondimenti di matrice specialistica che, in termini paradigmatici, evidenziano l'evoluzione di pensiero inerente la modificazione del territorio. La trasformazione degli strumenti preposti al controllo e gestione delle risorse ambientali favorisce la perimetrazione di possibili soluzioni atte a fronteggiare l'inflessione qualitativa riscontrabile nei contesti urbani e sub-urbani della città. L'esplorazione di ambiti tematici riguardanti il rapporto tra architettura e luoghi della salute permette di delineare concettualizzazioni spaziali, funzionali e tecnologiche sorte congiuntamente alla nascita dell'uomo, indirizzate a soddisfare l'innata volontà di garantire alla società e all'individuo qualità di vita elevate, durevoli ed eticamente condivisibili.
La casa della ricerca-The house of research. Centro ricerche Chiesi, Parma
Emilio Faroldi, M. Pilar Vettori
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2013
pagine: 143
Fondato nel 1990, lo studio Emilio Faroldi Associati ha sede nel centro storico di Parma, affiancato da una base operativa a Milano. Insieme a Emilio Faroldi e Maria Pilar Vettori, titolari dello studio, collaborano architetti, giovani professionisti, studenti e stagisti provenienti da diverse parti d'Italia e del mondo. L'attività nell'ambito della progettazione è declinata alla scala urbanistica, architettonica e del design. Paesaggio, sviluppo sostenibile e innovazione tecnologica rappresentano i principali elementi di confronto e dibattito, applicati alla complessità di luoghi, spazi e fenomeni contemporanei, in dichiarata continuità con la tradizione della scuola italiana. Lo studio ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione ricevendo premi e menzioni. Ha realizzato opere in Italia e all'estero, alcune delle quali sono state pubblicate su riviste e siti di settore.
Sette note di architettura. Esperienze del progettare contemporaneo
Emilio Faroldi
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 246
La realtà costituisce il motore dell’atto progettuale: è dalla realtà e per la realtà che il progetto di matrice accademica, parimenti a quello di matrice professionale, deve muovere il suo statuto. La mutazione della pratica del costruire ha apportato modifiche alla sua teoria. Le istanze riformistiche e di innovazione si concentrano in un’efficace correlazione tra gli obiettivi formativi dei corsi e la connessa articolazione degli studi universitari, con la struttura dei saperi, delle competenze e delle professionalità richieste dal sistema socio-culturale e produttivo, in sintonia con le linee evolutive e le rinnovate opportunità del mondo del lavoro. L’insegnamento dell’architettura è coinvolto da un processo in corso di profonda rivisitazione: istanza questa di carattere globale che si confronta con un rinnovato ruolo della professione derivante dai significativi mutamenti stimolati dalla crisi economica, da un’apertura universale di accesso alle conoscenze e al mercato del lavoro, e da innovativi metodi e strumenti a disposizione dell’azione progettuale. Elementi sia endogeni sia esogeni all’architettura che costituiscono la base di ripensamenti critici riguardanti le pratiche d’insegnamento in diverse scuole di architettura europee. All’interno di tale scenario si colloca la presente pubblicazione che coinvolge, in forma esemplificativa, alcuni lavori di tesi di laurea magistrale inerenti il biennio 2013-2015, coincidenti con un significativo momento di transizione tra la precedente Scuola di Architettura e Società e l’attuale Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. La selezione dei lavori è stata ispirata da un duplice e complementare criterio: l’interesse pedagogico della diffusione di esiti di eccellenza e il riproporsi, per metodo e atteggiamento culturale, di alcune tematiche ricorrenti e paradigmatiche del progettare contemporaneo. Gli studi restituiscono esperienze progettuali consapevoli della complessità del fenomeno architettonico e costruttivo: in tale ambito, la ricerca storica, lo studio del contesto sociale e culturale, la sensibilità artistica, la verifica costruttiva e le istanze compositive si fondono in una competenza integrata a cui lo studente-progettista attinge per configurare l’ipotesi trasformativa di un luogo. I lavori riguardano contesti di Spagna, Portogallo, Cile, Brasile, oltre a quello nazionale. Un’azione progettuale di rilevante spessore internazionale, resa possibile da un processo d’immersione nelle specifiche realtà coinvolte, eletto a metodo di lavoro atto a sensibilizzare il futuro architetto al confronto con un ambito di riferimento ampio e senza confini politici, geografici, culturali. In tale contesto, la figura del docente rappresenta la guida metodologica di organizzazione intellettuale e tecnica del lavoro, rafforzata e facilitata dalla presenza di interlocutori, architetti, amici, e docenti internazionali, in rappresentanza dei contesti esplorati.
Architettura dello sport. Progettazione costruzione gestione delle infrastrutture sportive
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2019
pagine: 290
La storia delle civiltà e dei luoghi trasmette l'importanza del ruolo che la cultura dello sport e la gestione colta del tempo libero rivestono nella definizione dell'identità dei popoli e delle comunità. Eleggere tali ambiti a beni culturali da condividere e valorizzare, analizzando le dinamiche di trasformazione della città e del territorio a essi connessi, rappresenta azione consapevole, necessaria ed eticamente corretta. Il contesto dell'architettura esibisce sempre più operazioni trasformative e di insediamento delle strutture multi e poli funzionali sportive, aventi un ruolo determinante e strutturale nella configurazione dei tessuti urbani e del paesaggio. L'attivazione di un dibattito teorico, di base e permanente, rappresenta l'atto fondamentale e strategico per la credibilità e professionalità di un settore che comunica con forza l'esigenza di riammodernare e riqualificare i quadri tecnici, dirigenziali e manageriali tramite un rinnovato approccio culturale. Il volume intende promuovere un'azione di sensibilizzazione e promozione volta alla valorizzazione progettuale dell'infrastrutturazione sportiva, in qualità di bene collettivo promotore identitario di senso civico, attraverso l'analisi dei fattori fisici, immateriali e delle figure atte alla gestione della loro ideazione, costruzione e gestione. Nella sfera dell'architettura contemporanea, la progettazione di opere destinate alla pratica sportiva, offre un'opportunità straordinaria di adattamento e rivalutazione dinamica dell'ambiente e dei suoi luoghi paradigmatici. L'infrastruttura sportiva costituisce, altresì, un'importante occasione di sperimentazione architettonica, progettuale e tecnologica: radiografarne l'anima e valorizzarne le potenzialità rappresenta il principale obiettivo del presente lavoro.
Dialoghi di architettura
Emilio Faroldi, M. Pilar Vettori
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 352
Il dialogo, in quanto "colloquio che l'anima fa con se stessa in cui consiste l'atto del pensare" (Platone), viene eletto a forma ideale per restituire, con espressione viva e fedele, il pensiero di alcuni protagonisti dell'architettura moderna italiana. Il sapere è conoscenza nota e patrimonio dell'anima che rimane latente, sino a quando un determinato stimolo non giunge a risvegliarne il ricordo: l'architettura, più che sofia, sapienza, diviene filo-sofia, cioè amore della sapienza. Una lettura del fenomeno architettonico mirata a evidenziarne con fedeltà e consapevolezza la complessità, non può prescindere dalle storie direttamente narrate dai protagonisti e dalle micro-storie dei singoli episodi, volte a esplorare il rapporto esistente tra ambito poetico e sfera tecnico-scientifica, evidenziando complementarietà e conflittualità. Gli strumenti disciplinari di esegesi del progetto e della sua materializzazione stimolano una forma di critica alla critica che trova le sue motivazioni nel rifiuto di un taglio interpretativo dell'architettura rivolto esclusivamente all'esito. Metodo ed esito costituiscono termini inscindibili: la testimonianza diretta di alcuni protagonisti dell'architettura italiana permette di riannodare i fili interrotti di un racconto che una divulgazione spesso superficiale ha reso sincopato e unilaterale. I Dialoghi di architettura esplorano l'intreccio che si instaura tra ideazione, progettazione e realizzazione, rivelando le differenti modalità operative e concettuali, attraverso le quali si perviene all'opera costruita. Franco Albini, Lodovico B. di Belgiojoso, Guido Canella, Aurelio Cortesi, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Ignazio Gardella, Vittorio Gregotti, Vico Magistretti, Enrico Mantero, Paolo Portoghesi, Aldo Rossi, Giuseppe Terragni, Vittoriano Viganò, sono gli autori di questa narrazione.
Insegnare l'architettura. Due scuole a confronto
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 188
Si può insegnare a progettare? Qual è il paradigma che racchiude la sfera teorica e quella applicativo-esperienziale proprie della disciplina dell'architettura? L'architettura è disciplina eteronoma, che trova le sue ragioni nell'ibridazione e contaminazione dei saperi. La formazione dell'architetto, intellettuale e figura tecnica, richiede una riflessione profonda e radicale sui fondamenti dei percorsi formativi, l'attualità dei modelli di insegnamento e gli strumenti di apprendimento. Le Scuole di Architettura rappresentano l'ambito in cui lo studente, riprendendo le parole di Louis I. Kahn, è chiamato a riflettere su tutto ciò che viene scambiato e sulla sua utilità. In quanto luogo di apprendimento, sperimentazione e verifica delle tecniche e degli strumenti più avanzati di una disciplina, le istituzioni dovranno necessariamente aprire a un confronto critico il proprio progetto culturale e didattico, in una logica di arricchimento degli orizzonti e di visione internazionale. La Scuola, luogo di produzione di conoscenza e trasformazione del sapere, mira alla formazione di laureati competenti nel campo dell'ideazione, progettazione, costruzione e gestione dell'architettura: figure in grado di affrontare la sfida della complessità del progetto, inteso come atto di sintesi di competenze. L'approccio politecnico si pone quale chiave per la formazione di professionalità riconoscibili, complementari, sinergiche nei confronti di uno scenario professionale e produttivo in evoluzione che richiede capacità e strumenti finalizzati a operare in modo flessibile, in sintonia con le istanze della contemporaneità. Il confronto tra realtà d'eccellenza nel panorama europeo caratterizzate da una comune matrice politecnica, la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) del Politecnico di Milano e la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (ETSAM) della Universidad Politécnica de Madrid, rappresenta un momento di riflessione mirato a innescare un dialogo attivo e costruttivo su metodi e strumenti dell'insegnamento dell'architettura.
Ensenar arquitectura. Dos escuelas en diálogo
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 188
Architetture al Politecnico di Milano. Università è città
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 200
Il volume, pubblicato in occasione dell'inaugurazione del nuovo Campus di Architettura del Politecnico di Milano, intende evidenziare il ruolo strategico degli insediamenti universitari per lo sviluppo urbano. I nuovi spazi del Politecnico rispondono infatti non solo alle esigenze di un ateneo moderno e internazionale, impegnato a formare il sapere critico, plasmare l'identità degli studenti e condividere valori e conoscenze, ma tengono anche conto dei bisogni di Milano, una metropoli che guarda all'Europa e al mondo, centro nevralgico dell'economia italiana. Vengono qui illustrati il progetto e la realizzazione del nuovo campus del Politecnico, ripercorrendo la costruzione della sede storica nella "Città degli Studi" e presentando le nuove proposte dell'ateneo per il futuro del capoluogo lombardo.