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Libri di Ester Pietrobon

Apprendere una lingua tra uso e canone letterario. Gli esempi nella riflessione linguistica in Europa (secoli XVI-XVIII)

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2022

pagine: 362

Il presente volume propone una riflessione sui modelli linguistici e letterari dell’italiano e dello spagnolo che a partire dal XVI secolo, momento fondamentale della codificazione delle lingue volgari, contribuiscono alla creazione di paradigmi metodologici ed epistemologici essenziali nei processi di insegnamento e apprendimento di una lingua. Partendo da un’analisi testuale che integri la prospettiva storiografica con quella filologico-letteraria, i saggi qui raccolti indagano la relazione tra norma, uso e auctoritates nei testi di riflessione teorica di ambito colto e nelle opere rivolte alla pratica didattica, sprovviste di un impianto teorico innovativo, ma fondamentali veicoli di circolazione e di mediazione grezza della riflessione metalinguistica elaborata nelle opere erudite. Il volume si divide in due sezioni: la prima dedicata alla riflessione sul canone e sugli usi della lingua, rivolta prevalentemente a un pubblico di nativi, la seconda dedicata agli strumenti e metodi per l’apprendimento linguistico da parte di stranieri.
19,90 18,91

Intellettuali e uomini di corte. Padova e lo spazio europeo fra Cinque e Seicento

Ester Pietrobon

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 336

L'Università di Padova si è distinta nei suoi otto secoli di storia per essere fin dalle origini un'università di frontiera, un punto di incontro per gli studenti dell'intera Europa e un centro propulsore del rinnovamento culturale e scientifico del continente. Lo Studio e la città offrono ai giovani scolari provenienti da Ungheria e Polonia, Germania e Francia, ma anche dalla Scozia e dall'Inghilterra, dalla Dalmazia, dalla Grecia e dalle isole mediterranee, molto più che un semplice percorso di alta formazione professionale. La creazione di reti di amicizie, relazioni diplomatiche, sodalizi intellettuali è una risorsa di valore inestimabile, un patrimonio umano di esperienze e intrecci affascinanti che oggi possiamo raccontare attraverso testi, libri e documenti d'archivio per rivivere i momenti più coinvolgenti di una storia intellettuale che è anche la storia della nostra modernità.
27,00 25,65

Lirica e sacro tra Medioevo e Rinascimento (secoli XIII-XVI)

Lirica e sacro tra Medioevo e Rinascimento (secoli XIII-XVI)

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2020

pagine: 328

Il volume ricostruisce alcuni episodi del rapporto tra poesia lirica e sacro tra Duecento e Cinquecento, attraversando un variegato corpus di testi poetici, da Giacomo da Lentini ad Angelo Grillo, da Petrarca a Marco Antonio Flaminio, da Iacopone a Ferrante Carafa. Gli studi dedicati all'analisi e alla contestualizzazione di singole esperienze sono alternati a ricognizioni di fenomeni più vasti: la reciproca interferenza tra amore sacro e amore cortese nel Duecento, la riscrittura dei salmi tra Umanesimo e Rinascimento, la fortuna tipografica dei libri spirituali nel Cinquecento e la teoria della poesia spirituale nel passaggio dal maturo Rinascimento al Barocco.
25,00

La penna interprete della cetra. I «Salmi» in volgare e la poesia spirituale italiana nel Rinascimento

Ester Pietrobon

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: 368

La penna e la cetra sono gli emblemi di un agone poetico sospeso tra arte e fede che percorre come un filo rosso cento anni cruciali per la storia della cristianità occidentale e per la letteratura italiana del Rinascimento. Le vicende dei volgarizzamenti biblici e della censura ecclesiastica tra Riforma e Concilio si intrecciano con l'affermarsi del petrarchismo spirituale e di forme poetiche che trovano nella Scrittura il principale fattore di rinnovamento. Dai sette salmi dello Pseudo-Dante ai sonetti penitenziali di Francesco Bembo, passando per le numerose riscritture, i poeti moderni si misurano con la voce di David, «dolce cantore di Israele», in un arco cronologico che coincide con la più ampia parabola delle traduzioni bibliche in Italia. Questo libro unisce una ricostruzione della «poetica davidica» basata sul triangolo fondamentale di autore, testo e pubblico a un'indagine stilistica mirata a delineare il «ritmo della riscrittura». La prima sezione propone un esame dei metodi e degli oggetti di traduzione, parafrasi, ricreazione, insieme a una classificazione delle tipologie del libro poetico di salmi e a un profilo dei lettori. La seconda parte si rivolge alla semantica traduttiva delle forme, esplorando il rapporto dinamico tra metro, sintassi e ipotesto nelle numerose tradizioni metriche coinvolte.
48,00 45,60

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