Libri di F. Zuliani
Veneto romanico
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2008
pagine: 351
Il romanico nel Veneto presenta una ricca gamma di panorami artistici differenziati e polarizzati intorno ai centri che per ragioni politiche ed economiche ebbero uno sviluppo maggiore tra i secoli XI e XII. La basilica di S. Marco a Venezia, per ricchezza formale e splendore della decorazione, ha catalizzato la maggior parte degli studi; ma ancor prima del rinnovamento della Chiesa di Stato veneziana (seconda metà del secolo Xl), venne completata nella sua veste sontuosa la Cattedrale di Torcello - le cui prime stesure musive furono realizzate da maestranze bizantine in trasferta (come poi sarà anche per S. Marco) - e venne fondata l'importante abbazia ducale di S. Nicolò di Lido, lontana dagli odierni flussi turistici e ormai quasi dimenticata. Di lì a poco, a cavallo dei secoli XI e XII, sulla scia del cantiere marciano, vennero rinnovate le cattedrali di Equilo-Jesolo e di Carole, mentre nel 1141 si concluse la basilica dei Ss. Maria e Donato a Murano. Padova e Treviso conservano poche evidenze dei secoli che qui interessano, quanto basta, però, per comprendere come il diffondersi dell'influsso veneziano andasse trasmutandosi nell'incontro con la tradizione romana antica delle città venete.
Il medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell'arte gotica
Jurgis Baltrusaitis
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 376
Cantieri medievali in Italia
F. Aceto, M. Andaloro, R. Cassanelli, P. Sanvito, F. Zuliani
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2022
pagine: 200
In Italia il Medioevo inizia ancora prima dell’XI secolo che vede il grande fiorire di cantieri del periodo ottoniano in Europa. Di come l’Italia abbia guardato nel corso del Medioevo a Bisanzio, e di come si sia instaurato un dialogo fecondo e non univoco con la produzione costantinopolitana, è invece esemplare il contributo di Fulvio Zuliani su San Marco a Venezia, nella sua fase contariniana (1063-1094), conservata in modo straordinario con un tripudio sfavillante di mosaici. Per passare dalle grandi cattedrali romaniche e arrivare a quella costruzione infinita che è il Duomo di Milano, seguito da Paolo Sanvito, che entra in relazione con le analoghe opere maestose della cattedrale di Strasburgo e di San Vito a Praga, a dimostrazione del flusso continuo di interferenze e contaminazioni anche in campo architettonico che ha percorso tutti i lembi d’Europa lungo gli oltre settecento anni della stagione che chiamiamo Medioevo.