Libri di Fabio G. Grandis
L'armonizzazione delle amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica
Fabio G. Grandis, Giorgia Mattei
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2014
pagine: XVI-384
La revisione economico-finanziaria pubblica. Indagine su 738 enti locali
Fabio G. Grandis
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 192
L'attività di revisione negli enti locali ha registrato una notevole evoluzione a partire dalla L. 142/1990. In quell'occasione fu previsto un organo, composto da "professionisti", detto "di revisione economico-finanziaria", a cui vennero affidati compiti, quali: la vigilanza amministrativa; la revisione contabile; la revisione gestionale e la collaborazione con il Consiglio dell'ente locale. La parte iniziale dello studio è dedicata a tali aspetti. Nel primo capitolo viene inquadrata la revisione economico-finanziaria nel contesto dei controlli pubblici. Nel secondo capitolo viene descritta analiticamente la disciplina dell'organo di revisione. La parte centrale della pubblicazione, composta dal terzo capitolo, è dedicata all'illustrazione di una indagine condotta sulla disciplina dell'organo di revisione in 738 Enti locali. Dai dati raccolti e dalle analisi effettuate emerge un "bilancio a saldo negativo". Quanto ciò sia imputabile ai "professionisti" o alle amministrazioni è difficile dirlo. L'analisi condotta evidenzia gravi sintomi sia su un fronte sia sull'altro. La parte conclusiva vede il capitolo quarto dedicato ad una proposta di regolamentazione interna dell'organo di revisione economico-finanziaria volta a sanare le lacune riscontrate nell'indagine condotta
La valutazione delle partecipazioni pubbliche nel bilancio dell'ente holding
Fabio G. Grandis
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: XII-194
La crescente diffusione del "gruppo pubblico" per la gestione dei servizi di interesse collettivo, ha portato alla luce una serie di problematiche di rilevante impatto nei documenti contabili delle Amministrazioni pubbliche che svolgono le funzioni di holding. Scopo del presente contributo è esaminare le "partecipazioni pubbliche", ossia gli investimenti nel capitale di rischio di società effettuati da Amministrazioni pubbliche, analizzandone gli aspetti inerenti la governarne, la valutazione, la contabilizzazione ed il fabbisogno informativo. L'attenzione è rivolta essenzialmente agli Enti locali e agli Enti istituzionali in quanto, benché disciplinati da norme di contabilità differenti, presentano tali punti in comune da consentire una sintesi di generale applicazione sulle tematiche proposte. Ciascun capitolo è dedicato ad un aspetto delle "partecipazioni pubbliche" evidenziando le peculiarità distintive rispetto alla disciplina delle holding "private". Tutte le analisi sono condotte curando gli aspetti interdisciplinari e considerando le sensibili differenze gestionali fra le imprese e le Amministrazioni pubbliche. Nelle conclusioni, si assommano i risultati della ricerca traendo considerazioni di sintesi, in un contesto in cui ogni singola Amministrazione è sempre meno un'entità produttrice di beni e servizi volti al soddisfacimento diretto dei bisogni collettivi ed è sempre più una holding "regolatrice".
Il sistema contabile degli ordini professionali
Fabio G. Grandis
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2013
pagine: 450
Le recenti disposizioni volte al riordino del settore delle professioni regolamentate da un lato, nonché, più in generale, il processo di riforma della contabilità e della finanza pubblica avviato nel 2009 dall'altro, hanno animato il progetto di ricerca dal quale è nata la presente pubblicazione. Nell'opera si illustra il sistema contabile emerso dall'esame delle gestioni, dei regolamenti, delle procedure amministrative e dei documenti contabili di 484 Ordini e Collegi professionali presi dai 1900 esistenti nel nostro Paese. In particolare, l'analisi è stata condotta cercando di verificare l'adeguatezza di tali sistemi rispetto alle novità introdotte dall'armonizzazione contabile delle pubbliche Amministrazioni. I risultati della ricerca, inoltre, hanno consentito di identificare alcuni elementi di differenziazione fra i diversi sistemi contabili, ma talmente tanti fattori comuni da poter delineare un unico modello sottostante ai diversi regolamenti di contabilità e alle varie procedure amministrative di programmazione e rendicontazione. Tale modello viene illustrato nell'opera sia nei suoi aspetti teorici e concettuali sia evidenziando le connessioni sul piano applicativo ed empirico. A tal fine nell'ultimo capitolo viene sviluppata una esemplificazione che illustra operativamente il funzionamento del sistema contabile delineato nei precedenti capitoli.
La dimensione aziendale delle amministrazioni pubbliche
Mauro Paoloni, Fabio G. Grandis
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: 641
Le amministrazioni pubbliche sono oggetto di studio di numerosi settori disciplinari. Scopo di questo scritto è coglierne la "dimensione aziendale", nel rispetto delle connessioni interdisciplinari, in modo da introdurre il lettore all'economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, intesa come autonoma e organica disciplina dell'economia aziendale e non come congerie di norme e di prassi che trovano illustrazione in scritti monografici e settoriali. Partendo dal concetto sistemico di azienda pubblica, si analizzano le sue linee essenziali e le diverse classificazioni possibili. Poiché nelle imprese pubbliche lo Stato si pone su un piano di parità giuridica e sostanziale con l'imprenditoria "privata", il volume si sofferma esclusivamente sui diversi sistemi che compongono le amministrazioni pubbliche, intese come aziende di produzione per l'erogazione, in cui la comune natura "pubblica" del soggetto giuridico e di quello economico impone una rivisitazione dei principi aziendali che presiedono i diversi sub sistemi: dei beni e del patrimonio, delle persone e dell'organizzazione, delle operazioni e della gestione. A scelta di porre l'esame delle norme in conclusione della trattazione è sorta dalla consapevolezza che il processo di aziendalizzazione non è nato da un sistematico disegno precostituito, ma dal sovrapporsi di esperienze che hanno indotto il legislatore a tornare sui propri passi in più di una occasione e su più oggetti.