Libri di Federica Montevecchi
Frammenti di futuro. Ricordi di donne e uomini del Novecento
Federica Montevecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2023
pagine: 157
Questo libro è un mosaico di ricordi, scritto sul modello stilistico del Je me souviens di Georges Perec, che vuole invitare a guardare all’esperienza quotidiana con coscienza, quindi a riflettere sull’importanza della memoria, precisamente sulla possibilità di stabilire un legame vitale fra passato, presente, futuro, a partire dal proprio agire quotidiano. A formarlo sono alcune memorie di donne e uomini che hanno dato un contributo fondamentale al Novecento, non solo italiano, in diversi ambiti, che vanno dalla politica alla scienza e alla letteratura, dall’editoria al giornalismo, dal cinema alla televisione. Le loro parole, raccolte negli anni Novanta del secolo scorso, in un periodo cioè segnato da sconquassi nazionali e internazionali, sono espressive di esistenze capaci di appropriarsi del tempo e della storia, nel pensiero e nell’azione. Proprio per questo a distanza di quasi trent’anni in un tempo difficile come quello odierno, scandito da pandemia e guerre, esse costituiscono un’eredità morale quanto mai necessaria, che esorta a vivere con la consapevolezza di chi sa che il presente e il futuro hanno rapporti privilegiati con il passato e che quest’ultimo riguarda da vicino ognuno di noi. Testi di: Carlo Bo, Giorgio Bocca, Antonino Caponnetto, Renato Dulbecco, Giulio Einaudi, Inge Feltrinelli, Vittorio Foa, Margherita Hack, Nilde Iotti, Mario Luzi, Mario Soldati, Elio Toaff, Leo Valiani, Tullia Zevi.
Empedocle d'Agrigento. Testo greco a fronte
Federica Montevecchi
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2010
pagine: 200
Il volume presenta una nuova traduzione con testo a fronte dei frammenti empedoclei superstiti, compresi quelli ritrovati a Strasburgo nel 1990, e una loro lettura critico-analitica articolata in tre capitoli. Empedocle è considerato un simbolo, ossia una figura nella cui unità differenziata sono compresi opposti polari, non riducibile alle categorie interpretative basate sulla contrapposizione e sulla dicotomia. L'esito di questo libro - che è sia uno studio concluso su Empedocle sia la tappa di un percorso teorico-speculativo - è il tentativo di misurarsi con una logica altra, che si esprime in maniera esemplare nel pensiero empedocleo e nel suo dipanarsi circolarmente su livelli molteplici e attraverso plurimi registri linguistici.
Le parole della politica
Vittorio Foa, Federica Montevecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 62
Forse il degrado della politica e delle sue parole sta proprio nell'agire pensando di essere soli e nel pensare solo a se stessi. "Nei primi anni del secolo con Federica Montevecchi abbiamo pensato di scrivere questo libro con un obiettivo che si presentava ambizioso. Eravamo profondamente colpiti dal degrado del linguaggio politico in quel periodo che per brevità, e con una certa facilità polemica, chiamavamo il tempo di Berlusconi e che era anche il tempo nostro. In politica si parlava a vanvera, le parole non avevano più peso, soprattutto quelle del governo: se si poteva dire solo quello che conveniva, quale significato poteva avere un impegno per O futuro? Ci proponevamo, con Federica, di analizzare i motivi di questo degrado e, se possibile, di indicare una via di uscita. Il nostro punto di partenza sembrava semplice: perché le parole della politica apparivano prive di senso?". Così scrive Vittorio Foa introducendo questo volume in cui, ciascuno dei due autori compone una riflessione sul senso delle parole della politica.
Antigone
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XIV-46
"Il 'bando' di Antigone "condanna" Ismene all'ordine della pólis; solo lì potrà abitare, non importa sotto quali leggi, suddita per sempre. Nel tempo della pólis dovranno instancabilmente cercare occasionali compromessi la prudenza degli anziani e la volontà di potenza dei regnanti, la timorosa pietas di Ismene e la paura servile della prima guardia, immagine di quella del plethos, della plebe disprezzata da Antigone. Qui sarà chiamato a sopravvivere Creonte, sconfitto insieme al cieco Tiresia. Dura legge e dura prova, la cui necessità la parola tragica enuncia senza ombra di consolazione. E perciò il pathos che suscita fa sapere - e solo nel sapere 'guarisce'." (dall'introduzione di Massimo Cacciari)
Lettere della giovinezza. Dal carcere (1935-1943)
Vittorio Foa
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 1111
Sull'Empedocle di Giorgio Colli
Federica Montevecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2018
pagine: 68
Giorgio Colli intendeva la filosofia - e lo mostrano proprio le sue riflessioni su Empedocle - come espressione vitale di pensiero e azione: l'esercizio di riflessione e di scrittura è stato per lui necessariamente inscindibile dall'attività editoriale al punto che nella sua esistenza l'uno si specchia nell'altra, nella convinzione che l'azione, quale riflesso di un costume intellettuale, non ha bisogno del sostegno di parole che la spieghino.
Giorgio Colli. Biografia intellettuale
Federica Montevecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2004
pagine: 166
A venticinque anni dalla morte, Giorgio Colli resta un esempio raro di indipendenza e originalità intellettuale. Filosofo, filologo, organizzatore editoriale, ha attraversato anni importanti della storia culturale italiana e sempre in maniera autonoma. Sua la prima traduzione dell'Organon di Aristotele, sua la proposta, negli anni Cinquanta, di una edizione critica dell'opera di Friedrich Nietzsche, realizzata nel decennio successivo assieme con Mazzino Montinari. Nietzsche attraversa la vita di Colli e agire nella direzione da lui indicata significa rivolgersi verso la Grecia, per poi tentare di rispondere ai problemi insiti nel concetto di "volontà di potenza", a partire dal quale Colli affronta e sviluppa la questione metafisica.