Libri di Filippo Domenicali
Deleuze. Filosofia di una vita
Filippo Domenicali, Paolo Vignola
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 400
Alla suggestione di Foucault secondo cui «un giorno, forse, il secolo sarà deleuziano», Gilles Deleuze, intrecciando il concetto con gli affetti di una vita, aveva ribattuto con estrema lucidità: «Non sono mai stato toccato dal superamento della metafisica o dalla morte della filosofia, e della rinuncia al Tutto, all'Uno, al soggetto, non ne ho mai fatto un dramma. […] Forse Foucault voleva dire questo: non che ero il migliore, ma il più naïf, una specie di arte grezza, per così dire; non il più profondo, ma il più innocente (il meno colpevole di “fare filosofia”)». Questa prima biografia concettuale italiana offre un'introduzione a tutto tondo al suo pensiero, raccontando i problemi che si è posto, esaminando come si impongono alla sua attenzione, ma anche come si trasformano in seguito agli incontri che riorientano la sua filosofia. L'obiettivo del libro è allora scrivere “una” vita di Deleuze, suggerendo un modo di leggerlo per come lo si è incontrato e recepito, una singolarità del pensiero.
Theatrum philosophicum
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 114
La filosofia di Deleuze come un teatro fatto di maschere e simulacri, di doppi incerti e di soggetti larvali in metamorfosi, solcati da un’incrinatura. Al grido di “Rovesciare il platonismo”, Deleuze dipana tutta un’altra metafisica, una metafisica dell’evento incorporeo e del fantasma: una fantasma-fisica. Secondo Foucault, che qui ne fornisce una lettura intensiva e fortemente simpatetica, la grandezza di Deleuze risiede nell’aver saputo riproporre la domanda “Che cosa significa pensare?” al di fuori delle coordinate classiche della rappresentazione, definendo Differenza e Ripetizione come categorie dell’avvenire: “E quando il caso, il teatro e la perversione entrano in risonanza, quando il caso vuole che fra i tre ci sia una simile risonanza, allora il pensiero è una transe; e vale la pena di pensare”.
Dir vero su se stessi. Conferenze all'Università Victoria di Toronto, 1982
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2020
pagine: 274
Perché nelle nostre società siamo sempre obbligati a dir vero su noi stessi? Qual è il prezzo, e quali sono gli effetti soggettivanti di questo obbligo generalizzato di verità? Nel 1982 Foucault tiene un ciclo di conferenze all'Università Victoria di Toronto che si inscrive nel progetto di una genealogia del soggetto occidentale moderno ed è dedicato alla nascita dell'ermeneutica di sé. Dopo aver analizzato il tipo di conoscenza di sé e di rapporto a sé che caratterizza la askesis greco-romana, Foucault studia il rovesciamento che nei primi secoli del cristianesimo ha condotto alla nascita di un'ermeneutica di sé concepita come l'esplorazione e la decifrazione, da parte del soggetto, della sua stessa interiorità. Per caratterizzare questo rovesciamento Foucault introduce un'inedita distinzione tra due forme di ascesi, l'una rivolta verso la verità e l'altra rivolta verso la realtà. Parallelamente alle conferenze di Toronto, Foucault tiene anche un seminario dedicato allo studio dettagliato dei testi degli autori antichi su cui si fondano le sue analisi dell'antica cultura di sé e presenta un abbozzo dei differenti significati della nozione di parresia.
Biopolitica e libertà. Dieci capitoli su Foucault
Filippo Domenicali
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2018
pagine: 510
Come è possibile esercitare la libertà nel tempo della "biopolitica"? Ha ancora un senso parlare di libertà quando il potere è diventato "biopotere" (alla lettera: un "potere sulla vita") impadronendosi delle attitudini, delle capacità, degli affetti e perfino dei nostri pensieri più intimi e privati? Quando cioè le stesse categorie del “pubblico” e del “privato” hanno perduto ogni ragione di essere, proprio perché il "biopotere" produce - come dichiara insistentemente Foucault - il "soggetto" stesso? Sono alcuni degli interrogativi che fanno da guida a questo studio e a cui l'autore tenta di rispondere esaminando l'intera opera di Foucault. La questione della libertà viene interpretata come il problema che ne orienta le tappe e ne dirige gli sviluppi, dagli scritti dedicati alle "relazioni di potere" a quelli finali sull'etica degli antichi. La biopolitica costituisce la situazione attuale, il contesto e lo sfondo significante che spinge Foucault a ridefinire il concetto tradizionale (filosofico-giuridico) di libertà in direzione di un'inedita concettualizzazione etico-politica di "pratiche di libertà" disperse, contingenti, irriducibilmente plurali.
Il pensiero come prassi. Guida alla lettura della «Terminologia filosofica» di Th.W. Adorno
Filippo Domenicali
Libro: Libro in brossura
editore: Volta la Carta
anno edizione: 2018
pagine: 197
I differenti modi d'esistenza e altri testi sull'ontologia dell'arte
Étienne Souriau
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 298
"Les differenti modes d'existence" (1943) è un agile trattatela di ontologia in cui si intende porre il problema dei «modi d'esistenza» della realtà e dell'opera d'arte. Souriau, che si schiera apertamente a favore di un «pluralismo esistenziale» (e cioè di un'ontologia stratificata, "a livelli"), conta quattro modi «intensivi» d'esistenza: l'esistenza fisica, l'esistenza fenomenica, l'esistenza reica (o «cosale») e l'esistenza trascendente (o «sovraesistenza»). Ma nella sua singolare classificazione, che fa di questo testo una sorta di unicum nell'estetica del Novecento, c'è spazio per tutte le sfumature dell'essere: il divenire, il possibile, il virtuale, l'evento... in una tavola generale dei modi che è - e deve rimanere - costitutivamente aperta. Per lasciare spazio al nuovo, all'impensato.
Le leggi dell'imitazione
Gabriel Tarde
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2012
pagine: 381
Un classico ritrovato. Si può definire cosi la prima pubblicazione integrale in italiano dell'opera maggiore di Gabriel Tarde, accessibile nell'edizione curata da Filippo Domenicali. Pubblicato a Parigi nel 1890, all'epoca della costituzione della sociologia come scienza, il testo affronta i nodi centrali della disciplina in un percorso che parte da una definizione dei principi della sociologia per spaziare in territori apparentemente eterogenei, che vanno dalla linguistica alla religione, dalla mitologia alla politica, dall'economia all'etica e all'arte. Noto in Francia come rivale e opposto simmetrico di Durkheim, dimenticato a lungo in Europa, ripreso negli Stati Uniti dalla Scuola sociologica di Chicago, rilanciato da Gilles Deleuze come interlocutore privilegiato intorno ai temi della differenza e della ripetizione, Tarde è anzitutto un acuto analista del rapporto tra scienze naturali e scienze sociali. Nella dialettica tra differenza e ripetizione egli vede il motore dello sviluppo umano a tutti i livelli, in un moto dinamico tra la variazione e la duplicazione, tra l'invenzione e l'imitazione. Il lettore sarà colpito dall'attualità del suo pensiero in riferimento soprattutto alla questione della moda e del prestigio, nei termini di un'anticipazione del dibattito contemporaneo sui temi della democrazia, dell'Europa e della cosiddetta globalizzazione.