Libri di Filippo Sani
Figure moderne dell'alterità
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 142
In uno dei suoi frammenti postumi Nietzsche osservò che “esistono infiniti tipi del poter-essere-diverso”. Lo scopo del presente volume è far luce proprio sulle molteplici figure dell’alterità emerse nella cultura tedesca e in quella francese lungo un arco temporale che va dal XVIII secolo ai giorni nostri. Da Cazotte a Hölderlin, da Nietzsche – ‘protomartire’, assieme a Rousseau, della diversità moderna – fino al surrealismo, l’avanguardia che volle esplorare il “paese straniero interiore” (Freud), passando per Rilke, l’espressionismo e una figura della letteratura tedesca contemporanea come Ingo Schulze. Senza perdere di vista una delle principali poste in gioco della riflessione moderna sull’alterità: il suo nesso con la possibilità di una trasformazione interiore.
La solitudine dell'uomo di lettere e le sue storie
Filippo Sani
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2023
pagine: 192
Una ricostruzione delle immagini e delle teorie che, dal XVIII al XX secolo, sono state elaborate in relazione ad una caratteristica tradizionalmente associata al comportamento dell'uomo colto e, più in generale, alla lettura e allo studio, ossia l'inclinazione alla solitudine. È anche la storia della malinconia dell'uomo di genio, che si trasforma in una malattia professionale dello studioso. Si tratta di un processo che in età moderna condiziona l'immagine pubblica e, in particolare, letteraria del filosofo e dell'uomo colto: la vita di Rousseau è il modello dell'intellettuale solo e malinconico, che tanta fortuna ha avuto fino ai nostri giorni.
Annali di storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche. Volume Vol. 29
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2022
pagine: 416
Contributi di: Fernando Bellelli, Paolo Bonafede, Massimo Bonato, Luciano Caimi, Franco Cambi, Fulvio De Giorgi, Andrea Dessardo, Giovanna Gabbi, Daria Gabusi, Martina Galvani, Angelo Gaudio, Rosa Indellicato, Paolo Marangon, Andrea Marrone, Chiara Martinelli, Marco Menin, Francesca Romana Nocchi, Paolo Pagani, Giuseppe Rizzuto Giancarlo Rocca, Luana Salvarani, Filippo Sani, Stefania Zanardi.
Maieutica orientativa. Un approccio innovativo per affrontare le scelte professionali, formative e di vita
Filippo Sani
Libro: Copertina morbida
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 232
Il colloquio maieutico è uno strumento che attinge dalla metodologia maieutica: una particolare modalità comunicativa che facilita la costruzione di un locus of control autodeterminato, le cui fonti paradigmatiche scaturiscono dalla sistematizzazione scientifica del pedagogista Daniele Novara. Si è potuto constatare come si possa riuscire a sintonizzarsi, grazie a questo metodo, con i ragazzi e gli adulti, con le ragioni profonde delle loro difficoltà. Ascoltando la situazione conflittuale, si cerca anche di evitare di porsi come obiettivo la soluzione a tutti i costi. Comprendere cosa sta succedendo piuttosto che voler rapidamente trovare una ricetta immediata, si è dimostrato essenziale. Come orientatore-facilitatore il consulente cerca di mettere nelle condizioni la persona di attrezzarsi cognitivamente ed emotivamente per affrontare un compito sostenibile, ossia maieutico, che sappia cioè "tirar fuori" dalle parti interne della persona le risorse adeguate che realisticamente sono in grado di fronteggiare la situazione e di trovare nuove strade.
La Lettera critica sull'educazione di Charles-Marie la Condamine
Filippo Sani
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 125
Questo breve testo di La Condamine rappresenta una sorta di manifesto pedagogico ispirato a Locke e Newton e pervaso da una conoscenza della natura fondata sull’esperienza e guidata dalla geometria euclidea. Quest’ultima, nelle parole dell’autore, era adatta a infondere “lo spirito di precisione e di metodo” e a condurre all’apprendimento e all’applicazione della Logica, definita “la chiave di tutte le scienze”. La Condamine era favorevole a un’educazione acquisita per mezzo di azioni sostanzialmente gradevoli, volte a trasmettere all’educando uno stile di comportamento più in linea con quelle che venivano riconosciute come le caratteristiche psicologiche della mente infantile.
Rousseau e le pedagogie dell'assenza
Filippo Sani
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2018
pagine: 160
I concetti di "assenza" e "supplemento" - oggetto di importanti riflessioni in 'De la grammatologie' (1967) di Jacques Derrida - appartengono al vocabolario intellettuale di Rousseau e questo volume vuole rileggerne la funzione, alla luce della storiografia degli ultimi cinquant'anni, che talvolta ha ripreso e discusso le intuizioni di Derrida. La ricerca, che attraversa gli specialismi (filosofici, politologici, pedagogici, letterari, musicologici), si sviluppa attraverso l'analisi di diversi nodi tematici. Tra questi, la rielaborazione rousseauiana della tradizione dei moralisti francesi, allo scopo di decifrare la "società dello spettacolo" del XVIII secolo e il connesso ruolo "spettacolare" del philosophe, nonché la relazione tra il pensiero di Rousseau e la storia del romanzo settecentesco, con il conseguente carattere "narrativo" della sua proposta filosofica e educativa, illustrata attraverso le "storie d'amore" della 'Nouvelle Héloise' e dell''Émile'.
Collegi, seminari e conservatori nella Toscana di Pietro Leopoldo tra progetto pedagogico e governo della società
Filippo Sani
Libro
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2014
pagine: 304
Educazione e retorica nell'età delle «Querelles». Charles François Houbigant e il «De la manière d'etudier et d'enseigner»
Filippo Sani
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XIV-274
Viene qui proposto, in un'edizione critica curata da Filippo Sani e introdotta dalla Presentazione di Dominique Julia, il trattato dell'oratoriano Charles-François Houbigant, mai pubblicato fino ad ora. Esso rivestì un'importanza notevole nell'ambito delle discussioni pedagogiche che tra il Seicento e il Settecento avrebbero condotto alla revisione dell'insegnamento degli studi letterari. Nonostante la circolazione manoscritta, l'opera ebbe grande diffusione nella Francia settecentesca e influì in maniera significativa sui mutamenti riguardanti la didattica delle lingue classiche e l'utilizzo dei manuali di storia, nonché sull'insegnamento della lingua e della letteratura nazionale. A sua volta, il testo risente del clima culturale della Querelle des Anciens et des Modernes e della Querelle omerica dell'inizio del secolo XVIII, rispetto alle quali Houbigant manifestò un atteggiamento eclettico. La concezione estetica dell'oratoriano si richiamò infatti esplicitamente ad autori tra loro diversi, il cui orientamento critico aveva assunto nel singolo genere letterario l'altezza di autorità riconosciuta.Dal suo trattato emerge dunque l'intento di adeguare l'insegnamento delle umanità dei collegi oratoriani ai principali orientamenti estetici della cultura del tempo e, più in generale, la volontà di riconoscere il valore della tradizione letteraria nazionale.