Libri di Francesco Giampietri
Protogaea
Gottfried Wilhelm Leibniz
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 168
Terminata tra il 1693 e il 1694 e pubblicata postuma nel 1749, la Protogaea è un ambizioso resoconto della storia terrestre che fu centrale per lo sviluppo delle scienze della Terra nel XVIII secolo e che fornisce spunti filosofici fondamentali sull’unità del pensiero di Gottfried Wilhelm Leibniz. Per Leibniz la Terra, che all’origine era un globo incandescente, si sarebbe poi raffreddata e indurita, mentre il calore si concentrò all’interno, dove Leibniz collocò un fuoco centrale. Rocce e sabbie furono il risultato della fusione iniziale, mentre il processo di raffreddamento avrebbe prodotto bolle piene di aria o acqua che, collassando, diedero origine a montagne e valli. Quando la Terra si raffreddò, i vapori si condensarono in acqua e in essa si sciolsero i sali, per formare i mari. Terremoti, inondazioni ed eruzioni vulcaniche seguirono questi grandi eventi. Leibniz fa uso degli studi di carattere stratigrafico di Stenone e fornisce descrizioni dettagliate dei processi fisici e chimici responsabili delle trasformazioni che nel tempo si produssero sulla Terra. Propone così una teoria della Terra e della sua storia che, pur non contraddicendo i Testi Sacri, non è da essi dedotta. Il volume include anche una serie di tavole provenienti dall’edizione del 1749 e in particolare la famosa ricostruzione di un “unicorno fossile”.
Cartoline dalla terra che forse esiste
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2018
La raccolta di racconti e aneddoti, a cura di Francesco Giampietri, traccia i contorni di una regione, il Molise, che più di tante altre ha dovuto affermare la propria identità. Trentacinque autori, diversi per età anagrafica e sensibilità, che si uniscono in una narrazione corale, raccontando il loro amore viscerale per una terra che non ha confini e dove «il nulla è l’unica via per accedere al tutto». In questa terra senza tempo, gli autori intraprendono una corsa a ritroso nei ricordi. Cartoline dei vecchi campanili, dell’ultimo conflitto mondiale – che sì, ha toccato anche il Molise – delle antiche leggende perpetuate dai vecchi, delle chiese, delle porte di ingresso e di uscita che conducono in quel groviglio di lande disadorne e tratturi che vena le decine e decine di paesi rannicchiati in sé stessi e dove tutto sembra essere cristallizzato nel tempo. Un paesaggio che si figge in gola e nel cuore, un paesaggio dove si concretizza il miracolo del ritorno alle proprie origini. Ricordi di una terra che forse esiste realmente.
Lettere e disarmonia
Francesco Giampietri
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2018
pagine: 88
Non è il migliore dei mondi possibili, il nostro, e non necessariamente perché sia brutto o senza speranza. Soltanto che quella visione d’insieme di persone e cose della quale la tradizione filosofica ha dato il nome di “mondo” oggi non esiste più, o meglio, vive frantumata tra i bagliori intermittenti dello zapping televisivo e il ritmo desultorio del traffico metropolitano. Accade allora che anche la memoria, che del mondo è come una mappa sulla carta, veda sfaldarsi i suoi confini e assottigliarsi le sue placche, cosicché alla cronaca del presente si sovrappone il ricordo d’infanzia e a quest’ultimo, in un continuum di dissolvenze, l’aneddoto evanescente di una parola lontana. Lettere vecchie e nuove compongono l’alfabeto mnestico di questo “diario minimale”, costruito con uno stile che sa combinare sapientemente l’aneddotica con la mimesi del parlato, la reminescenza lirica con l’excursus politico e filosofico.
Le cure del mondo. Leibniz e la medicina
Francesco Giampietri
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2014
pagine: 218
Se la salute è con la virtù il bene più prezioso, allora lo sviluppo della medicina (che è una scienza da fare) è una condizione irrinunciabile per la costruzione del bene comune, che è riflesso della gloria divina. Frutto di un originale compromesso con l'empirismo, l'interesse di Leibniz per la macchina corporea e le sue convergenze tutt'altro che innocenti con l'anima, nonché per malattie talora indecifrabili, terapie insperate, anomalie e mostruosità, tecniche ambigue o promettenti, appare sospeso fra aspirazioni scientifiche e progettualità riformatrici. Corredato da un'appendice che presenta fra l'altro la prima traduzione del più importante documento medico leibniziano, il volume contribuisce a far luce su declinazioni della scienza barocca negligentemente svilite dalla storiografia come curiosità erudite o capricci ipocondriaci.
Il cielo sceso a corte
Francesco Giampietri
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2010
pagine: 168
Uno 'studio' (nell'accezione pittorico-architettonica del termine) che si presenta come un intenso e promettente tentativo di risposta a una delle questioni che sotterraneamente mobilitano ogni ricerca sul pensiero giuridico-politico di Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716). Ai ripetuti progetti di riordino del corpus del diritto, ai minuziosi piani di organizzazione amministrativa ed economica della realtà politica del tempo o all'instancabile impegno per l'istituzione di Società scientifiche al fine di favorire scoperte e innovazioni tecnologiche in tutti i campi, fa riscontro una malcelata negligenza di Leibniz nella costruzione teorica di un esplicito paradigma di definizione politica dello Stato. Tuttavia questa considerazione non deve lasciar pensare a un limite del sistema leibniziano. In questa prospettiva, il volume, che ha la struttura di un manuale, pur essendo un testo ermeneutico, rappresenta un nuovo contributo critico, non tanto e non solo per chi intenda mettere a fuoco una delle aree problematiche più significative e meno note attraversate dal filosofo di Hannover, ma anche e soprattutto per chi voglia risalire i motivi e le istanze genetiche del suo formidabile progetto metafisico.

