Libri di Francesco Senatore
Dispacci sforzeschi da Napoli. Volume Vol. 7
Libro: Libro in brossura
editore: Lavegliacarlone
anno edizione: 2025
pagine: 592
In questo VII volume dei Dispacci sforzeschi da Napoli si pubblicano 225 lettere e documenti della corrispondenza fra la corte di Ferrante d’Aragona, re di Napoli, e quella prima di Francesco, poi di Galeazzo Maria Sforza, duchi di Milano, dal 16 luglio 1465 al dicembre 1466. Non è qui edito l'intero carteggio, ma sono presenti soltanto le lettere che possono «fornire testimonianze sulla realtà politica, sociale, economica del regno aragonese di Napoli, convogliando l’attenzione su quattro punti focali: il re, la corte, la città, il regno», come scrisse Mario Del Treppo nell’introduzione al primo volume della collana (1997).
Uno mundo de carta. Forme e strutture della diplomazia sforzesca
Francesco Senatore
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1998
pagine: 500
Nel '400 il ducato sforzesco di Milano si segnala per l'efficienza della sua organizzazione diplomatica. La diffusione di ambasciatori residenti comportò un forte incremento della corrispondenza epistolare e un progresso nella gestione dell'informazione, dalle registrazioni cancelleresche alle procedure di archiviazione, dai servizi postali alle tecniche di manipolazione delle notizie raccolte. I dispacci in volgare - il metaforico "mundo de carta" dell'inviato diplomatico - sono qui analizzati dal punto di vista grafico, formale, linguistico.
Dispacci sforzeschi da Napoli (1444-2 luglio 1458)
Francesco Senatore
Libro
editore: Carlone
anno edizione: 1997
pagine: 708
Dispacci sforzeschi da Napoli. Volume Vol. 2
Francesco Senatore
Libro
editore: Carlone
anno edizione: 2004
pagine: XXXII-485
Spazi e tempi della guerra nel Mezzogiorno aragonese. L'itinerario militare di re Ferrante (1458-1465)
Francesco Senatore, Francesco Storti
Libro
editore: Carlone
anno edizione: 2025
pagine: 284
La battaglia nel Rinascimento meridionale. Moduli narrativi tra parole e immagini
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2011
pagine: 564
Fra Tre e Cinquecento il Mezzogiorno d'Italia diviene il teatro dello scontro tra le dinastie che si disputano il possesso del Regno, e con esso del Mediterraneo centrale: prima le case regnanti angioina ed aragonese, poi le nascenti monarchie nazionali di Francia e Spagna, ma anche i poteri locali, ostili ad ogni forma di centralizzazione, diedero vita ad una lunga serie di battaglie: più di trenta studiosi provenienti da varie nazioni e di diversi ambiti scientifici (storici, filologi classici e umanistici, italianisti, storici della lingua italiana, dell'arte, dell'architettura e della miniatura) hanno indagato la vasta documentazione letteraria ed artistica prodotta intorno a questi eventi bellici. Descritte in miniature, in affreschi, negli arazzi, nel bronzo o nel marmo, nel latino forbito degli umanisti o nel volgare schietto degli ambasciatori, nei capolavori di Machiavelli o di Guicciardini, le battaglie forniscono un'interessante chiave di lettura per una più approfondita conoscenza del Rinascimento meridionale. Al centro dell'indagine non sono tanto le battaglie in sé, pur qui ricostruite, quanto le loro differenti narrazioni, dove lo svolgimento reale dell'evento bellico finisce spesso per essere dissimulato attraverso un progressivo spostamento dal factus al fictus.
La ricevuta dell'imperatore alla Cava. Farsa cavaiola
Francesco Senatore
Libro: Copertina morbida
editore: Dante & Descartes
anno edizione: 2012
La pergamena bianca
Francesco Senatore
Libro: Libro in brossura
editore: Dante & Descartes
anno edizione: 2012
pagine: 56
Una città, il Regno: istituzioni e società a Capua nel XV secolo
Francesco Senatore
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ist. Storico per il Medioevo
anno edizione: 2018
Meridione. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2018
pagine: 108
De bello Neapolitano
Giovanni Pontano
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2020
pagine: 662
Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante contro Giovanni d’Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l’opera s’inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice.