Libri di Franco Cordelli
Il mondo di Francesco Savio. Tutte le recensioni 1973-1976
Franco Cordelli, Emidio Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2002
pagine: 268
Il teatro moderno
Franco Cordelli
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1995
pagine: 1316
L'opera
Émile Zola
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: 416
Quattordicesimo titolo del ciclo dei Rougon-Macquart, "L'opera" (1885) è un romanzo sulla moderna febbre dell'artista, una evocazione degli eventi che hanno rivoluzionato la pittura francese tra il 1860 e il 1870 trasformando in modo irreversibile lo sguardo, la mano e il pennello del pittore. Il dramma del protagonista, Claude Lantier, di cui si racconta la tragica parabola, è l'incompiutezza del genio, l'impossibilità di dare piena espressione alla propria vocazione creativa. Nel corpo a corpo dell'autore con l'opera, nel confronto strenuo con la durezza e l'opacità della materia rivive l'ambivalenza del rapporto che Zola medesimo sperimenta quotidianamente con la scrittura, che è passione e fatica al tempo stesso. "L'opera" infatti non è un romanzo autobiografico soltanto per l'ambientazione, il milieu intellettuale parigino che l'autore conosce e frequenta; è un romanzo autobiografico soprattutto perché testimonia l'atteggiamento dello stesso Zola nei confronti del lavoro letterario, fino a diventare un manifesto della sua poetica e della sua concezione del mondo. Introduzione di Lanfranco Binni.
Un inchino a terra
Franco Cordelli
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1999
pagine: 232
Nell'arco di pochissime ore - giusto il tempo per un uomo e una donna, amanti da tempo, di incontrarsi in un celebre caffè romano e di recarsi poi a una festa - sono concentrati la vita e il mondo di Clemente, socialista disincantato, ex potente che sta vivendo l'ora del declino e della sconfitta.
Paludi-I nutrimenti terrestri
André Gide
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: XXXVIII-272
Scrittore tra i più rappresentativi e influenti del Novecento, Gide è stato il maestro di due generazioni, quella che si espresse nel movimento surrealista e quella "esistenzialista", e ha lasciato un segno profondo nella cultura e nel costume contemporanei. La rivolta contro la morale puritana e borghese, l'evasione e il ritorno, il fascino dell'altrove, l'aspirazione alla sincerità, il conflitto tra il demoniaco immoralista e il mistico spiritualista, sono alcuni dei nuclei tematici "forti" della sua opera. Nella strenua esplorazione degli spazi segreti dell'io, nel suo lavoro di autoanalisi, nel suo sforzo di far coesistere etica e istinti, Gide è riuscito a illuminare ampie zone della natura umana.
Il poeta postumo. Manie pettegolezzi rancori
Franco Cordelli
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2008
pagine: 272
Il poeta postumo è il bizzarro documento di pubblici vizi e virtù private delle letture poetiche che il club romano Beat 72 tenne nella primavera del 1977 a Roma e che destarono un grande clamore. Nel '78 II poeta postumo esce da Lerici con un'appendice di immagini - qui ricostruite nel loro originale splendore grazie all'inesausta ricerca iconografica di Stefano Chiodi - che documenta le performance di Dario Bellezza, Paolo Prestigiacomo, Renzo Paris, Giorgio Manacorda, Maurizio Cucchi, Valentino Zeichen, Elio Pecora, Mariella Bettarini, Cesare Viviani, Giuseppe Conte, Gino Scartaghiande, Michelangelo Coviello, Gregorio Scalise, Nico Orengo, Daniela Ripetti e del Gruppo poesia nel movimento politecnico-poesia. Ma le performances non erano state solo, e non tanto, quelle dei poeti. Ciò a cui assistiamo in queste pagine scatenate è una fiera delle vanità, e insieme un teatro della crudeltà, dove l'unico a restare incolume sul campo, alla fine, è il regista nemmeno così occulto, il poeta postumo Franco Cordelli acquattato in silenzio in un angolo dell'inquadratura, dietro le quinte degli occhiali scuri.
Il dolore di prima
Jo Lattari
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 64
«A un certo punto della sua vita una ragazza se ne va. Forse parte, forse non parte. Ma il senso è lo stesso, abbandona il luogo in cui la sua vita è cominciata. Lo abbandona, beninteso, senza lasciarlo mai, le origini sono quelle, non se ne scappa, di dosso non si levano. È però compiuto l'essenziale, il distacco, l'assunzione di un punto di vista dal quale guardarsi le spalle. Il dolore di prima è la storia di questo andare via, ovvero di questa presa di coscienza che si è cresciuti, che è arrivata la maturità e che la maturità coincide con la giovinezza: gli anni in cui si ha ancora la forza e il desiderio (soprattutto il desiderio) di farla finita con il dolore che ci ha accompagnati fino a quel punto. Si tratta di un momento forse breve, ma è un momento miracoloso, è costato una fatica sovrumana, congiunge la sofferenza e la liberazione dalla sofferenza.» (Dalla prefazione di Franco Cordelli)
Principessa Casamassima
Henry James
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 560
Con "Principessa Casamassima" (1886) James risponde alle critiche che gli erano state rivolte di scarsa coscienza politica e di indifferenza ai problemi sociali. Protagonista del romanzo è Hyacinth Robinson, figlio bastardo di un lord inglese e di una prostituta parigina. Cresciuto a Londra da una povera zitella, diventa membro di una organizzazione anarchico-rivoluzionaria e conosce Cristina, la principessa Casamassima, con la quale vive un rapporto di reciproca seduzione. La principessa, entrando in contatto con il “popolo” londinese, si accende di passione rivoluzionaria per la causa delle classi oppresse, mentre Hyacinth, diviso tra un'etica che lo spinge a schierarsi con gli ultimi e un'estetica che lo allontana da ciò che è miserabile e volgare, si lascia attrarre dalla vita raffinata dell'aristocrazia scoprendo l'amore per il lusso e la bellezza. Trascinato in un pericoloso complotto ma consapevole della sua impotenza ad agire, finisce emarginato, vittima dello stesso progetto eversivo di cui era stato tra gli artefici. Nonostante l'inusuale tematica, il romanzo conferma la maestria di James nel tratteggiare un mondo «sinistro e segreto, rigonfio di dolore e odio» e soprattutto nel sondare le ambiguità dell'animo umano.
Il duca di Mantova
Franco Cordelli
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 224
Com’è stato possibile il ventennio berlusconiano? Come hanno fatto gli italiani a consentire che per oltre vent’anni tutta la politica del paese fosse ostaggio di un personaggio come Silvio Berlusconi? Quali mutamenti sociali e antropologici ne sono stati la causa? Franco Cordelli cerca di rispondere a queste domande e lo fa come può farlo un grande scrittore, con un libro che, forse, voleva essere un pamphlet, ma che è diventato un potente romanzo in cui, senza alcuna pietà né paura, si parla di noi. Di come eravamo e di come siamo diventati. Un autoritratto del nostro paese, ma soprattutto dell’autore e della sua generazione, la quale, pur essendo cresciuta nel culto della conoscenza, della tolleranza e della democrazia, non ha saputo opporre null’altro che la propria resa. Torna in libreria un’opera che, al suo esordio, ha dato vita a un serrato quanto feroce dibattito su argomenti, tematiche e protagonisti del nostro paese che, ancora oggi, risultano essere più attuali, e presenti, che mai.