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Libri di Franco Vanni

Leggendarie! La storia del calcio in 50 partite (dal Dopoguerra ai Mondiali in Qatar)

Davide Steccanella

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 310

Il calcio, lo sport più praticato e seguito al mondo, attira l’interesse di milioni di appassionati. Nessun’altra attività diverte, esalta e fa soffrire allo stesso modo: nei ricordi dei tifosi, i racconti delle partite assumono i toni dell’epica, più che della cronaca sportiva, nutrendosi di leggende su grandi campioni e incontri epocali, rimasti impressi nella memoria. Ci sono partite che oggi vengono ricordate anche da chi non era nato ai tempi in cui si giocarono. Il racconto di Davide Steccanella parte dal momento di maggiore fulgore del Grande Torino – il primo squadrone moderno che nel 1949 si sarebbe schiantato contro la Basilica di Superga – e si conclude con lo spettacolare confronto/scontro mondiale tra i due giocatori più forti del momento: l’argentino Lionel Messi e il francese Kylian Mbappé. In mezzo scorrono tantissime immagini, attraverso le quali si finisce inevitabilmente per ripercorrere anche la storia dell’Italia e del mondo. Immagini che ci trasportano in un tempo assai diverso da quello odierno, in cui tutto era in rapida, frenetica e inarrestabile trasformazione, ma che non hanno perduto il loro fascino. Prefazione di Franco Vanni.
20,00 19,00

Il calcio ha perso. Vincitori e vinti nel mondo del pallone

Franco Vanni, Matteo Spaziante

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 216

C'è stato un tempo in cui il calcio era alla portata di tutti e a molti piaceva definirlo «lo sport del popolo». La propria squadra del cuore si seguiva allo stadio, le società vivevano del ricavato dei biglietti e la tv trasmetteva, gratis, solo i gol e qualche spezzone registrato delle partite di campionato e la diretta delle grandi sfide internazionali. Oggi è cambiato il mondo: i diritti televisivi, che hanno imposto una parabola su ogni tetto e portato il calcio in tutte le case, hanno sottratto il pallone alla sua dimensione «artigianale» per trasformarlo in un'industria multimiliardaria... ma sull'orlo del fallimento. Matteo Spaziante e Franco Vanni hanno unito le loro competenze per analizzare in modo scrupoloso e dettagliato i motivi che hanno condotto il «giocattolo più amato dagli italiani» vicino al punto di rottura. E compiono un viaggio nelle storture di un sistema che si regge sui pagherò, sul buon cuore di qualche ricco mecenate e su dinamiche geopolitiche che nulla hanno a che fare con lo sport. I tifosi, che di fatto sono chiamati a mantenere il carrozzone, sono spinti ai margini, a distanza da centri sportivi blindati e dai propri idoli, divenuti un'élite di privilegiati intoccabili che viaggia lontano anni luce dalla società reale. "Il calcio ha perso" si pone le numerose domande che assillano appassionati e addetti ai lavori: «Com'è nata, e subito naufragata, l'idea della Superlega? Perché le società di Serie A, indebitate per oltre 5 miliardi di euro, continuano a pagare ai calciatori stipendi milionari che non possono permettersi? Se il calcio europeo è davvero in crisi, come mai piace così tanto ai signori dei petrodollari? E chi sono davvero i procuratori, i veri signori del calcio moderno, trattati con deferenza dalle stesse società che tengono in scacco?». I due autori cercano le risposte nei numeri, nelle storie e nelle parole dei protagonisti. E dedicano questo libro ai tifosi che guardano le partite, che vanno allo stadio e trasmettono la passione ai propri figli. A chi, nonostante tutto, ci crede ancora.
18,50 17,58

La regola del lupo

Franco Vanni

Libro: Copertina morbida

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2019

pagine: 288

Due colpi di pistola, all'alba, spezzano il silenzio e la quiete del lago di Como. Un uomo viene trovato morto, riverso sul tender della sua barca a vela al largo di Pescallo, nel comune di Bellagio. A uccidere il ricco imprenditore Filippo Corti, detto «Il Filippino», è stato un proiettile sparato nel giorno del suo quarantesimo compleanno. A bordo con lui c'erano i suoi tre migliori amici e nessun altro: due uomini e una donna. Chi ha sparato e perché? «Il Filippino è un grandissimo figlio di puttana», dicono quelli che lo hanno conosciuto. Uno che la fortuna se l'è costruita da sé, a qualunque costo. I suoi tre amici no, sono cresciuti nell'agio. Ma nulla è come sembra, proprio a partire dalla verità sulla misteriosa figura del Filippino e dalla sua pericolosa corsa verso il successo, finita in tragedia. A indagare sull'omicidio è Steno Molteni, ventisettenne giornalista del settimanale milanese di cronaca nera «La Notte». Dalla stanza 301 dell'albergo Villa Garibaldi, dove vive e in cui la sera lavora come barista, raggiunge al lago la bella Sabine, fotografa di origini eritree. Gli interrogatori ufficiali e i sopralluoghi sulla barca invece sono portati avanti da Salvatore Cinà, maresciallo dei carabinieri di Bellagio prossimo alla pensione. Due indagini parallele, nel contesto meraviglioso del lago italiano più famoso nel mondo. Due verità diverse, destinate a incontrarsi.
17,00 16,15

Il caso Kellan

Franco Vanni

Libro: Copertina morbida

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2018

pagine: 323

Milano, oggi. Steno Molteni, giornalista di ventisei anni, scrive per il settimanale di cronaca nera «La Notte». Vive nella stanza 301 dell'Albergo Villa Garibaldi, dove la sera lavora come barman. Guida una Maserati Ghibli del '70. L'amico Scimmia, poliziotto alla Squadra Mobile, gli fa sapere che Kellan Armstrong, figlio diciannovenne del console americano, è stato ucciso in circostanze misteriose. La scena del delitto è quella dell'ambiente gay. Steno indaga e si mette sulle tracce degli Spazzini, banda di giovani omofobici che «vogliono fare pulizia» aggredendo gli omosessuali sorpresi nei luoghi deputati agli incontri casuali. Chi ha ucciso Kellan? Perché intorno alla sua morte si accumula un ingombrante silenzio? Steno e Scimmia si muovono parallelamente al padre di Kellan e all'amico Han, un cuoco vietnamita che lavora per la Cia: due piste, due bisogni di verità. Sullo sfondo, una città invernale, e una grande nevicata che sembra coprire tutto: prove, percorsi, pensieri. C'è anche la Milano dei salotti, del benessere e delle apparenze da salvare. Nella sua ricerca, Steno vive il dramma di ogni giornalista: la differenza fra la verità dei fatti, che spesso si riesce solo a intuire, e la verità che invece si è in grado di raccontare.
17,00 16,15

Banche impopolari. Inchiesta sul credito popolare e il tradimento dei risparmiatori

Banche impopolari. Inchiesta sul credito popolare e il tradimento dei risparmiatori

Franco Vanni, Andrea Greco

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 215

Negli ultimi anni, oltre 500.000 soci delle banche popolari italiane hanno dimezzato il valore delle loro azioni in Borsa, e in Veneto hanno perso tutto. Inoltre 373.000 hanno oggi in mano titoli non quotati invendibili, che domani, forse, liquideranno a una frazione del prezzo d'acquisto. Qualche obbligazionista ha perfino dovuto ripianare le perdite degli istituti, senza contare il danno collaterale di decine di miliardi di depositi sottratti al territorio e al credito. Così, dopo oltre un secolo di glorioso sostegno alle economie dei campanili, quelle locali sono diventate «banche impopolari». Non solo per la crisi finanziaria e la recessione. Anche per le condotte di tanti banchieri, favorite da uno stile di governo obsoleto che, facendo valere in assemblea il principio «una testa, un voto», ha tenuto lontani i grandi investitori e generato potentati creditizi quanto mai opachi. Da qui sono partiti discutibili assalti al cielo per costruire colossi nazionali a suon di acquisizioni, prestiti facili e bilanci condiscendenti. E proprio la degenerazione del modello popolare ha contribuito a rendere l'azione di controllo di Banca d'Italia e Consob poco efficace. Le crisi bancarie di Arezzo, Montebelluna, Vicenza - dove lo Stato è dovuto intervenire per evitare il crac - e i casi di Bari, Bergamo, Marostica, Milano, Verona hanno condotto al crepuscolo il modello cooperativo. Nel 2015 il governo Renzi ha avuto buon gioco a imporre una riforma che si attendeva da decenni, spingendo le dieci maggiori popolari a trasformarsi in Spa, per favorirne l'accesso al mercato dei capitali e aumentare le aggregazioni in un sistema frammentato. Ma la riforma ha i tratti di un'incompiuta: criticata dal Consiglio di Stato, osteggiata o realizzata solo in parte dagli interessati, «impopolare» per i clienti-soci perché, nel peggiorato contesto finanziario globale, rischia di aggravare le malattie che intendeva curare. Nel loro viaggio dentro la crisi del sistema creditizio locale, Andrea Greco e Franco Vanni descrivono l'evoluzione, i retroscena, colpi di teatro e le ambizioni frustrate dei protagonisti del «romanzo bancario popolare» italiano, e raccontano come un perverso intreccio di potere e denaro, risparmio e speculazione, abbia finito per trasformare le popolari da volano di territori e borghesie operose in infernali macchine mangiasoldi.
19,00

Il clima ideale

Franco Vanni

Libro: Copertina morbida

editore: Laurana Editore

anno edizione: 2015

pagine: 285

Una missione: scoprire chi è Nina. E cercare di restare vivi. Bosnia orientale, 1992. Sono tutti morti, tranne una ragazza di 16 anni. Ha visto uccidere i suoi genitori ed è prigioniera di Dragan, capo di una formazione paramilitare. Milano, vent'anni dopo. Michele fa il lobbista, o il "creatore del clima ideale per i clienti", come dice. È abituato ad avere il controllo in ogni situazione. Ma tutto cambia quando nonno Folco lo incarica di scoprire chi sia davvero Nina, cameriera serba che lavora a Tirana. Qualcosa va storto. Troppa gente si fa male. Qualcuno segue Michele. Perché il nonno vuole informazioni su Nina? Perché tutti quelli che entrano in contatto con lei rischiano la vita? Le risposte si nascondono in un intreccio di indagini private, truppe mercenarie, ambizioni politiche e viaggi notturni fra Milano, l'Albania, la Serbia e la Bosnia. "Il clima ideale" è un romanzo che accompagna il lettore lungo un percorso di sangue, che dalle SS di Adolf Hitler porta alle squadre della morte nell'ex Jugoslavia. Fino al cuore nero dell'Europa.
16,00 15,20

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