Libri di G. Pietro Lucini
Giosuè Carducci. Il testo, l'edizione
G. Pietro Lucini
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2012
pagine: 322
Alla morte di Giosuè Carducci (1907) Gian Pietro Lucini pubblica una commemorazione del Vate, mosso dall'ambizione di stendere una sintesi folgorante dell'Italia umbertina. Ne emerge un mondo intellettuale agitato da passioni e polemiche, risuonante delle voci innumerevoli di italiani grandi e mediocri: letterati e giornalisti, ideologici e politici giudicati con severità e acrimonia da un "piccolo maestro" pronto ad autoproclamarsi il "toad-eater" della letteratura italiana. Non più ripubblicato dopo la seconda edizione ampliata e curata dall'autore (1912), il "Giosuè Carducci" di Lucini viene ora riproposto in edizione critica e con un apparato di note esplicative.
Monologhi
G. Pietro Lucini
Libro
editore: Edizioni Empiria Ass. Cult.
anno edizione: 2006
pagine: 156
Antidannunziana. D'Annunzio al vaglio della critica
G. Pietro Lucini
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca d'Orfeo
anno edizione: 2006
pagine: 336
Il tempio della gloria
Innocenzo Cappa, G. Pietro Lucini
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2005
pagine: 159
Libro delle figurazioni ideali
G. Pietro Lucini
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2005
pagine: 190
Il presente volume è la raccolta poetica d'esordio di Gian Pietro Lucini (1867-1914), uno dei pochi poeti italiani che, tra Ottocento e Novecento, sia stato capace di proporsi in una prospettiva europea.
I monologhi di Pierrot [1898]
G. Pietro Lucini
Libro: Libro in brossura
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2003
pagine: 80
"I monologhi di Pierrot", qui riproposto in una stampa conforme all'edizione del 1898, è un'opera bizzarra a metà fra la pièce teatrale e la fantasia poetica. Questo testo riprende un tema fondamentale del simbolismo europeo (francese e belga soprattutto), la maschera come raffigurazione metafisica sublime e grottesca - dello spleen, della malinconica ambiguità umana. I modelli letterari di Lucini per questo testo possono essere rintracciati in Théophile Gautier, Baudelaire, Verlaine, Albert Giraud e Jules Laforgue. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Tipografia degli esercenti, 1898.
L'ora topica di Carlo Dossi. Saggio di critica integrale [1911]
G. Pietro Lucini
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2003
pagine: 240
"L'ora topica di Carlo Dossi", qui riproposto in una stampa conforme all'edizione originale del 1911, è una testimonianza della profonda ammirazione di Gian Pietro Lucini per Carlo Dossi. In questo saggio Lucini rievoca la formazione, l'ambiente culturale e sociale dello scrittore, illuminandone l'opera letteraria e mettendone in evidenza il gusto per il grottesco deformante e dissacrante e per il pastiche stilistico. Riproduzione a richiesta dell'edizione: A. Nicola & C., 1911.
Filosofi ultimi [1913]
G. Pietro Lucini
Libro
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2003
pagine: 256
"Filosofi ultimi" - qui riproposto in una stampa conforme all'edizione del 1913 - è l'opera che esprime meglio la vis polemica di Gian Pietro Lucini, studioso della poesia alessandrina e della letteratura latina della decadenza, che diede alla Scapigliatura una venatura di composito decadentismo, per alcuni aspetti vicino a quello di D'Annunzio. In questo testo, l'intellettuale denuncia la moderna decadenza della filosofia intesa come "amore della verità, studio e ricerca di quei mezzi intellettuali per cui se ne avvicina il possesso". È un "crepuscolo dei filosofi" secondo Lucini, che a Croce, Boutroux, Bergson e Weininger contrappone Cattaneo, Nietzscher e Stirner. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Libreria Politica Moderna, 1913.
Marinetti futurismo futuristi. Saggi e interventi
G. Pietro Lucini
Libro: Copertina morbida
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1975
pagine: 209
Il verso libero (rist. anastatica 1908)
G. Pietro Lucini
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2008
pagine: 706
"Per me "Il Verso Libero" è un capolavoro, il capolavoro di una coltura eroica e di una eroica sincerità". È già in queste parole di Innocenze Cappa la natura del maggior saggio di Lucini: autentico mostro della prosa primonovecentesca opera capitale, nella sua singolare scrittura, riscattata da improvvisi lampi e punte di straordinaria incisività, dove pare dare il meglio di sé l'impeto polemico, l'acume satirico e la perenne inquietudine dello scrittore lariano. Espressione di una ricchissima cultura e frutto dell'ambizione egotistica ad una critica totalizzante, di matrice anarchica e "fenomenalista", questa fondamentale e rara opera, ristampata oggi per la prima volta dopo cent'anni dalla prima edizione, è certamente un imprescindibile punto di riferimento non solo per penetrare nel pensiero e nella poetica luciniani, ma anche per conoscere i fermenti e le ambiguità culturali che accompagnarono l'alba della modernità nel nostro Paese.