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Libri di Giordano Bruno

10,33 9,81

Spaccio de la bestia trionfante

Giordano Bruno

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1985

pagine: 320

Pubblicato a Londra nel 1584, lo "Spaccio de la bestia trionfante" sostiene l'urgenza di una riforma morale: bisogna "spacciare" i simboli e i culti negativi che infestano l'animo umano. I tre dialoghi che compongono il volume si svolgono tra gli dei, convocati da Giove per liberare i cieli dalle bestie che hanno dato il nome alle costellazioni e che simboleggiano le false virtù. Giove spiega che i culti sono stati istituiti dagli dei solo per far vivere gli uomini nella pace: non esistono, quindi, religioni vere e religioni false, esistono religioni utili e religioni dannose. E l'efficacia di una religione si può misurare solo sugli effetti positivi o negativi che produce nella società. Attraverso una critica dell'etica cristiana, Bruno si fa così sostenitore di un audace progetto politico, che intende porre il culto religioso al servizio dello Stato e della pace.
12,00 11,40

Summa terminorum metaphysicorum

Summa terminorum metaphysicorum

Giordano Bruno

Libro

editore: Olschki

anno edizione: 1989

60,00

De umbris idearum

De umbris idearum

Giordano Bruno

Libro

editore: Olschki

anno edizione: 1991

pagine: 250

69,00

Le ombre delle idee

Le ombre delle idee

Giordano Bruno

Libro: Libro in brossura

editore: Spirali (Milano)

anno edizione: 1997

pagine: 149

15,49

Cabala del cavallo Pegaseo

Cabala del cavallo Pegaseo

Giordano Bruno

Libro: Libro in brossura

editore: Spirali (Milano)

anno edizione: 1998

pagine: 100

12,91

L'arte della memoria. Le ombre delle idee

L'arte della memoria. Le ombre delle idee

Giordano Bruno

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 1999

pagine: 228

16,00

Opere italiane

Opere italiane

Giordano Bruno

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Olschki

anno edizione: 1999

pagine: 1598

54,00

Il candelaio

Il candelaio

Giordano Bruno

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 195

Commedia in cinque atti scritta probabilmente a Parigi nel 1582. La commedia, nella sua storia iniziale e nell'apparato di cui si circonda, pare un episodio della guerra condotta dal Bruno contro l'accademismo, il conformismo e la pedanteria. La trama si annoda su tre motivi: "sono tre materie principali, spiega l'autore, intessute insieme... l'amor di Bonifacio, l'alchimia di Bartolomeo et la pedanteria di Manfurio; però per la cognizion distinta de' soggetti, ragion dell'ordine et evidenza dell'artificiosa stesura, rapportiamo prima da per lui l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante".
14,50

Gli eroici furori

Giordano Bruno

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1999

pagine: 410

L'entusiasmo e il furore come mezzi per raggiungere la conoscenza della verità. Il sonetto come espediente narrativo per trasmettere suggestioni filosofiche del tutto nuove e rivoluzionarie per l'epoca. Sono solo due aspetti di quest'opera che può essere considerata una testimonianza straordinaria del coraggio intellettuale e dell'originalità teorica di Giordano Bruno. "Gli eroici furori" rappresentano una tappa fondamentale della "nolana filosofia". Stampati a Londra nel 1585 in un periodo per molti versi decisivo, in cui Bruno sviluppa in modo organico i motivi centrali della propria ricerca raccolgono gli esiti di un confronto serrato con la tradizione neoplatonica e aristotelica, e sviluppano una teoria della conoscenza intesa come autentica riforma interiore, per trasformare il destino dell'uomo, strutturalmente limitato e finito, aprendolo all'esperienza della verità infinita.
10,50 9,98

La magia e le ligature

La magia e le ligature

Giordano Bruno

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2000

pagine: 151

14,00

Candelaio

Giordano Bruno

Libro: Copertina morbida

editore: Di Renzo Editore

anno edizione: 2022

pagine: 232

«L'epoca in cui Bruno compone il Candelaio si iscrive tra le ultime fasi del soggiorno nel convento napoletano di San Domenico Maggiore, quando già il frate si sentiva braccato e spinto alla fuga e, dopo una breve peregrinatio italica, l'approdo a Parigi che segnerà la sua consacrazione ufficiale. Si avverte nella commedia tutta la nostalgia per la patria che ha dovuto abbandonare e l'orgoglio "per la gente sua". [...] Già Francesco De Sanctis definì la lingua del Candelaio "grossolana, un italiano abborracciato e mescolato di elementi napoletani e latini". I due quinti della commedia sono, infatti, scritti in un latino effervescente di citazioni e termini dialettali che, se da un lato esprime l'assoluta libertà dell'Autore da forme sintattiche precostituite, costituisce un ostacolo non di poco conto alla messa in scena. Grande merito di questa "modernizzazione" del testo, che lo rende di facile e godibile lettura, è anche quello di fornire un copione ideale per la sua rappresentazione.» (dall'introduzione di Guido del Giudice)
15,00 14,25

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