Libri di Giorgio Vigolo
Poesie
Giorgio Vigolo
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 248
Questa antologia, introdotta e curata da Andrea Gialloreto, attraversa tutta l’opera poetica di Giorgio Vigolo, dagli esordi vociani alle sorprendenti quanto trascurate raccolte della vecchiaia (come “I fantasmi di pietra” e “La fame degli occhi”, edite rispettivamente nel 1977 e nel 1982). Vigolo coniuga alla disperata pronuncia di un male di vivere non eradicabile l’ascolto delle voci del trascendente. Sono questi messaggeri e visitatori notturni (ombre familiari, angeli e dèmoni che prendono dimora nella mente di Vigolo) a dettare i ritmi febbrili di una poesia connotata da interferenze della memoria, inganni onirici, visioni infere e scorci celesti. Trasfigurazioni fantastiche di strade, palazzi e chiese suscitano i fantasmi di pietra della topografia irreale di una Roma eterna, riletta alla luce del Barocco, del Romanticismo e della pittura metafisica. dell’affabulazione espressionistica e sul taglio della folgorazione romantica come estremo dibattito e dramma dell’anima e dei suoi demoni».
Il genio del Belli
Giorgio Vigolo
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2016
pagine: XV-535
Giorgio Vigolo è stato il primo critico a proporre una rilellura non più in chiave folclorica della produzione belliana. Quest'opera, che vide le stampe nel 1963, subito dopo il centenario dalla morte del Belli, è uno studio sull'enigma del "Poeta di Roma". Fino ad allora, nonostante l'interessamento del neorealismo nei confronti della letteratura popolare e dei dialetti, Belli era stato relegato a semplice fonte documentaria sugli usi e costumi della Città Eterna sotto il governo dei Papi. Grazie a Vigolo e alla sua prosa suggestiva e appassionata, l'apporto culturale e il valore poetico del massimo autore romanesco divennero inconfutabili e stimolarono numerosi e importanti studi successivi.
Roma fantastica
Giorgio Vigolo
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2013
pagine: 190
Giorgio Vigolo è riuscito a penetrare i misteri di Roma, sua città natale, come pochi altri autori. Inseguendo nelle vie della Capitale il respiro dei miti antichi e moderni, la scrittura disegna una geografia visionaria che si alimenta del desiderio di protagonisti in cerca di redenzione. "La Virgilia" è il romanzo di un amore folle, fuori dal tempo, che si impossessa di un musicista giunto nella Roma dell'Ottocento dal nord Italia. Attraverso le pagine di un poemetto dedicato a una cortigiana del Rinascimento, Virgilia, la passione per la donna accende la fantasia del ragazzo, che per raggiungere la sua amata dovrà svelare il segreto di una melodia mai sentita prima. Una storia in cui la magia illumina il percorso d'iniziazione sentimentale e artistica del giovane, abolisce le frontiere del tempo e confonde il confine tra realtà e immaginazione. Le altre storie qui raccolte, "Arcobaleno in bianco e nero", "Il Buonavoglia" e "Racconto d'inverno", completano il ritratto di una città senza limiti, capace come nessun'altra di raccontare i suoi segreti con inesauribile fantasia. Prefazione di Pietro Gibellini. Con un saggio di Simone Caltabellota
Conclave dei sogni
Giorgio Vigolo
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2005
pagine: 112
Giorgio Vigolo. Poesie religiose e altre inedite
Giorgio Vigolo
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2001
pagine: 140
Diabolus in musica. Prose ed elzeviri musicali
Giorgio Vigolo
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2008
pagine: 91
Il volume, pensato da Giorgio Vigolo già nel 1967, raccoglie una scelta di testi inediti, molti dei quali scritti per la trasmissione radiofonica "Musica e Poesia". Vigolo non mira a tradurre i fatti musicali in un linguaggio didascalico e informativo, né si limita a indagarne il dato squisitamente tecnico: la sua prosa musicale racconta e genera storie, inseguendo per dir così il significato "diabolico" della musica, versatile musa capace di trasmigrare in altre forme artistiche, come l'architettura (che Goethe chiamava "musica ammutolita") e la poesìa. Poeta e narratore, studioso del Belli e indimenticato traduttore di Holderlin, Vigolo apre, con i suoi atteggiamenti linguistici, le suggestioni letterarie e filosofiche, e la sua padronanza musicale frutto di estesi e meditati studi, un nuovo e illuminante spazio alla critica musicale. Brevi, veloci e di squisito gusto letterario, questi saggi restituiscono con maestria l'atmosfera poetica delle opere musicali e captano ciò che nella musica si nasconde: l'anelito di assoluto, la dimensione ritmica come memoria dei suoni e le inquietudini etiche, specie fra Barocco e Romanticismo, quando il suono aereo e spirituale convive con la pietra, il peccato e la morte.