Libri di Giorgio Villa
Concetti linguistici & progetto architettonico
Giorgio Villa
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 2006
pagine: 168
In comunità. Malattia mentale e cura
Giorgio Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2020
pagine: 232
Nel corso di vent’anni di attività (1997-2017) nella Comunità terapeutica di via Montesanto a Roma, Giorgio Villa riflette sul lavoro riabilitativo dei pazienti con disabilità mentale dopo la legge Basaglia e la chiusura dei manicomi che hanno cambiato il nostro paese e il nostro rapporto con la follia. Attraverso il racconto di casi emblematici, Villa affronta alcune tematiche centrali della diagnosi e cura della malattia mentale e illustra alcune sfide del lavoro dello psichiatra e degli operatori sanitari, quali il trattamento di persone borderline, la morte, l’elaborazione del lutto, la formazione e la dimensione antropologica nel lavoro con i nuclei famigliari.
Dimagrire con la psichiatria
Giorgio Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Exòrma
anno edizione: 2011
pagine: 252
Se stai cercando una nuova dieta questo libro non fa per te. Dimagrire con la psichiatria non è un manuale. È il racconto degli interventi d'urgenza a domicilio, gli interventi del 118. Giorgio Villa, medico psichiatra, restituisce in forma narrativa una serie di storie straordinarie o semplicemente buffe, ma soprattutto descrive con acume alcuni casi di crisi individuale e i contesti collettivi in cui questa si scatena. Sin dall'introduzione vi accorgerete che l'autore, nato a Lecco e cresciuto a "pane e Manzoni", ha un'innata predilezione per l'abuso di ironia e, da buon lombardo, da una vita trasferitosi a Roma come Gadda, ha il gusto per il grottesco.
Humilitas
Giorgio Villa
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2005
pagine: 84
Psicosi e violenza. Le ambiguità della cura psichiatrica
Gianluigi Di Cesare, Alessandro Grispini, Giorgio Villa
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1998
pagine: 244
Questo libro affonda le sue radici nel ricco e problematico contesto psichiatrico italiano: infatti nasce all'interno del servizio pubblico e si occupa dei problemi connessi alla cura dei pazienti con condizioni psichiche più gravi, là dove la questione della violenza occupa uno spazio importante: violenza non identificata, però, necessariamente con il comportamento distruttivo del malato, ma che include, anche, quelle manifestazioni nascoste le quali determinano la rottura dei vincoli, l'annientamento e la non umanizzazione dell'altro, lo spegnimento dell'entusiasmo prima ancora del rifiuto della relazione terapeutica. Il libro - pur richiamandosi pienamente alle posizioni di quanti hanno contribuito, con la loro opera, a dar vita alla psichiatria post-asilare - tuttavia propone un nuovo itinerario. Esso può essere definito come la "problematizzazione del nuovo corso", quello, cioè, dei futuri assetti dei servizi psichiatrici, che dovranno conservare quanto di buono si va costruendo, ma al tempo stesso introdurre correttivi per rispondere efficacemente a bisogni ineludibili, specie dei pazienti più gravi e privi di risorse.