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Libri di Giovanni Arpino

Opere scelte

Opere scelte

Giovanni Arpino

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2005

pagine: CVIII-1902

Il Meridiano offre ai lettori una panoramica della versatile attività letteraria di Arpino: articolato in tre sezioni comprende nove romanzi (Sei stato felice, Giovanni; La suora giovane; Un delitto d'onore; L'ombra delle colline; Un'anima persa; Il buio e il miele; Domingo il favoloso; Il fratello italiano; Passo d'addio), una selezione di trenta racconti e infine scritti letterari e giornalistici.
80,00

15,49 14,72

La trappola amorosa

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni del Capricorno

anno edizione: 2025

pagine: 176

Pubblicato postumo nel 1988, ma concluso da Arpino pochi giorni prima di morire, "La trappola amorosa" è uno dei romanzi più riusciti e però meno conosciuti dello scrittore istriano-piemontese. La vicenda si svolge nel 1986 in una in una «città di portici che è l'innominata Torino» (Lorenzo Mondo) ed è la storia di Giacomo Berzia, solitario attore sessantenne, ormai privo di ambizioni, la cui routine è sconvolta dall'apparire di una serie di messaggi che mostrano l'interesse amoroso di una misteriosa corteggiatrice: lettere, biglietti, scritte vergate con il gesso sul tavolo della radio in cui Berzia conduce il programma Le lettere impossibili, doni natalizi, velate minacce... Una «caccia all'uomo» incalzante, nel contempo ironica e «gialla», raccontata «con il piglio robusto e istintuale dell'ultimo Arpino [...]. Il tempo di attesa, tra il sorridente e il malinconico [...] rinvia a uno dei più importanti romanzi di Arpino, La suora giovane» (Lorenzo Mondo, Tuttolibri, 20 febbraio 1988). Con una lettura di Bruno Quaranta.
12,00 11,40

Sei stato felice, Giovanni

Giovanni Arpino

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2018

pagine: 266

Leggere l'esordio di un classico è come assistere a un fenomeno naturale. In fondo, scrisse Calvino per tutti, il primo libro è il solo che conta, e forse bisognerebbe scrivere quello e basta. "Sei stato felice, Giovanni" è il grande strappo che Arpino diede alla sua vita. Aveva ventitré anni e alloggiava in una pensioncina di Genova, lurida e malfamata. Ci mise venti giorni. Venti giorni per inventare una voce. E un paesaggio. Per dire addio agli amici, alla giovinezza, agli amori impossibili, alle tante allegrie e disperazioni di ogni età precaria. Per gettarsi alle spalle gli Hemingway e gli Steinbeck, Vittorini e Pavese, il cinema francese e il lungo intervallo della guerra. Il primo libro di Arpino è un libro di congedi. Una storia da ultima sbronza, in attesa dell'età adulta e del porco avvenire. L'avventura di chi portava la solitudine come un berretto e si sentiva un proiettile disperso, un reduce, anche se non ricordava più da cosa. Il suo protagonista sa che deve muoversi, cercare un lavoro. Ma intanto si ubriaca, litiga, si innamora, contrae debiti e sfortune. È pigro, crudele e prodigo. Non può che abitare un porto, averne l'odore, appartenere a un'umanità di marinai, di prostitute, di vagabondi. Un porto che si chiama Genova, con quell'aria svelta e sottile di mare, ma che potrebbe essere Buenos Aires o qualsiasi altro posto. "Sei stato felice, Giovanni" è un libro che parla con parole vere, prepotenti e insostituibili.
16,00 15,20

Un'anima persa

Un'anima persa

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Cliquot

anno edizione: 2024

pagine: 144

Tino, appena uscito dal collegio, giunge a Torino per gli esami di maturità, accolto con cerimoniosa letizia nella signorile villa degli zii. Ma non ci vuole molto prima che la finta atmosfera di rilassata e innocua agiatezza alto-borghese si diradi al punto da lasciar intravedere situazioni equivoche, impenetrabili e morbose. A cominciare dalla presenza del "Professore", gemello dello zio rinchiuso da anni in una stanza isolata: sinistro inquilino che Tino può osservare con batticuore e raccapriccio soltanto dallo spioncino della porta. E tutta la feroce realtà di cui il giovane sarà, allo stesso modo, accidentale ma indiscreto testimone è tale da farlo sprofondare in un maelström di eventi che, in pochi giorni appena, stravolgeranno la sua vita e quella di tutti. Pubblicato per la prima volta nel 1966, Un'anima persa è una delle opere meno note ma più rappresentative di Arpino: romanzo disperato e tragicomico, è l'espressione di quanto degrado possa nascondersi dietro rispettabili facciate e, in un senso più ampio, di cosa significhi davvero scoprire il mondo, in tutti i suoi orrori e le sue forme di abiezione. Dino Risi ne trasse un film con Gassman nel 1977. Prefazione di Bruno Quaranta.
18,00

Racconti di vent'anni

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2024

pagine: 704

Pubblicato per la prima volta nel 1974, "Racconti di vent’anni" raccoglie le opere brevi di Giovanni Arpino apparse in "La babbuina e altre storie" e in "27 racconti", più 25 inediti. Snodandosi lungo un percorso che va dai racconti realistici a quelli che si potrebbero definire «dell’assurdo», dalle narrazioni «del sabato sera» – in cui alcune figure della letteratura mondiale, come Don Chisciotte, Faust e Sandokan, rivivono in chiave moderna – fino a quelle dell’ultima sezione, dove si getta una luce sulle manifestazioni del paranormale, l’intera raccolta è una giostra di caratteri, volti, casi, in cui la forma breve del racconto contiene il respiro ampio del romanzo. Attraverso la descrizione delle dinamiche di coppia, dei rapporti tra genitori e figli, della trama di relazioni che compongono la società italiana del suo tempo, Arpino ci restituisce l’immagine di un’umanità stretta tra le ineludibili necessità del reale e la fuga nella dimensione della favola: una situazione nella quale anche il lettore contemporaneo può facilmente riconoscersi.
33,00 31,35

Azzurro tenebra

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2024

pagine: 284

Stoccarda, mondiali 1974. Forte del rapporto privilegiato con Facchetti e Bearzot, l’inviato Arp è uno dei pochi a prevedere la tragedia a cui stanno per assistere: sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale italiana verrà eliminata al primo turno. Sotto la pioggia insistente dell’estate tedesca ogni cosa è trasfigurata, l’azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali – il castello del ritiro, i bar desolati a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale – e sugli spalti, nei discorsi sempre più amari tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera) le sorti del mondiale e dei suoi protagonisti (Riva, Rivera, Anastasi, Chinaglia...) si confondono con le sorti politiche dell’Italia, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio in cui il divismo sta per soppiantare la poesia. Grazie al talento di Arpino per le storie "Azzurro tenebra" – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – è un libro indimenticabile, un malinconico canto d’amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».
17,00 16,15

L'ombra delle colline

L'ombra delle colline

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

pagine: 250

“È un sentimento del vivere che da esperienza individuale e storia di famiglia si fa vissuto di una generazione e di ogni uomo” (Valter Boggione). Stefano è stato felice, quando da bambino esplorava il giardino di casa e con l’amico Giovanni immaginava cosa il futuro aveva in serbo per loro, tra sfide a chi è più coraggioso e giochi proibiti dai grandi. Finché un urto indicibile lo ha scagliato con violenza lontano dalle terre sicure dell’infanzia: il giorno in cui ha sparato a tradimento a un soldato tedesco con la rivoltella del padre e poi ne ha nascosto il corpo, senza più farne parola con nessuno. È la prima frattura, il preludio al caos che, a poco a poco, scompagina la sua vita. Vent’anni dopo, lo ritroviamo ormai uomo, in viaggio da Roma – dove si è trasferito – al Piemonte – dove è nato – insieme a Lu, un tempo compagna e ora tenera amica. Per Stefano è l’ultimo, disperato tentativo per rimettere insieme i pezzi, ripercorrendo la sua vita a ritroso in un cammino che ha il sapore dei ricordi d’infanzia e la durezza delle memorie della guerra. Ma tornare nei luoghi dell’adolescenza gli farà rincontrare la tragedia privata che lo segue da sempre come un’ombra. L’ombra delle colline, il libro più importante di Arpino, che nel 1964 gli valse il premio Strega, non è il romanzo della delusione e del fallimento di una generazione – quella dei giovani che hanno partecipato alla Resistenza – ma un romanzo di formazione negata e riconquistata. Una storia di purificazione e crescita che racconta le nostre radici e gli snodi più cupi del passato del nostro Paese. Postfazione di Valter Boggione.
12,00

Emilio Salgari. Il padre degli eroi

Giovanni Arpino, Roberto Antonetto

Libro: Libro in brossura

editore: Viglongo

anno edizione: 2024

pagine: 224

La biografia affettuosa e documentata del grande scrittore, di cui nel 1911 ricorre il centenario della morte. Questa edizione è arricchita dalla nuova, succosa nota introduttiva di Roberto Antonetto; la sezione di Giuseppe Turcato dedicata agli illustratori è stata abbellita dall'inserimento delle immagini a colori delle copertine. sono una trentina le pagine di cronologia / bibliografia di e su Salgari che compaiono in appendice, cospicuo l'indice dei nomi, numerose le illustrazioni tra cui alcuni schizzi di mano dello scrittore. Con una cronologia/bibliografia a cura di Felice Pozzo e Franca Viglongo.
22,00 20,90

La suora giovane

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2022

pagine: 144

In questo romanzo, che Montale salutò come 'un capolavoro del suo genere', Giovanni Arpino racconta una storia enigmatica e trascinante, in una prosa veloce, ritmata e fluida, di presa immediata sul lettore. Sullo sfondo della Torino del 1950, tutta insegne FIAT e squilli di tromba nei cortili delle caserme, con il Po che scorre gonfio colore della terra, Antonio Mathis, impiegato quarantenne, uomo rispettabile ma senza qualità, privo di coraggio e di desideri, vive chiuso in una quotidianità insensata, tra una fidanzata del tutto priva di passione e futili, volgari colleghi d'ufficio. Ma da qualche mese cova un segreto indicibile dentro di sé. Sulla piattaforma del tram 21, ha incontrato lo sguardo di una suora giovane, piccola, bianca e rosa, di vent'anni, con cui instaura man mano un rapporto ambiguo, fatto di paure, attese, inseguimenti, esitazioni, presagi d'amore, in un crescendo perfettamente ossessivo. Arpino fa parlare Antonio Mathis in prima persona. Ma si scopre che è lei, Serena, questo è il nome della novizia, a tirare le fila della storia, con una incrollabile certezza di innocenza, con una astuzia infantile e contadina che ribalta il suo silenzio di mesi nella tintinnante loquacità di una notte.
13,90 13,21

Il contadino Gené

Il contadino Gené

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Araba Fenice

anno edizione: 2022

pagine: 96

L'universo dei campi e della fatica in un romanzo breve, quasi dimenticato, del miglior Arpino.
12,00

Randagio è l'eroe

Giovanni Arpino

Libro: Libro in brossura

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2022

pagine: 160

Giuan è un gigante, un vecchio orco, un girardengo di cento chili, con un «fiocco caldo, invincibile nel segreto del cuore». Nelle ore del giorno riproduce il Cenacolo di Leonardo; al riparo della notte, insieme alla sua Olona, vaga in bici per le strade di Milano a capovolgere l'odio scritto sui muri in appelli pieni d'amore e d'ironia. Sogna di dare il largo alle bestie dello zoo e di vederle correre in piazza del Duomo o invadere i tram. Di liberare i vecchi dagli ospizi. Sente che c'è urgenza di un miracolo, per «il ventre sciagurato del mondo». Di un'ultima decenza, prima dell'ultima cena. Gli uomini hanno bisogno di eroismo, di bene, di non credersi soltanto delle scarpe spaiate, ma nessuno ci riesce più. Per questo è necessario lasciare un segno, e restaurare per prime le parole, e tra tutte quelle della fratellanza. Ed è con delle parole nuove, con una lingua di sorprendente temerarietà, reale e surreale, funambolica e profetica, lirica e straziata, che Giovanni Arpino inaugurò all'inizio degli anni Settanta la sua trilogia fantastica con questa parabola evangelica contemporanea, un romanzo attraversato da una tristezza remota e quasi disperata per le sorti del mondo. Un'opera che, anche dal punto di vista letterario, si schiera dalla parte dei randagi e degli sbandati, ne racconta le avventure improbabili e picaresche, si fa cronista della frattura in atto tra candore e disorientamento. Una lezione, come sempre, di stile e di coraggio, e di generosissima fiducia nella letteratura. Postfazione di Remo Rapino.
13,00 12,35

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