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Libri di Giovanni Verde

Diritto processuale civile. Volume Vol. 1

Giovanni Verde

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2025

pagine: 296

Questa 7a edizione del Manuale è stata aggiornata tenendo conto delle disposizioni di legge entrate in vigore fino alla data della pubblicazione. Si è tenuta ferma la decisione presa in occasione delle precedenti edizioni di eliminare le Guide bibliografiche. Giovanni Verde, Professore ordinario di Diritto processuale civile dal 1975, ha insegnato nelle Università di Camerino, Salerno, Napoli-Federico II e Roma-La Sapienza. Attualmente è professore emerito della Facoltà di giurisprudenza della Luiss «Guido Carli» di Roma. Dal 1998 al 2002 è stato Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
36,10 34,30

Diritto processuale civile. Volume Vol. 3

Diritto processuale civile. Volume Vol. 3

Giovanni Verde

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2017

pagine: 336

Questa 5a edizione del Manuale è stata aggiornata tenendo conto delle disposizioni di legge entrate in vigore fino alla data della pubblicazione. Sono state, altresì, eliminate le Guide bibliografiche nella convinzione che gli attuali strumenti di ricerca consentano agevolmente di reperire le fonti dottrinarie di riferimento.
38,60

Processo del lavoro

Processo del lavoro

Corrado Vocino, Giovanni Verde

Libro

editore: Jovene

anno edizione: 1989

pagine: 152

14,00

Sul potere giudiziale e sull’inganno dei concetti. (Soliloqui del crepuscolo 2021-2023)

Sul potere giudiziale e sull’inganno dei concetti. (Soliloqui del crepuscolo 2021-2023)

Giovanni Verde

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 288

Da quando il diritto processuale si è andato trasformando in diritto giudiziario, come ha posto in evidenza Ferruccio Auletta nel suo manuale, nella cui presentazione ebbe affettuosamente (e iperbolicamente) a paragonare la mia modesta “bottega” a quella di artisti del passato, ho cominciato a riflettere sul diritto processuale civile che più di un secolo fa e sulle orme degli studiosi tedeschi fu elevata a scienza da Chiovenda e dalla sua scuola. Mi sono convinto che il mirabile edificio costruito dai nostri Padri poggiava su premesse che oggi sono ampiamente erose, come il primato della legge con l’addentellato positivismo giuridico; la sovranità dello Stato con l’addentellato monopolio della giurisdizione; il processo come luogo in cui la legge viene attuata con un accertamento destinato a “fare stato”; la possibilità di costruire un sistema su solide basi concettuali. Ho cominciato a ragionare con la consapevolezza che oggi la legge ha ceduto il passo a un nuovo giusnaturalismo, che ha fondamento nei valori sottesi alla nostra Carta costituzionale, così sostituendosi all’oggettività (tendenzialmente) assicurata dalla legge un inevitabile soggettivismo; che dovendosi intendere l’esercizio della giurisdizione come “servizio” e non come esplicazione di un potere, è ben possibile che il servizio amministrato dallo Stato coesista con quello di altri soggetti; che la giurisdizione costruita in funzione di un giudicato che “stabilizza” il passato, accertandolo, è – se non sostituita – affiancata da una giurisdizione che “regola” il futuro; che gli stessi “concetti”, che nell’impostazione sistematica avevano assunto sostanza di “cose”, devono essere riportati a ciò che sono, ossia ad espressioni riassuntive di discipline prefissate o di regole imposte. Gli scritti che qui raccolgo mirano a fare chiarezza perché, se un tempo avevamo pensato che le regole del processo potessero essere un sufficiente controllo al potere (per sua natura incontrollabile) del giudice, oggi dobbiamo riconoscere che così non è e che, pertanto, la nostra attenzione deve essere portata sul giudice e sul suo statuto, oltre che sul pubblico ministero, che è stato da noi totalmente a lui assimilato. Un’operazione che comporta anche di avere presente quale è la “natura delle cose”, che spesso mascheriamo contrabbandando come argomentazioni tecniche scelte (soggettive) di valore.
28,00

Il difficile rapporto tra giudice e legge

Il difficile rapporto tra giudice e legge

Giovanni Verde

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 2012

pagine: 216

"Giurista démodé" si definisce Verde in una pagina del libro: démodé, perché non si piega a mode e linguaggi anglosassoni, e giudica con occhio critico a solenni enunciazioni di princìpi e soprattutto dice ciò che pensa ed ha per criterio di massima la decisione del caso concreto. Qui è il motivo dominante dell'indagine, nel suo assiduo richiamarsi al rapporto fra singolo cittadino e giudice, fra difesa del diritto soggettivo e funzione "nomofilattica" della Corte di cassazione (così N. Irti nella Prefazione)
30,00

Diritto processuale civile. Volume Vol. 1

Diritto processuale civile. Volume Vol. 1

Giovanni Verde

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2023

pagine: 296

Questa 6a edizione del Manuale è stata aggiornata tenendo conto delle disposizioni di legge entrate in vigore fino alla data della pubblicazione. Si è tenuta ferma la decisione presa in occasione delle precedenti edizioni di eliminare le Guide bibliografiche.
36,10

Diritto processuale civile. Volume Vol. 2

Diritto processuale civile. Volume Vol. 2

Giovanni Verde

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2023

pagine: 400

Questa 6a edizione del Manuale è stata aggiornata tenendo conto delle disposizioni di legge entrate in vigore fino alla data della pubblicazione. Si è tenuta ferma la decisione presa in occasione delle precedenti edizioni di eliminare le Guide bibliografiche.
45,00

Diritto processuale civile. Volume Vol. 3

Diritto processuale civile. Volume Vol. 3

Giovanni Verde

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2023

pagine: 328

Questa 6a edizione del Manuale è stata aggiornata tenendo conto delle disposizioni di legge entrate in vigore fino alla data della pubblicazione. Si è tenuta ferma la decisione presa in occasione delle precedenti edizioni di eliminare le Guide bibliografiche.
39,20

Lineamenti di diritto dell'arbitrato

Lineamenti di diritto dell'arbitrato

Giovanni Verde

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2021

pagine: 290

27,00

Giustizia, politica, democrazia. Viaggio nel Paese e nella Costituzione

Giovanni Verde

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2021

pagine: 250

Un saggio "dedicato a scavare nel caso italiano, con una attenzione acuta al lavoro della magistratura, al suo ruolo nel rapporto con la decisione politica; a penetrare nelle relazioni problematiche tra sovranità, costituzione, legge e interpretazione, non mancando di analizzare passaggi della Costituzione italiana per vederne limiti e prospettive. Tutto il lavoro è intessuto da una riflessione particolarmente appassionata sulla realtà critica del processo e sulle mancate riforme... non è un libro di pura teoria, ma di teoria, se così si può dire, applicata al caso soprattutto italiano...: è opera di un professore di procedura civile, che è anche e insieme un cittadino, impegnato con spirito critico e inquieto sulle concretissime problematiche che attendono a tutta la funzione della Magistratura, al destino del cittadino, spesso preso nella rete di una giustizia affamata di giustizialismo." Dalla Prefazione di Biagio de Giovanni.
24,00 22,80

Procedimento di esecuzione

Procedimento di esecuzione

Giovanni Verde

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2020

pagine: 176

21,00

Questione giustizia

Questione giustizia

Giovanni Verde

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2014

pagine: XV-125

Questo breve volume raccoglie le riflessioni e le esperienze dell'autore che per oltre mezzo secolo si è occupato dei problemi della giustizia come magistrato, come avvocato, come docente e, per un quadriennio, come vice-Presidente del Consiglio superiore della Magistratura. Nel tormentato momento che vivono le nostre istituzioni, l'autore avverte il rischio che si proceda ad una riforma del nostro sistema di giustizia senza avere ben presenti quali sono le implicazioni, interconnessioni e controindicazioni collegate a qualsiasi scelta e che rendono assai difficile la ricerca della soluzione o delle soluzioni migliori. Ciò spiega perché non abbia inteso rivolgersi ad un ristretto gruppo di addetti ai lavori, ma ad un pubblico possibilmente vasto di lettori, nella convinzione che i problemi della giustizia sono i problemi di tutti. Per conseguire il suo obiettivo l'autore ha fatto ricorso a sintesi e ad approssimazioni, anche se nella cornice di scelte espositive rigorose, utilizzando un linguaggio discorsivo.
17,00

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