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Libri di Giuseppe Gargano

Storia della giurisdizione marittima e portuale di Amalfi

Storia della giurisdizione marittima e portuale di Amalfi

Alfonso Mignone

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2025

9,00

Oltre l'umana indifferenza tra totalità e infinito. Discorso sulla filosofia dell'accoglienza possibile per una pedagogia dell'infinito

Oltre l'umana indifferenza tra totalità e infinito. Discorso sulla filosofia dell'accoglienza possibile per una pedagogia dell'infinito

Giuseppe Gargano

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2025

pagine: 198

"Oltre l'umana indifferenza. Tra Totalità e Infinito" è un'opera che esplora la tensione tra due concetti fondamentali: la Totalità, che tenta di ridurre l'altro a oggetto di comprensione e dominio, e l'Infinito, che ci richiama all'incontro con l'alterità irriducibile. Attraverso una profonda analisi del pensiero di Emmanuel Lévinas, Giuseppe Gargano ci guida in un viaggio tra i concetti di Totalità, che rappresenta la chiusura e il dominio dell'io, e Infinito, simbolo dell'apertura e dell'incontro con l'alterità. Con uno sguardo critico alla filosofia occidentale e alle sue implicazioni etiche, questo libro affronta temi universali come la relazione tra l'Io e l'Altro, la responsabilità collettiva e la necessità di superare il solipsismo. Propone una nuova visione dell'empatia globale, dove l'accoglienza dell'altro non è solo un gesto individuale, ma una risposta collettiva a un mondo segnato da disuguaglianze e ingiustizie. Oltre l'Umana Indifferenza non è solo un testo filosofico, ma un richiamo a vivere l'etica come incontro concreto con l'Altro, un invito a trasformare il nostro modo di pensare, agire e relazionarci con il mondo. Un viaggio che sfida il lettore a interrogarsi: è davvero possibile andare oltre l'indifferenza?
20,90

Il rinascimento amalfitano tra aragonesi e spagnoli sotto l'egida del ducato feudale (1438-1583)

Giuseppe Gargano

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2024

pagine: 367

Il Rinascimento amalfitano non dev'essere inteso tanto dal punto di vista tradizionale delle forme dell'arte e dell'architettura quanto piuttosto sotto i profili politico, con interessanti risvolti amministrativi, sociale, segnato dal lento declino dell'antica nobiltà e la conseguente affermazione della classe mediana, e per certi aspetti anche economico, nell'ottica di nuove direttrici di commercio e di protoindustria. Tutto comincia con l'infeudazione del ducato, che culmina nel lungo periodo di governo dei duchi Piccolomini (1461-1583), una delle più potenti casate aristocratiche dell'Italia tra Quattro e Cinquecento. Singolare divenne allora la commistione amministrativa tra la corte dei signori e le Università del territorio con i loro sindaci e i loro eletti. Rinasceva per certi versi l'antico ducato di Amalfi. I duchi di Amalfi di quel tempo si mostrarono quasi a livello delle varie signorie della penisola italica, gestori di una politica perfettamente in linea con le istanze aragonesi prima e vicereali poi. Anch'essi furono amanti dell'arte, dimostrandosi appassionati mecenati, come le duchesse Eleonora d'Aragona e Costanza d'Avalos, di pittori, poeti e scrittori emergenti e sostenendo le loro opere realizzate nello spirito religioso ma anche nella rivisitazione del "mito di Amalfi ". Nel loro palazzo amalfitano nacque l'affascinante storia dell'amore impossibile tra Giovanna d'Aragona e Antonio Bologna, narrata da Matteo Maria Bandello e portata sulla scena del teatro drammatico elisabettiano da Webster e nel contesto spagnolo da Lope de Vega. Fu quella l'epoca nella quale emersero, sotto l'aspetto di un'economia mercantile e marinara e delle attività produttive, centri quali Maiori e Tramonti, che raggiunsero il massimo livello demografico. Gli amalfitani entravano nell'Età Moderna con lo spirito del loro Medioevo, età fulgida e pregna di significative realizzazioni, e con la volontà determinata di un rinascimento totale che potesse cancellare gli effetti disastrosi della crisi del Trecento.
15,00 14,25

Opulenta societas. Gli amalfitani in età normanna (1131-1194)

Giuseppe Gargano

Libro: Libro in brossura

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2018

pagine: 271

«La venuta dei Normanni nell'Italia meridionale trovava Amalfi all'apogeo della sua fortuna commerciale». Così scrive Giuseppe Galasso in un suo celebre saggio del 1959, ponendosi controcorrente nei confronti della storiografia del tempo, la quale affermava che la perdita dell'indipendenza aveva determinato la crisi politica e la graduale decadenza economica della repubblica marinara.Tra il 1100 e il 1194 Amalfi godette, al contrario, di alcune forme di autonomia, che la rendevano a volte "semindipendente" e a volte "semidipendente" rispetto al potere centrale normanno dapprima ducale e poi regale.
15,00 14,25

Totò e Ravello

Totò e Ravello

Salvatore Ulisse Di Palma, Giuseppe Gargano

Libro: Libro rilegato

editore: Gutenberg Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 96

10,00

Il Beato Gerardo Sasso di Scala e l'Ordine Militare Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme

Il Beato Gerardo Sasso di Scala e l'Ordine Militare Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme

Giuseppe Gargano

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2017

pagine: 144

Le origini del Beato Gerardo Sasso, istitutore dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, poi di Rodi, poi di Malta sono state oggetto di secolare disputa tra insigni e qualificati studiosi. Due sono state le tesi in proposito: l'origine francese o provenzale e l'origine amalfitana. Lo studio del prof. Giuseppe Gargano, masimo, attraverso una scrupolosa ricerca sostenuta da solide fonti documentarie, attesta che la "summa" delle prove indirette tende verso l'origine amalfitana e nella fattispecie dalla città di Scala; pertanto, il fondatore del primo ordine monastico-cavalleresco della Storia coincide con fra' Gerardo della nobile stirpe scalese dei Sasso. Lo studio in oggetto ripercorre anche la fondazione dell'ospedale amalfitano di Gerusalemme, nonché le vicissitudini relative ai primi passi dell'Ordine. Il tutto è inquadrato nel più ampio argomento della storia marinara, economica e diplomatica della repubblica di Amalfi tra XI e XII secolo, nonché della città di Scala e della sua società. Si concentra, inoltre, sul culto dei santi guerrieri e militari venerati dagli amalfitani nel Medioevo, senza perdere di vista il collegamento con la storia dei cavalieri giovanniti ospitalieri.
20,00

Le origini dell'ordine ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme, tra Outremer e Occidente latino

Giuseppe Gargano, Danilo Riponti

Libro: Copertina morbida

editore: Antilia

anno edizione: 2016

pagine: 160

L'ordine ospitaliero dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (che nel corso della storia ha completato la sua denominazione con le integrazioni, "detto di Rodi, detto di Malta") sorge a Gerusalemme in epoca antecedente alla I crociata col fine di creare una Domus Hospitalis che potesse accogliere i malati e i pellegrini che, secondo la grande tradizione medievale, intraprendevano il pellegrinaggio a Gerusalemme. L'ordine cavalleresco giovannita, fu il primo tra tutti gli ordini monastico-militari (templari, teutonici...) che si costituirono dopo la conquista della Città Santa da parte dei crociati. È ancora oggi è vivo e attivo nel settore dell'assistenza ai malati e ai deboli del mondo.
16,00 15,20

Funduq. Repertorio dei fondaci amalfitani d'Oltremare

Funduq. Repertorio dei fondaci amalfitani d'Oltremare

Pasquale Natella, Giuseppe Gargano

Libro: Copertina rigida

editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana

anno edizione: 2014

pagine: 192

Amalfi e il mare rappresentano da secoli un binomio indissolubile, che ha caratterizzato la civiltà della prima repubblica marinara d'Italia, "bucaneve della Storia". Almeno dal IX secolo le piccole navi amalfitane cominciarono a segnare varie rotte mediterranee. Percorrendole "a ventaglio", toccarono la Spagna araba, l'emirato di Kairouan, il califfato d'Egitto, la costa siro-palestinese, l'impero di Bisanzio, determinando una fitta rete di scambi tra Oriente e Occidente nel Mare Nostrum sulla scia di Roma. Si esportarono generi di consumo (frumento, carni salate, frutta secca, vini greci e latini), legna per costruzioni navali, cotone, lino, canapa, seta e corallo. L'importazione, invece, favorì la circolazione in Italia e in Europa di merci preziose (drappi, oggetti di oreficeria, avori, perle, spezie, libri sacri istoriati, reliquiari) e non solo, ma anche innovazioni agricole e tecniche costruttive dal mondo arabo-spagnolo, dalla Siria e da Costantinopoli.
15,00

L'Arsenale di Amalfi. Il cantiere della Repubblica Marinara
5,00

Sociologia clinica tra arte e scienza

Sociologia clinica tra arte e scienza

Giuseppe Gargano

Libro: Copertina rigida

editore: Melagrana

anno edizione: 2008

pagine: 124

12,00

Amalfi. Repubblica marinara. Ediz. italiana e inglese
13,00

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