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Libri di Giuseppe Varchetta

Quei due. Un’ossessione organizzativa

Quei due. Un’ossessione organizzativa

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2023

pagine: 144

La scena è un’azienda di beni di largo consumo, operante nel nostro Paese. La trama si sviluppa intorno alla relazione, a dir poco problematica tra il direttore vendite Carlo Travi e il marketing manager Silvius Moser. Carlo Travi ha un carisma indiscusso ed è un riferimento per tutti in azienda. Silvius Moser è un valido professionista, defilato e un po’ scialbo, perdente per definizione nel confronto con la personalità straripante di Carlo Travi. Fra i due corre un conflitto unidirezionale, denso di accuse ininterrotte di Carlo Travi contro una presunta inefficienza professionale di Moser. Il tutto avviene in un silenzio assordante, con tutta l’azienda che osserva astante il duello, quasi indifferente. I due in realtà, se pur con origini diverse, hanno alle spalle storie famigliari simili e potrebbero, per molti aspetti, comprendersi reciprocamente. All’opposto, tutto questo non accade, costretti come sono i due a una disputa infinita, che ha il sapore di un gioco predefinito a difesa della organizzazione tutta. La vicenda può essere letta anche come un ritratto della nostra contemporaneità, che scivola sempre più dal plurale al singolare e nella quale le scorie collettive e accumulate da una relazionalità disordinata vengono sempre più spesso metabolizzate da protagonisti singoli, o coppie o singoli gruppi, costruiti a questo scopo dalla collettività tutta.
16,00
Di passaggio

Di passaggio

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Corraini

anno edizione: 2021

"Come è involontariamente buffa l'umanità, perfino nella fatica, nell'inedia o nella dimenticanza di sé. Questo paiono suggerire le immagini di Giuseppe Varchetta, che dalla metà degli anni Sessanta gira con una macchina fotografica al collo, come fosse una parte integrante del corpo. La sua Agfa, donata dalla moglie Adriana, prima, e vari modelli di Nikon, poi, sono stati e sono uno scudo di invisibilità, che lo ha protetto in oltre cinquant'anni di appostamenti. Così ha potuto esercitare una personale visione del mondo in un milione di scatti, rigorosamente catalogati, con un occhio salvifico, mai sarcastico, maturato probabilmente dal magma esperienziale di uomo che scruta gli individui per trasformarli in squadre armoniose di lavoratori negli uffici del personale, cercando di sciogliere i problemi, di allentare le tensioni. Le fotografie di Varchetta, nonostante chissà quante miserie e grovigli abbiano visto i suoi occhi chiari, conservano il senso della sorpresa costante. Perché "ruba", come dice lui stesso, pose a donne e uomini, senza che questi avvertano l'intrusività del mirino, rimanendo morbidi nel loro essere o non essere". (Dall'introduzione di Cristina Battocletti)
28,00
La solidarietà organizzativa

La solidarietà organizzativa

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2021

pagine: 224

Questa edizione del saggio "La solidarietà organizzativa" – aggiornata da una prefazione scritta per l'occasione – ha lo scopo di esporre, a beneficio di tutti ma in particolare delle giovani generazioni, i temi della solidarietà organizzativa e umana, che la pandemia ha avuto il ruolo, per una volta positivo, di richiamare dai loro percorsi carsici.
24,00
Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»

Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 153

La ricerca presentata si fonda sull’ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di “Se questo è un uomo” abbia sempre avvertito la dicotomia “vittime-carnefici” come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell’infamia del Lager. Il costrutto della “zona grigia” è presente, secondo l’autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la “zona grigia” si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a “tre” della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i “salvati”) sono stati toccati da questa esperienza. L’autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone “ascoltando” Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno “stabilimento industriale”, indicando una estensione del costrutto della “zona grigia” nell’esperienza organizzativa contemporanea. Prefazione di Marco Belpoliti. Postfazione di Edith Bruck.
14,00
Schegge di memoria. Michele De Lucchi quasi privato

Schegge di memoria. Michele De Lucchi quasi privato

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Corraini

anno edizione: 2018

pagine: 32

"E allora ti ritrovi con la reflex in mano e scatti, per lo più da lontano, quasi nascosto, per lo più con il 28 mm; scatti perché scorra un nesso tra un'emozione e un'esistenza condotta; scatti perché senti come particolarmente rilevante memorizzare quell'insolita dimensione creata da una singola vita umana... E così è stato anche per Michele De Lucchi. Il suo essere architetto, designer, tutte le volte che lo ho incontrato mi ha sempre sorpreso per la gravità con la quale interpreta il fatto di esistere, anche quando sorride e si liscia la lunga barba." (Giuseppe Varchetta). La barba sempre presente, l'elemento luce nel suo processo creativo, il ruolo della scrittura, l'insegnamento, i compagni di viaggio: sono alcune delle diverse lenti attraverso le quali Giuseppe Varchetta filtra il mondo di Michele De Lucchi e lo ritrae, consegnando all'osservatore-spettatore una storia in cui fotografie e brevi testi formano la sintassi del racconto.
32,00
Non posso non farmi vivo. Piccole cronache smarrite da un formatore

Non posso non farmi vivo. Piccole cronache smarrite da un formatore

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2017

pagine: 144

La formazione è un'attività più agita che nota. Il protagonista di questo racconto è un formatore: il suo mestiere è aiutare le persone e le organizzazioni a cambiare anche se, personalmente, rinuncia a cambiare se stesso rifuggendo dall'amore e consegnandosi sempre più al suo passato e ad una solitudine sempre meno sopportabile. Ricordi personali, frammisti di incontri, speranze e paure si intrecciano con gli eventi professionali dentro la cronaca di due giornate di ordinario lavoro di un formatore in una piccola e tranquilla città del nord del nostro Paese.
16,50
Francesco Novara. Il lavoro non è più quello di un tempo

Francesco Novara. Il lavoro non è più quello di un tempo

Ugo Morelli, Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2021

pagine: 144

Il lavoro sta subendo trasformazioni enormi, rapidissime e dagli esiti difficili da definire. Eppure queste stesse trasformazioni, così intrecciate con i cambiamenti del mondo contemporaneo, possono essere comprese davvero solo se si parte dall’insegnamento dello psicologo Francesco Novara (Torino, 1923-2009). In questo saggio narrativo, scritto a quattro mani da Ugo Morelli e Giuseppe Varchetta, la metamorfosi del lavoro viene letta in una prospettiva che travalica le varie discipline e che attinge all’eredità di Novara: al valore scientifico e politico del suo pensiero, ricco di intuizioni spesso anticipatrici. Morelli e Varchetta, che con Novara ebbero una frequentazione professionale, ma anche affettuosa e conviviale, ripercorrono i suoi insegnamenti, culturali e umani, in questo libro agile ma approfondito che rappresenta un tributo alla figura e alle idee di uno dei padri della psicologia del lavoro.
16,50
Trame di bellezza. Individuo, organizzazione, progettualità

Trame di bellezza. Individuo, organizzazione, progettualità

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2011

pagine: 125

Il colloquio tra pagine di letteratura e il commento dell'autore, ispirato dalla prospettiva della "sfida della bellezza", così come proposta dalla psicosocioanalisi, mostra come la cifra della sfida consista, essenzialmente, nell'inventare istante dopo istante un'attenzione costante al nostro presente interno, nel tentativo di realizzare il più ampiamente possibile i richiami a una vita veramente vissuta nei diversi scenari propostici dal nostro esistere. L'immagine di copertina è il risultato di una fotografia di molti anni fa. L'immagine originaria ritraeva un tabellone per affissioni pubblicitarie che era stato ripulito dai resti di affissioni ormai scadute, e appariva "scorticato", richiamando così lo sguardo del fotografo, quasi fosse un'opera di Mimmo Rotella. Successivi ingrandimenti di un particolare della foto originaria avevano in seguito definito più precisamente i contorni dell'immagine di un angelo e rivelato nella scritta sottostante la frase: è possibile. L'angelo - con il rimando alle riflessioni di Cacciari, Levi e Gargani e il richiamo ai possibili sono parsi all'autore un'immagine capace di evocare con felice immediatezza la "sfida della bellezza": l'angelo come traguardo metaforico possibile di un investimento. I passi diversi degli autori commentati rinviano alla convinzione che le donne e gli uomini abbiano da fronteggiare un compito estetico, quello di vivere fino in fondo la loro esistenza, collegando insieme immaginazione e interpretazione del tempo...
16,50
Ascoltando Primo Levi. Lavoro, narrazione, etica

Ascoltando Primo Levi. Lavoro, narrazione, etica

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2010

pagine: 110

"Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra; ma questa è una verità che non molti conoscono [...] È malinconicamente vero che molti lavori non sono amabili, ma è nocivo scendere in campo carichi di odio preconcetto: chi lo fa, si condanna per la vita a odiare non solo il lavoro, ma se stesso e il mondo. Si può e si deve combattere perché il frutto del lavoro rimanga nelle mani di chi lo fa, e perché il lavoro stesso non sia una pena, ma l'amore o rispettivamente l'odio per l'opera sono un dato interno, originario, che dipende molto dalla storia dell'individuo, e meno di quanto si creda dalle strutture produttive entro cui il lavoro si svolge". (Primo Levi)
14,00
Autori & opere. Fotografie di Giuseppe Varchetta

Autori & opere. Fotografie di Giuseppe Varchetta

Giuseppe Varchetta, Nerina Garofalo, Aldo Iori

Libro: Copertina morbida

editore: Ediz. del Foglio Clandestino

anno edizione: 2016

pagine: 176

Quasi cinquanta gli artisti fotografati da Giuseppe Varchetta: soggetti appartenenti all'arte figurativa, alla letteratura, al design, alla musica. Possibili dittici costituiti dal ritratto dell'autore con la sua opera. Primo Levi, Ettore Sottsass, Pina Bausch, Luigi Nono, Joseph Beuys, Renzo Piano, Gianni Berengo Gardin, Jannis Kounellis, Evelina Schatz, Valerio Magrelli, Michele De Lucchi, Luciana Savignano, John Coetzee, Enzo Mari e Lea Vergine, Luciano Berio, Giulio Paolini e altri sono ritratti mentre spiegano, parlano, agiscono o recitano o solamente pensano, guardando il mondo, stanno in esso, mai in posizione passiva ma sempre cogitante.
25,00
Il soggetto incompiuto. Psicosocioanalisi dell'individuo, dell'organizzazione e della polis

Il soggetto incompiuto. Psicosocioanalisi dell'individuo, dell'organizzazione e della polis

Dario Forti, Franco Natili, Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2018

pagine: 336

Sulla scorta di due precedenti manuali di psicosocioanalisi, risalenti agli anni Ottanta e Novanta, gli autori hanno voluto ripensare e aggiornare la teoria che sostiene le pratiche psicosocioanalitiche. Nasce così questo studio, ispirato dall'insegnamento di Luigi Pagliarani e dalle idee della psicoanalisi e della filosofia contemporanee, che raccoglie e connette il passato e il presente della psicosocioanalisi in una sintesi organica ma aperta a una continua interrogazione. Tre punti di vista guidano la riflessione degli autori: la mancanza, quale sguardo che sostiene una costante tensione verso il sé e verso l'altro, che non cerca di colmare la mancanza stessa ma di sentirla e di viverla come opportunità; la relazionalità, poiché la vita umana è fatta di legami e connessioni, nella ricerca continua di reciproco riconoscimento, pena la chiusura autistica e la perdita delle prospettive che meraviglia e stupore ci offrono di fronte allo spettacolo continuamente mutevole della realtà; infine il sogno, situato nello spazio altro dell'immaginario, intenzione significante che costituisce la verità possibile per il soggetto nel suo essere nel mondo. Ciò che è sognato è in continua trasformazione, così come la verità del soggetto, che nell'eterna ricerca di sé rimane sempre incompiuto, e nella sua incompiutezza trova vitalità e bellezza. Presentazione di Giuseppe Civitarese.
32,00
L'ambiguità organizzativa

L'ambiguità organizzativa

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2007

pagine: 180

L'esperienza organizzativa contemporanea, in sintonia con le perturbazioni del nostro tempo, si confronta con il declino del paradigma fordista e con la necessità di una messa a fuoco di una nuova prospettiva, capace di dare un'evoluzione alle pratiche di gestione. La caduta della prevedibilità, l'obsolescenza tecnologica, il mutamento culturale, rendono la ricerca di una qualche stabilità un compito non rifiutabile e, insieme, un risultato spesso precario. L'insieme di tali sfide viene ricondotto alla responsabilità degli attori organizzativi, testimoni quotidiani della soggettivizzazione diffusa delle pratiche organizzative. Le vicende organizzative registrano due tendenze interconnesse: un crescente divario tra la difficoltà dei compiti da affrontare e la qualità del patrimonio di competenze emozionali agite; una progressiva privazione di senso, nella quale il lavoro rischia di essere ridotto a una esclusiva valenza performativa. Sembra difettare una educazione sentimentale all'altezza della sfida dei tempi, capace di coniugare le domande molteplici di una temporalità che esige maggiore esposizione nel ricercare traguardi fino a qualche anno fa impensabili. La ricerca propone la prospettiva di un'educazione sentimentale individuale e collettiva, nella convinzione che occorra un'immersione prolungata nel tumulto dell'esperienza organizzativa contemporanea; un'esperienza più attenta alla necessità di un'esposizione totale alle voci del mondo che quotidianamente incontriamo.
21,00

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