Libri di Grazia Marchianò
Il conoscitore di segreti. Una biografia intellettuale di Grazia Marchianò
Elémire Zolla, Grazia Marchianò
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 500
'Raccontare' la vita di un uomo di conoscenza dei più noti ma meno compresi della letteratura del secondo Novecento, comporta l'espediente alchemico di estrarre l'anima del suo pensiero dalla materia biografica, alleggerendo anche quest'ultima per dare colmo risalto a ciò che di lui sopravvive negli scritti estemporanei e sistematici di quattro stagioni. Tali furono i periodi attraversati da Elémire Zolla tra l'anno di nascita in pieno regime fascista, il 1926, e il 29 maggio 2002, quando i suoi occhi si chiusero dinanzi al nitido presagio di un'epoca senza quasi contatto con l'ambigua grevezza del Novecento. "Il conoscitore di segreti" si compone di una prima parte biografica e di una seconda parte antologica, che raduna un'accorta scelta di testi zolliani introdotti dall'autrice. Come le valve di una conchiglia, le due parti compongono un vibrante e unitario dittico della memoria da parte di chi ha condiviso per un quarto di secolo la vicenda di un maestro del pensiero accidentalmente italiano.
East and West in aesthetics
Grazia Marchianò
Libro
editore: Ist. Editoriali e Poligrafici
anno edizione: 1997
pagine: 204
Civiltà indigene d'America. Scritti da «Conoscenza religiosa»
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2015
pagine: 224
Tornano disponibili i testi più preziosi pubblicati da Elémire Zolla nella rivista "Conoscenza religiosa", che fondò e diresse dal 1969 al 1983 presso la storica editrice fiorentina La Nuova Italia. "Civiltà indigene d'America" accoglie una selezione di saggi che rivelarono oltre quarant'anni fa le conoscenze segrete e i riti sciamanici custoditi dagli anziani delle tribù amerindie sparse nel continente americano e oppresse da secoli. Elémire Zolla, Pietro Citati, Joseph Epes Brown, che negli anni Quaranta del Novecento raccolse le visioni del grande capo sioux Alce Nero, l'etnologo e esploratore Giorgio Costanzo in missione tra gli indigeni colorado in Equador, Léon Cadogan, un bianco "adottato" dagli indiani mbyá guaraní del Paraguay, assieme a sei esperti italiani e di altri paesi, offrono in quest'opera testimonianze storiche e etnologiche arricchite da disegni indigeni originali, e riflessioni sul valore dei saperi arcaici e sulla necessità di scongiurarne l'oblio nel mondo contemporaneo.
Passeggiate nell'orto metallurgico. Riflessioni di un artigiano
Alessandro Pacini
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 290
La memoria minerale che si nasconde in un manufatto antico (un gioiello, un ornamento, un’arma) comincia molto prima che il pezzo sia forgiato, ben prima della comparsa dell’umanità e forse della Terra stessa; eppure il metallo vi prende – nella sua natura che potenzialmente, nelle giuste condizioni, fonde e muta all’infinito – una forma che cristallizza per sempre un tempo e un luogo. Il pugnale portato da un uomo dell’età del Bronzo, la fibula che chiudeva il suo mantello sono fermi, conservati in una teca di museo, e testimoniano ciò che possiamo sapere su quell’era. L’archeologia e la storia ci aiutano a capire e contestualizzare, ma possono peccare di un eccesso di astrazione: per comprendere realmente che cosa significasse fabbricare quel pugnale, che strumenti servissero, forse anche quali pensieri si pensassero, bisognerebbe provare a farlo. Un archeometallurgo, quale è l’autore di questo libro, è in grado di compiere quel passo che scavalca i secoli, riportando in vita quella memoria, per così dire riscaldandone la portata antropologica: dopo approfonditi studi e un apprendistato da artigiano Alessandro Pacini ha imparato e coltiva l’arte di riprodurre gli oggetti in metallo, utilizzando con scrupolo filologico le tecniche antiche. In queste pagine, ragionate e amorevolmente arricchite di immagini, dettagli, fonti bibliografiche, si dipana il racconto delle procedure adottate per realizzare riproduzioni di pregio, delle soluzioni ideate per superare le difficoltà pratiche, ma traspare anche una interessante riflessione sul rapporto che abbiamo con ciò che i nostri lontani antenati hanno lasciato, e su come dovremmo interpretarlo. Nella prospettiva di chi lavora con le mani, la conoscenza passa imprescindibilmente per l’esecuzione: un “imparare facendo” che rende il ruolo dell’artigiano persino più rilevante di quello dello studioso, nel momento in cui la replica di un manufatto non ha più solo lo scopo di fornire dati scientifici su come esso sia stato creato, ma quello di inseguire il significato del gesto, la contemplazione, l’avvicinamento alle logiche della natura, elementi che sono rimasti immutati nei millenni. Leggere le parole di Pacini, insomma, è come ascoltare la Storia da qualcuno che ci è stato. “La storia dell’umanità, l’idea stessa di umanità sono astrazioni. Molto meglio limitarsi a tentare di conoscere, anche solo in parte, singole manifestazioni dell’attività umana del passato, i frammenti di quello che fu il loro ciclo vitale”.
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
Carlo Collodi
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 200
Volume numero 1 della collana "Classici" a cura di Pierluigi Pietricola. Con la prefazione di Grazia Marchianò e la postfazione di Elémire Zolla. C'era una volta.... un burattino che voleva diventare un bambino vero. Ma le intenzioni spesso non bastano. Bisogna andare a scuola, ascoltare i consigli del babbo e non dire bugie. Tutte cose difficili per Pinocchio, che non fa altro che cacciarsi nei guai. Tra una disavventura e l'altra, Pinocchio incontrerà personaggi incredibili, come il Gatto e la Volpe, il Mangiafuoco, la Fata Turchina e il Grillo Parlante. E troverà il modo di realizzare il suo desiderio. Uno dei libri più letti, venduti e tradotti al mondo, nonché un modello universalmente riconosciuto di letteratura per l'infanzia, grazie al suo meraviglioso mix di leggerezza narrativa e spessore letterario. Ancora oggi, leggere le avventure del celebre burattino significa scoprire l'affascinante universo immaginato da Collodi e la forza di un romanzo capace di parlare a grandi e piccini. Introduzione di Grazia Marchianò. Postfazione di Elémire Zolla. Età di lettura: da 9 anni.
Interiorità e finitudine: la coscienza in cammino. Orizzonti eurasiatici
Grazia Marchianò
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2022
pagine: 272
In questo libro l'autrice compie il tentativo disarmante di ripensare la condizione umana assediata dalla finitudine e dall'imperfezione, alla luce dei contributi formidabili ma divergenti negli scopi e nei metodi che le scienze fisiche, per un verso, e le antiche discipline spirituali, per l'altro, hanno dato alla costruzione di una società planetaria. Nella prima parte, a fisici di vaglia, convinti che la scienza "salverà" il mondo e impegnati a puntare alle strabilianti conquiste tecnologiche di un futuro alle porte, esperti tibetani di meditazione profonda tra i quali il XIV Dalai Lama e ricercatori buddhisti di vari paesi mostrano a loro volta in teoria e in pratica che i metodi di coltivazione interiore testati nei millenni: vigilanza del respiro, risveglio alla consapevolezza silenziosa, immersione contemplativa, concorrono ad avviare un'esperienza interiormente trasformativa giovevole non a "uscire dal mondo" ma a entrarvi più a fondo. Ne offrono una vivida testimonianza i temi degli scritti orientali raccolti nella seconda parte. All'epilogo un cambio repentino di atmosfera dirige lo sguardo sulle remote distanze galattiche in compagnia dell'astrofisico vietnamita Trinh Xuan Thuan.
Un convito filosofico per Elémire Zolla nel ventennale della morte (2002-2022). Atti del Convegno internazionale (27-29 maggio 2022)
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Accademia Vivarium Novum
anno edizione: 2023
pagine: 174
«Vivere è assorbire luce. Si guardino le verdure negli orti. Prima di verdeggiare erano celate, virtuali, nel seme. E che cosa rende seme un duro e ruvido granello? Che cosa rende seme il seme? Il bisogno di luce, il quale, per poco che possa, esplode fuori da quella scorza. Il seme è un bisogno di luce, la verdura è quel bisogno che si appaga. Mangiando le verdure, cuocendole e distillandole nello stomaco, l’animale ne estrae un’essenza che assimila a se stesso, sicché, al colmo dell’interna cottura e distillazione, esse diventano parte dell’animale che vede la luce, diventano visione di luce. La vita sulla terra è luce che ritorna luce».
La trasfigurazione della natura nell'arte
Ananda Kentish Coomaraswamy
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 192
Da profondo conoscitore del pensiero europeo medioevale e consapevole di rivolgersi a un pubblico in prevalenza occidentale, Coomaraswamy (1877-1947) ha avuto la cura di scegliere quei passi della letteratura filosofico-religiosa dell’epoca che fossero più in grado di svegliare il lettore alla consapevolezza dell’essenzialità del «sottrarre» rispetto alla superfluità dell’«aggiungere», ai fini dell’intelligere. Entrano a colloquio con noi, attraverso il portavoce orientale, i protagonisti occidentali di altrettante vie alla contemplazione dell’arte di Dio: san Tommaso d’Aquino, Meister Eckhart, Agostino, Dante, Blake fino a Maritain. Nei sette capitoli che compongono questo volume Coomaraswamy traccia un affresco dell’arte il cui protagonista non è l’uomo fisico, come la sua opera destinato a perire, ma l’uomo cosmico, il pellegrino di māyā in cui si sono specchiati i viandanti solitari di ogni epoca trascorsa e ventura. All’uomo odierno che ha perduto il senso del sacro, questa immagine appare vuota di senso. Il mondo in cui vive è fitto di segni, segnali, rumori, ingiunzioni e sensi unici; egli vede il segno ma non ravvede il simbolo, sente il rumore ma non ode il suono, teme il silenzio perché «si» teme. Irride ai valori perché è sordo al Valore, non ha rettitudine perché ha perso l’equilibrio, infine corteggia e pratica l’arte ma non sa più cosa significhi amare, dedicarsi, rinunciare, morire.
Che cos'è la tradizione. Un’idea decisiva nell’ampio mareggiare della storia umana
Elémire Zolla
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 272
«È noto che un testo ha un piano letterale che è la carne e il mondo sensibile, ma anche una vita animatrice di quella lettera che, da sola, sarebbe morta. Oltre la lettera c’è l’allegoria, che riguarda vicende interiori. E oltre l’allegoria l’anagogia che solleva al puro spirito, al divino». Che cos’è la tradizione, opera tra le più problematiche di Elémire Zolla, come riconobbe lui stesso commentandola nel 1998, si offre oggi a modello perfetto di una lettura a tre piani. Mentre l’attualità del piano letterale, a oltre mezzo secolo dal periodo turbinoso in cui il testo venne composto (1971) è palesemente illanguidita, l’allegoria rispecchia il dramma esistenziale dell’uomo moderno – l’Ognuno descritto nella fiaba all’epilogo – che, immerso nella contingenza alienante del tempo storico, brama di sottrarvisi (Parte prima), senza osare però di varcare la soglia che, una volta dischiusa, «mostri il cielo cancellando il debito contratto nascendo» (Parte seconda). Per “cielo” Zolla intese il piano anagogico dell’Essere concepito come il principio fondante d’ogni contingenza trasmesso dalla Tradizione. Essa è: «L’unica garanzia di una continua dissoluzione di quanto nell’uomo è ipocrisia e nella società ideologia, perché, posta fuori del gioco delle forze mondane, non ammette limiti al suo esercizio […], di ogni cosa mostra la precarietà ma vi ravvisa nel contempo un grado di essere: dissolve esaltando ed esalta dissolvendo». Pensieri che d’acchito suonano ardui, temerari, esoterici ma il libro senza reticenze ne scioglie i nodi via via, andando alla radice della seduzione satanica, della coazione magica al potere mostrando con lucidità disillusa che «la ruota gira sul medesimo mozzo nei secoli».
Minuetto all'inferno
Elémire Zolla
Libro: Libro in brossura
editore: Cliquot
anno edizione: 2024
Che cos’è la cattiveria? A volte, semplicemente, è il non trovare agio nel conformismo imperante, e percorrere una propria strada a dispetto di tutto e di tutti. Anche nel grande teatro della Torino e dell’Italia del Ventennio c’è un copione da recitare, e quando i destini dei protagonisti, Lotario e Giulia, si incrociano sul finire della guerra, i due si accorgono che, nel condurre la loro esistenza indipendente e disordinata, forse hanno comunque interpretato un ruolo. E lassù, dal cielo, Belzebù e un baffuto dittatore onnisciente si godono la recita dell’umanità, elargendo tiri mancini a profusione. Uscito per Einaudi nel 1956, Minuetto all’inferno è un libro controverso. Vittorini, che pure lo pubblicò nei Gettoni lo definì con spregio – in un’epoca in cui la letteratura si interessava soprattutto di sondare il reale – come «cupamente fantasticante: un incubo puramente libresco». Eppure il romanzo vinse il Premio Strega opera prima e anche oggi, a distanza di anni, si ha l’impressione che questa osservazione profonda della bassezza dell’animo umano e questo addentrarsi nel regno del fantastico lo rendano una lettura di valore imperituro.
Il cammino del camaleonte. Scritti di letteratura anglo-americana. Archeologia del sadismo. Un diritto scettico
Elémire Zolla
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 264
Nella raccolta dell’Opera omnia mancava il mannello di saggi e monografie su autrici e autori dell’area atlantica tra Otto e Novecento che furono cari a Elémire Zolla negli anni in cui, da anglista e americanista, insegnò in vari atenei del Paese. Di essi scrisse su riviste accademiche e testate culturali nel modo apodittico che fu il suo, soprattutto quando scrutò scrittori ermetici come gli americani Hawthorne, Melville e Dickinson, l’inglese Yeats e autrici “scandalose” come Djuna Barnes (incontrata a New York nella primavera del 1968), Carson McCullers e le tre ritenute ingiustamente “minori” nel Novecento letterario americano: Mary Austin, Jane Belo e Maya Deren. Nella parte seconda rivede la luce il testo che nei primi anni sessanta del Novecento esplorò la natura impervia del sadismo attraverso le opere del Marchese Donatien Alphonse François de Sade. Per contrappasso rispetto al tema sadiano è accolto in appendice Lo scetticismo giuridico, il saggio nel quale Zolla smascherava l’illusione ideologica di un diritto affidato alla norma scritta.

