Libri di Gustave Thibon
L'invisibile luce. Aforismi sapienziali per una redenzione del tempo
Gustave Thibon
Libro: Libro in brossura
editore: D'Ettoris
anno edizione: 2022
pagine: 344
Dopo la pubblicazione del volume "Il tempo perduto, l’eternità ritrovata. Aforismi sapienziali per un ritorno al reale", esce la seconda raccolta contenente gli aforismi di altre due importanti opere di Gustave Thibon: Notre regard qui manque à la lumière del 1970 e L’illusion féconde del 1995. Thibon conferma ancora una volta di essere una voce potente in grado di risvegliare “il Dio che dorme” dentro di noi, una voce che esplode in formule folgoranti che smascherano i nostri errori e le nostre ipocrisie, per illuminare le profondità del nostro spirito. Gli aforismi di Thibon ci invitano a un dialogo sincero con noi stessi, con gli altri, con quell’invisibile luce che è Dio. Infatti, seppur accecato da innumerevoli sfavillanti apparenze e distratto dalle seducenti suggestioni degli idoli del progresso, l’uomo continua a rimanere un essere assetato di Amore e Verità.
Simone Weil. Come l'abbiamo conosciuta
Joseph-Marie Perrin, Gustave Thibon
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 174
È un'impresa tutt'altro che agevole descrivere e comprendere in tutta la sua portata la complessa figura di Simone Weil. Gli autori, che l'hanno conosciuta e frequentata, in questo libro ne raccontano la vicenda umana e intellettuale attingendo all'esperienza di un cammino condiviso, a una comune passione di ricerca, a momenti di intesa a volte profonda, a volte faticosa. Queste pagine ci restituiscono la figura di una donna che porta in sé le inquietudini del Novecento. Nessun libro mai ha saputo presentare una Simone così viva e così intensa, perché, come sosteneva Kierkegaard, "solo i libri di prima mano hanno la fragranza del pane appena sfornato".
L'ombra e la grazia
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Comunità
anno edizione: 2021
pagine: 150
Nel 1942 Simone Weil consegna al filosofo e amico Gustave Thibon una borsa piena di carte, pregandolo di "leggerle e averne cura durante il suo esilio". Sono il suo diario intimo, nel quale, sotto forma di brevi riflessioni e aforismi, si delinea la visione mistica di un mondo in cui il bene e il male sono inestricabilmente intrecciati. Prima opera di Simone Weil tradotta in italiano, L'ombra e la grazia fu pubblicato nel 1951 dalle Edizioni di Comunità e fece conoscere al nostro paese la figura straordinaria di un'intellettuale coerente fino alle estreme conseguenze con il proprio pensiero, che ha consegnato al nostro tempo idee e suggestioni dalle quali è difficile non essere attratti.
Il tempo perduto, l'eternità ritrovata. Aforismi sapienziali per un ritorno al reale
Gustave Thibon
Libro: Libro in brossura
editore: D'Ettoris
anno edizione: 2019
pagine: 516
In questo volume sono stati raccolti gli aforismi che compongono tre delle opere più significative del filosofo cattolico francese Gustave Thibon: "L'échelle de Jacob" (1942), "L'ignorante étoilée" (1974) e "Le voile et le masque" (1985). Mediante l'aforisma — che è senza dubbio la forma letteraria che predilige — Thibon cattura il lettore con le sue folgoranti intuizioni e con le sue infiammate provocazioni; ne sprona così l'intelligenza a elaborare una risposta personale. La brevità e la pregnanza di significato tipiche degli aforismi di Thibon non impediscono, certo, di individuare un filo conduttore nel suo pensiero che, seppur procedendo a tratti per sorprendenti paradossi, risulta semplice, chiaro, logico e fortemente ancorato alla realtà. Con Thibon la filosofia ritrova il contatto con la concretezza della terra e la bellezza della natura, che risplendono vive nel commosso lirismo di tante immagini e similitudini poetiche. Con Thibon l'esperienza del reale diviene "filosofia del buon senso". Egli parte dall'osservazione disincantata dello smarrimento e dello sradicamento spirituale dell'uomo contemporaneo, dalla constatazione dell'infelicità di un'umanità tracotante che si è allontanata da Dio, sorgente e senso ultimo della vita. Thibon smaschera e frantuma così l'umana ipocrisia, il raffinato inganno degli idoli del nostro tempo e tutti quei falsi miti del progresso che portano alla divisione di colui che è chiamato ad essere sin dal principio l'individuo, colui che è indivisibile. Ma la riflessione di Thibon non mira solo alla denudazione dell'uomo. Essa si fa, in ultima analisi, autentico messaggio di speranza: «L'unica nobiltà dell'uomo, la sola via di salvezza consiste nel riscatto del tempo per mezzo della bellezza, della preghiera e dell'amore. Al di fuori di questo, i nostri desideri, le nostre passioni, i nostri atti non sono che "vanità e soffiar di vento", risacca del tempo che il tempo divora. Tutto ciò che non appartiene all'eternità ritrovata appartiene al tempo perduto».
Simone Weil. Come l'abbiamo conosciuta
Joseph-Marie Perrin, Gustave Thibon
Libro
editore: Ancora
anno edizione: 2000
pagine: 176
Il volume intende essere un riferimento per comprendere Simone Weil, la giovane filosofa ebrea (1909-1943) che si avvicinò alla fede ma rimase "sulla soglia della Chiesa".
Nietzsche o il declino dello spirito
Gustave Thibon
Libro: Libro in brossura
editore: Iduna
anno edizione: 2021
pagine: 314
«Nietzsche è autore che ci porta al bivio ed è quindi fondamentalmente un catechista e un maestro che ci accompagna fino al punto in cui, sciolte le sovrastrutture, distrutti gli orpelli, finite le ipocrisie, terminate le dilazioni, la scelta su dove spostarsi è solo nostra. Con tale coscienza si può poi ritornare, grazie a Thibon e con la sua guida, sul pensiero nietzschiano con giustizia, senza timori e con la giusta attrezzatura critica anche per smantellare gli ecomostri che sugli altipiani della sua filosofia qualcuno, soprattutto gli architetti debolisti e post-moderni, ha costruito. Così si potrà tornare a fare del nostro Filosofo un inattuale: non il profeta della liquefazione dell'essere e della verità nella quotidianità squallida dell'homo consumens, ma il coltello appuntito e affilato che dilania le carni putride del presente, invitandoci a tagliare l'occhio e la mano che scandalizzano, a segare i ponti con l'odierno declino dello spirito, a chiudere i conti con la decadenza di questo tempo e di questa civiltà....» (dalla prefazione di Massimo Maraviglia)
Diagnosi. Saggio di fisiologia sociale
Gustave Thibon
Libro: Libro in brossura
editore: Iduna
anno edizione: 2021
pagine: 173
«Il titolo del saggio non è casuale, e fa riferimento a quelle tecniche con cui si riconosce la presenza di una malattia nell'organismo. La diagnostica è, in Medicina, la capacità di individuare la causa di una patologia. Non per niente il sottotitolo del volume recita: Saggio di fisiologia sociale. Thibon, filosofo di campagna, abituato a scrutare tra semi in maturazione nella terra, tra gemme, tra parassiti che possono intaccare ciò che deve maturare, ricorre per il suo libro a una metafora medico-scientifica. E ciò perché nella società ci sono mali, virus del pensiero, tumori dell'anima, da individuare. Si fa diagnosi, per cercare la terapia adeguata. E Thibon è eccezionale nel radiografare, nell'auscultare, nello scovare la presenza delle morbilità sociali. Il male spesso intacca gli organi principali, e da lì si diffonde. Uno dei più acuti risultati dell'intuizione diagnostica di Thibon individua nell'incanaglirsi delle élites, nella loro volgarizzazione, che finisce poi per estendersi alle masse, una delle principali patologie...» (dall'Introduzione di Paolo Gulisano)
Ritorno al reale
Gustave Thibon
Libro: Libro in brossura
editore: Effedieffe
anno edizione: 1998
Con una riedizione delle due opere più famose di Thibon, Diagnosi e Ritorno al reale, ritorna un testo che è allo stesso tempo una pietra miliare, una pietra di paragone e una pietra di inciampo per il mondo e l'uomo moderni. Thibon, che non ama la definizione di "autodidatta", ha avuto per maestri i libri, anche se apprese il latino, il greco, il tedesco, lo spagnolo leggendo Seneca, Platone, Holderlin e Cervantes, mentre lavorava nei campi. Il testo rappresenta un salutare antidoto all'irrealismo della nostra società, dove la relativizzazione dell'esistenza si è ormai sostituita a quella visione reale e naturale della vita di cui forse i nostri padri ricordano con nostalgia i brandelli. La scoperta del filosofo-contadino ha segnato per molti una svolta decisiva. Il pensiero di Thibon, come del resto ogni grande pensiero cristiano, riguadagna quella dimensione creaturale dell'esistenza - il riconoscersi creatura e il contemplare la creazione - che riconnette a Dio mediante l'innamoramento al reale.