Libri di I. Gagliardi
Le vestigia dei gesuati. L'eredità culturale del Colombini e dei suoi seguaci
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2021
pagine: 384
Il volume sintetizza la storia della congregazione gesuata evidenziandone gli elementi di connessione e di confronto col tessuto sociale coevo, descrivendo poi l'origine e le più antiche vicende del ramo femminile della congregazione, e la memoria del fatidico incontro tra il 'fondatore' dei gesuati e la 'fondatrice' delle gesuate. È indagata la memoria iconografica dell'iniziatore dei gesuati, la raccolta delle laudi del gesuato Bianco da Siena, e la fortuna della Vita quattrocentesca di Giovanni Colombini, redatta da Feo Belcari. Nel testo poi si ricostruisce la costellazione di gruppi, di esperimenti religiosi e di portatori di idee e di devozioni che fu legata ai gesuati e, in particolare, ai conventi di Milano, Siena, Lucca, Venezia e Roma e ai santuari gestiti dalla congregazione. È analizzata la sociabilità congregazionale nelle sue linee: l'esercizio del lavoro come farmacisti e la coltivazione di amicizie spirituali con persone di spicco come la contessa di Guastalla, Lodovica Torelli. È infine studiato l'uso erudito dell'Epistolario del Colombini come testo di lingua. Il volume è chiuso dall'Appendice documentaria sul convento gesuato di Chiusi.
«Questo nomade nomade mondo». LA «necessità del viaggio» tra Medioevo ed età modernatà moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 241
Dal naufragio di Galla Placidia, nel V secolo, ali avventura mediterranea dell'ebreo spagnolo Beniamino da Tudela in visita alle sue comunità nel XII secolo: dai pellegrini che trascinavano per l'Europa e oltre, fino a Gerusalemme, le catene di ferro simbolo della loro penitenza volontaria ai francescani sbarcati nelle Indie Occidentali per predicare il Vangelo nel Nuovo Mondo: e magari al "viaggio teatrale" del grande conquistatore tartaro del Tre-Quattrocento, Tamerlano, sui palcoscenici del nostro mondo. Voci diverse che in un'alta "concordia discors" proclamano la grande verità che, ai giorni nostri, testimoni d'eccezione come Bruce Chatwin e Tiziano Terzani hanno confermato. Vivere forse non è in fondo poi così necessario: ma viaggiare sì, sempre, comunque. E con qualunque mezzo: a piedi, a cavallo, in treno, in nave, in aereo. E soprattutto con la mente, con la memoria, con la fantasia.