Libri di Isabella Guanzini
Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile
Isabella Guanzini
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2025
pagine: 176
La tenerezza, quando è autentica, non sopporta facili definizioni: si insinua con delicata tenacia tra le grandi virtù civili e la retorica del potere, è ciò che ci manca per poter vivere e sentire in un mondo finalmente comune. Per questo parlarne è un'impresa ardua e bellissima. E tanto più importante, oggi, quanto più la realtà, nella sua opaca pesantezza, si rende indecifrabile, narcisistica, violenta e sentimentale al tempo stesso. Da DeLillo a papa Francesco, da Platone alla Szymborska, da Max Weber a Foster Wallace, da Recalcati a Mariangela Gualtieri, e, ancora, da Lucrezio a Žižek, da Enea alla donna senza nome del Vangelo secondo Luca alle cronache dei migranti, parlare di tenerezza significa parlare di amore, di tempo che passa, di filosofia. Significa parlare di umanità, di curiosità verso l'altro, di quella leggerezza profonda che ci permette di intercettare, fra le righe, il senso più fecondo e creativo della nostra finitezza, della nostra fragilità. Parlare di tenerezza tocca molte corde sensibili, smuove affetti ancestrali, evoca l'intensità della vita del corpo e anche dell'anima. Sfida i predatori e i prepotenti, pone domande scomode e offre nuove istruzioni, accende piccole, miracolose luci nel buio annunciando una rivoluzione gioiosa e costruttiva, politica ed esistenziale. Che ci chiama per nome e allarga lo sguardo al futuro.
Come funamboli
Marion Muller-Colard
Libro: Libro in brossura
editore: Qiqajon
anno edizione: 2025
pagine: 69
L’amicizia di due giovani donne, madri. La grazia di una nascita e la condanna di una diagnosi senza speranza. Una lettera, commovente, poetica, piena di passione, destinata a Jeanne, bambina ancora senza una storia, la cui madre morirà pochi mesi dopo la sua nascita per un cancro. Marion Muller-Colard, l’amica, mettendosi alla scuola della nuova vita che inizia e di un’altra che si confronta con la finitudine, racconta senza compromessi il calvario della malattia, e condivide una profonda riflessione sullo spessore del tempo e della realtà, sulla potenza dell’attimo, vissuto “come funamboli”, domando le vertigini di fronte agli abissi. E scrive, scrive a Jeanne per trasmetterle ciò che questa traversata sul filo di sua madre le ha insegnato. Prefazione di Isabella Guanzini.
L'amore fa i miracoli. Tra le pagine dei grandi romanzi
Paolo Alliata
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2024
pagine: 192
La letteratura ci insegna ad amare: è una maestra di sentimenti, una fonte di sapienza, il giardino in cui Dio respira di nascosto. Seguendo questa intuizione, don Paolo Alliata ci conduce tra le pagine dei grandi romanzi, cercando il soffio che ci nutre. Perché l'amore trova sempre il modo per raggiungerci, declinandosi nelle forme, nelle storie, nelle voci più diverse. L'amore di Romain Gary è memoria e resistenza, nel volo degli aquiloni che inseguono l'azzurro. L'amore che scalda il cuore del professor Stoner è un sonetto di Shakespeare che schiude la porta sull'eterno. L'amore di Kundera oscilla tra leggerezza e pesantezza, vulnerabilità e compassione: è la voce bambina che canta. L'amore che aleggia nella resurrezione secondo Tolstoj è metamorfosi, grazia, primavera che arriva anche in città. L'amore, per Steinbeck, è profezia, preghiera in movimento, marcia collettiva verso la libertà. L'amore che sostiene C.S. Lewis è pianto che volge in letizia, legame che scavalca la morte, fede. L'amore è quella forza che ci spinge a tuffarci nelle cose così come sono. Che ci rende vivi, non nelle aspettative, ma nella nostalgia di infinito, un infinito tanto più potente quanto incolmabile. Con una prefazione di Isabella Guanzini.
Come ripartire
Isabella Guanzini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2022
pagine: 80
Due interventi dell'edizione del Festival Kum 2021 incentrati sull'idea di ripartenza dopo due anni traumatici di covid.
Desiderare
Davide Galimberti, Isabella Guanzini
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2022
pagine: 124
Esplorare il campo del desiderare significa scoprire il punto di Archimede e l’orizzonte dell’esistenza. Il desiderio abbraccia l’attrazione dell’infinito e la benedizione del limite, nella trama della realtà che è dono. Il desiderare è esperienza del corpo e dello spirito, spinta che genera l’invocazione, la scrittura, la ricerca, la creatività. Desiderare significa abitare e attraversare quel vuoto che sostiene e alimenta la percezione di ogni pienezza, quella della dignità di figli e figlie di Dio.
Filosofia della gioia. Una cura per le malinconie del presente
Isabella Guanzini
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2021
pagine: 176
La gioia è mistero, incanto, oscillazione. È l'azzardo che ci porta ad abbracciare l'incertezza, rischiando ciò che non abbiamo. È il contrario del cinismo e della paura. L'antidoto alla stanchezza. La rivolta al potere. In tempi di crisi, dove tutto sembra farsi di pietra, perseguire la gioia non è affatto un'impresa da smidollati: ci vuole coraggio per rinunciare a far tornare i conti e accogliere invece l'enigma che ci oltrepassa. Nulla è in nostro potere, se non l'ascolto del desiderio che sgorga dal profondo, la vocazione che ci chiama a essere noi stessi germinando e dialogando con l'Altro, educando i nostri figli al dono, scommettendo sul bene comune, di cui è fatto il futuro. In queste pagine, Isabella Guanzini ci guida alla ricerca del senso chela sfrenata accelerazione e poi l'improvviso arresto del mondo hanno strappato, appannato, spento. E ci racconta che, per rinascere, per restituire ritmo ai corpi e ai cuori, non ci è richiesta alcuna forza sovrumana e nemmeno una particolare propensione. Perché, come dice Lacan, «in ciascuno di noi è tracciatala via per un eroe, ed è da uomo comune che la si percorre».
Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile
Isabella Guanzini
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2020
pagine: 176
La tenerezza, quando è autentica, non sopporta facili definizioni: si insinua con delicata tenacia tra le grandi virtù civili e la retorica del potere, è ciò che ci manca per poter vivere e sentire in un mondo finalmente comune. Per questo parlarne è un'impresa ardua e bellissima. E tanto più importante, oggi, quanto più la realtà, nella sua opaca pesantezza, si rende indecifrabile, narcisistica, violenta e sentimentale al tempo stesso. Da DeLillo a papa Francesco, da Platone alla Szymborska, da Max Weber a Foster Wallace, da Recalcati a Mariangela Gualtieri, e, ancora, da Lucrezio a Žižek, da Enea alla donna senza nome del Vangelo secondo Luca alle cronache dei migranti, parlare di tenerezza significa parlare di amore, di tempo che passa, di filosofia. Significa parlare di umanità, di curiosità verso l'altro, di quella leggerezza profonda che ci permette di intercettare, fra le righe, il senso più fecondo e creativo della nostra finitezza, della nostra fragilità. Parlare di tenerezza tocca molte corde sensibili, smuove affetti ancestrali, evoca l'intensità della vita del corpo e anche dell'anima. Sfida i predatori e i prepotenti, pone domande scomode e offre nuove istruzioni, accende piccole, miracolose luci nel buio annunciando una rivoluzione gioiosa e costruttiva, politica ed esistenziale. Che ci chiama per nome e allarga lo sguardo al futuro.
Il neognosticismo. I semi teologici di Francesco
Kurt Appel, Isabella Guanzini
Libro: Copertina morbida
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 144
La categoria di "nuova gnosi" ritorna in maniera costante, come bersaglio critico, nel magistero di papa Francesco. Il neognosticismo, spesso associato a un'altra tendenza oggi diffusa, il neopelagianesimo, viene infatti considerato dal Papa come una deriva pericolosa della vita di fede dell'uomo contemporaneo, caratterizzata da una logica fredda e dura che vuole dominare tutto e da una spiritualità disincarnata, in cui si cerca di addomesticare il mistero di Dio e della sua grazia. L'analisi di questa categoria, e delle sue inevitabili ricadute antropologiche e pastorali, può contribuire in modo decisivo alla comprensione della visione teologica di papa Francesco. Come ben dimostra questo volume, alla sfida del possibile ritorno di quest'antica eresia il Papa risponde con l'accorato invito alla Chiesa ad essere profondamente incarnata nel proprio tempo, a farsi promotrice di una «rivoluzione della tenerezza», a non lasciarsi sedurre dal «ragionamento logico e chiaro», ad avere come "dottrina" il Vangelo di Gesù Cristo.
Il giovane Hegel e Paolo. L'amore fra politica e messianismo
Isabella Guanzini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: XIX-258
I saggi giovanili di Hegel sono il documento del periodo in cui si va lentamente formando la sua visione storico-filosofica del mondo. Gli abbozzi, le carte private, gli appunti più distesi, i testi più elaborati che egli compone ma non pubblica dagli anni del ginnasio (1793) fino al suo trasferimento a Jena (1800) sono la testimonianza dei "principi" del suo pensiero. L'intento fondamentale di questo libro è quello di far risaltare il carattere fondativo, e non meramente cronologico, di questi inizi in rapporto ai temi maggiori della sua filosofia della religione e della storia, mostrando l'influsso fungente e per lo più implicito della teologia delle "Lettere" di Paolo sugli scritti giovanili di Hegel. Tale influenza si manifesta in modo rilevante proprio in rapporto alle categorie cruciali che muovono la riflessione delle "Jugendschriften": la dialettica fra la legge e l'amore, il contrasto fra spirito e lettera, il concetto di destino e il senso dell'esperienza religiosa. Sia Paolo sia Hegel vivono e pensano in un tempo di passaggio e di "ricapitolazione" della storia che proprio il cristianesimo sembra destinato a interpretare. In rapporto a tale comprensione, la categoria politica e insieme escatologica di agape (o della liebe) assume un valore essenziale. Come già l'apostolo Paolo aveva capito, il destino della religione appare indissociabile dal destino dell'amore.
L'origine e l'inizio. Hans Urs von Balthasar e Massimo Cacciari
Isabella Guanzini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 306
Quando si vuole cercare il filo d'Arianna per uscire dal labirinto è necessario un nuovo inizio. A "chi" o a che "cosa" è annodato il capo del filo? A partire da traiettorie molto diverse, la filosofia di Massimo Cacciari e la teologia di Hans Urs von Balthasar si incontrano pensando l'origine. Cercano entrambi la segnatura dell'arcaico, non in quanto paradiso lontano e perduto, ma in quanto più prossimo all'arché, che pulsa nella loro attualità: qui si trova infatti il segreto di ogni destinazione. L'uno, il filosofo, è voce indocile di una singolarità proveniente dall'Aperto e aperta a ogni possibile. L'altro, il teologo, si lascia ispirare dal lampo di un Logos che sta en arché presso Dio e si è fatto storia. Per il filosofo, la luce dell'Inizio non è mai senza il buio, che l'accompagna fino alla fine del tempo. Per il teologo, è la Luce che viene nel mondo, che riscatta la sua destinazione per sempre. Per entrambi, la scelta decisiva è una: ossessiva auto-conferma del sé o liberi legami di prossimità. Nel punto di sovrapposizione tra i due, che si è cercato di illuminare in questo saggio, si decide il senso del nostro tempo, fra il mondo ereditato dalla tradizione che precede e quello promesso alla generazione che viene.
Lo spirito è un osso. Postmodernità, materialismo e teologia in Slavoj Zizek
Isabella Guanzini
Libro: Libro in brossura
editore: Cittadella
anno edizione: 2010
pagine: 262
Un accurato lavoro che cerca di individuare e districare, nella matassa aggrovigliata della filosofia di Zizek, il filo teologico che sempre di nuovo si aggroviglia. Soltanto un Dio incarnato e fragile può salvare l'esistenza sconnessa e indimenticabile di quel "soggetto scabroso" eppure degno di agape che è l'uomo.
Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile
Isabella Guanzini
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2017
pagine: 176
La tenerezza, quando è autentica, non sopporta facili definizioni: si insinua con delicata tenacia tra le grandi virtù civili e la retorica del potere, è ciò che ci manca per poter vivere e sentire in un mondo finalmente comune. Per questo parlarne è un'impresa ardua e bellissima. E tanto più importante, oggi, quanto più la realtà, nella sua opaca pesantezza, si rende indecifrabile, narcisistica, violenta e sentimentale al tempo stesso. Da DeLillo a papa Francesco, da Platone alla Szymborska, da Max Weber a Foster Wallace, da Recalcati a Mariangela Gualtieri, e, ancora, da Lucrezio a Zizek, da Enea alla donna senza nome del Vangelo secondo Luca alle cronache dei migranti, parlare di tenerezza significa parlare di amore, di tempo che passa, di filosofia. Significa parlare di umanità, di curiosità verso l'altro, di quella leggerezza profonda che ci permette di intercettare, fra le righe, il senso più fecondo e creativo della nostra finitezza, della nostra fragilità. Parlare di tenerezza tocca molte corde sensibili, smuove affetti ancestrali, evoca l'intensità della vita del corpo e anche dell'anima. Sfida i predatori e i prepotenti, pone domande scomode e offre nuove istruzioni, accende piccole, miracolose luci nel buio annunciando una rivoluzione gioiosa e costruttiva, politica ed esistenziale. Che ci chiama per nome e allarga lo sguardo al futuro.