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Libri di Isabella Panfido

I dì de San Mai

Sebastiano Gatto

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni della Meridiana

anno edizione: 2025

pagine: 100

Che non sia né regressione patetica né sperimentazione vacua la scelta della lingua veneziana per questa raccolta Gatto lo dimostra fin dall'inizio. Nulla di velatamente memoriale, o di posa intellettuale. Bensì una poesia lucida, diretta, senza fronzoli. E la lingua del poeta di Venezia - "Seba" come lo ricorda e indica l'altra poetessa di Venezia Isabella Panfido in postfazione - adempie al compito primario di una lingua poetica. Ovvero d'esser tensione, "energia" avrebbe detto Pavel Florenskij, pari al vivente in cui si rimescola e rinasce, e anche spirituale segugio. Qui siamo dinanzi a un poeta che vivido di descrizioni e di invenzioni linguistiche si sta impegnando con il problema nel quale fisica e metafisica si incontrano, il tempo. Il problema che torce le vite e a volte le macina rendendole nuova farina per nuovo pane, è il fuoco che traversa il libro. E il poeta, lettore dialogante con Pasolini e Loi e altri, non mette in scena il tempo come ombra nostalgica o cinico reperto, ma quasi carnevale dell'Assoluto, tra un Negroni e l'Apocalisse. Non è forse un caso che proprio in un testo così meno para-sapienziale e moralisticheggiante, meno paraterapeutico di tanto verseggiare odierno, corra il brivido che segnala la presenza della vera poesia. Brivido e aperture di visioni, in una Venezia nuova che grazie a Gatto ci offre la sua vita reale, la sua sperdutezza e quel suo infinito "vorrebbe, ma non è capace di dire Grazie." Davide Rondoni.
11,50 10,93

Il cielo che mi resta

Isabella Panfido

Libro: Libro in brossura

editore: Ronzani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 86

«Strappato dall'insistenza degli amici a mani restie a lasciarlo andare, è questo nell'arco di vent'anni solo il terzo – scarno, denso, emozionante – libro di poesia di Isabella Panfido, "una delle autrici meno mediaticamente esposte ma più originali della nostra poesia contemporanea" (A. Bertoni). Ritrosia comprensibile, perché la cifra più autentica di queste conclusioni provvisorie, tra quinte di naufragio e pestilenza che sanciscono l'ingiustizia strutturale e forse esiziale del nostro presente, è del tutto estranea all'irriflesso "compitare angustie" di tanta scrittura in versi di oggi. Qui, un «antifonario di parole quiete», in cui sembra affiorare la lezione del più limpido Saba (Sul tardi / l'aria si affina ed i passi si fanno / leggeri), campisce un autunnale 'così sia' pronunciato con riserbo aristocratico all'indirizzo dell'impermanenza, e con l'asciutta sprezzatura di chi ha capito che "non c'è tempo di dolcezze / per chi sa, per chi abbia / il deserto nelle mani". Epicentro emotivo di una serrata contemplazione del vuoto protetta da impeccabili forme, che sembra operare per sottrazione e calcinazione «a un passo dal bordo», "nelle rovine come d'una guerra", è lo straziante inventario delle cose abitate che furono nella casa di donne, esperite un'ultima volta «nelle impronte dei mobili rimossi», quando tutto, nel transito tra sguardo e memoria, sembra per un ultimo istante «come è stato / ancora un poco / nella pienezza ultima di noi» ed è offerto quale pegno di impervia speranza "lungo il confine / della fioritura che verrà / per i miei figli".» (Mauro Sambi) Con uno scritto di Luciano Cecchinel.
14,00 13,30

Lagunario

Isabella Panfido

Libro: Libro in brossura

editore: Bottega Errante Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 192

Il Lido, Murano, San Giorgio, Sant’Erasmo... Isabella Panfido racconta dodici isole della laguna veneziana e per ognuna di esse offre una mappa originale e poetica. Il suo andar per isole tende metaforicamente a un punto focale che è Venezia, la metropoli d’acqua, che dà un senso profondo a questo mirabile viaggio, e che l’autrice celebra a suo modo, sempre con amore. Quest’opera non può che ricordare i Microcosmi di Claudio Magris per la capacità di intrecciare il dato storico a quello poetico, di far convivere citazioni da cronache e documenti e leggende popolari, per la felicità d’ispirazione e per la struttura fatta di capitoli-luoghi. Una dichiarazione d’amore alle isole e alle acque “sacre, inviolabili” della laguna. "Lagunario" ha avuto 3 edizioni con il marchio Santi Quaranta, è stato tradotto e pubblicato in Inghilterra e ha inoltre vinto il Premio Gambrinus Mazzotti, il Premio La Voce dei Lettori e il Premio Latisana per il Nord-Est.
17,00 16,15

Un quadro accanto. Cento dediche per cento artisti

Un quadro accanto. Cento dediche per cento artisti

Alberto Bernardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Sometti

anno edizione: 2022

pagine: 216

"Il libro è composto da 100 brevi ed intime riflessioni d'arte, ciascuna corredata da immagine, in forma di dedica a opere selezionate di 100 artisti che hanno colpito la fantasia dell'autore, da Giotto a Rotkho. Nate come semplici comunicazioni giornaliere sui social e iniziate quasi per gioco nel marzo 2020 al tempo del primo lockdown per pandemia, sono divenute una sorta di rubrica gradita a un vasto pubblico. Le dediche, pur attingendo a fonti accreditate della storia dell'arte, costituiscono una lettura personale ed emotiva e invitano il lettore ad avvicinarsi all'arte con un atteggiamento di confidenza e un ruolo attivo nel confronto con l'opera. Un quadro accanto sottintende vicinanza e familiarità con l'opera d'arte interpretata come forma di arricchimento spirituale utile e necessario per la vita quotidiana." (dall'introduzione di Isabella Panfido)
18,00

Lagunario

Lagunario

Isabella Panfido

Libro: Libro in brossura

editore: Santi Quaranta

anno edizione: 2016

pagine: 192

13,00

La grazia del danno

La grazia del danno

Isabella Panfido

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2014

pagine: 96

"La grazia del danno" è un libro dalla lunga gestazione, come una lenta guarigione. La parola poetica ha medicato un danno antico; la perdita quale premessa non solo non preclude ma favorisce uno sguardo capace di raccogliere i segni dell'esistenza, il vuoto diventa contenitore per un bene essenziale. Se il libro di esordio "Casa di donne" circoscriveva un luogo densamente femminile, questa nuova opera misura uno spazio attraversato da presenze/assenze maschili. Il nitore dell'osservazione che si sposta osmoticamente da fuori a dentro, e viceversa, conferisce una luce che esalta colori e sfumature della narrazione, rischiarando così anche le zone più buie.
13,00

Shakespeare alla veneziana. 33 sonetti d'amore tradotti in veneziano

Shakespeare alla veneziana. 33 sonetti d'amore tradotti in veneziano

Isabella Panfido

Libro: Libro in brossura

editore: Santi Quaranta

anno edizione: 2012

pagine: 104

33 sonetti di Shakespeare, resi nel veneziano raffinato e suggestivo dell'antica Repubblica.
10,00

Casa di donne

Casa di donne

Isabella Panfido

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2005

pagine: 97

"Casa di donne" è un racconto che attraversa cent'anni di vita di una grande casa. La città sullo sfondo, mai nominata, è Venezia, eguale a se stessa nel tempo. Chi racconta è l'ultima delle tre generazioni di questa stirpe di donne, che, come le altre, obbedisce al luogo a cui appartiene, non senza aver tentato, e ancora tentare, di sottrarvisi. Isabella Panfido, veneziana, cura e conduce un programma di poesia per una emittente radiofonica nazionale, collabora alle pagine culturali del "Corriere del Veneto - Corriere della Sera". Questo è il suo primo libro di poesia.
11,50

Quattordici sonetti

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Ronzani Editore

anno edizione: 2023

pagine: 35

Isabella Panfido e Mauro Sambi hanno scoperto qualche anno fa di condividere la passione per i sonetti del Bardo, e di averne tradotti e pubblicati entrambi: l’una in un veneziano sapido, antico e sperimentale, inventato dal vero; l’altro, memore della lezione di Paul Valéry («Il grande interesse dell’arte classica sta forse nella serie di trasformazioni che essa richiede per esprimere le cose rispettando le condizioni sine quae non») in un italiano alto che rincorre la forma e l’aura sonora dell’originale, tra ossessione e sottile ironia. Sono 33 i sonetti proposti da Isabella Panfido in Shakespeare alla veneziana (SV; Treviso, Santi Quaranta, 2012) e 19 quelli pubblicati da Mauro Sambi in diverse sedi e ora raccolti in Quel tanto nella voce. Di questi, un buon numero compare in ambedue gli autori. Da qui è nata l’idea – il gioco – di estendere l’intersezione. Affianca i testi una selezione delle xilografie di Eric Gill (1882-1940), maestro della tipografia del Novecento.
15,00 14,25

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