Libri di Jules Laforgue
L'impressionismo e altri scritti sull'arte
Jules Laforgue
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 122
Il Laforgue che il lettore di questo libro ha tra le mani non è il poeta e il drammaturgo figura apicale d'un certo simbolismo francese, non l'autore amato da T.S. Eliot, e neppure colui che in Italia ebbe nei crepuscolari e in Montale dei convinti ammiratori e in Carmelo Bene il meno prevedibile degli interpreti. È invece il giovane appassionato di arte moderna, e in particolar modo di pittura impressionista; è l'osservatore acuto di alcune importanti esposizioni tra Parigi e la Germania; è il poeta-critico-teorico (non aveva ancora deciso cosa fare, da grande) gravato di gran studio che prova a mettere a punto un'estetica per i tempi nuovi; è il flâneur che si muove tra gallerie e musei, emulo baudelairiano, e riempie i suoi taccuini d'appunti e osservazioni; soprattutto, è il Laforgue che venne rilanciato non senza clamore all'alba del Novecento, grazie all'edizione controversa ma utilissima dei Mélanges posthumes, il terzo volume delle opere complete edite dal «Mercure de France» nel 1903. È insomma il Laforgue letto da Ardengo Soffici, da Vittorio Pica, da Roberto Longhi, da quei pochi cioè che nell'Italia di quegli anni erano desiderosi di capire qualcosa di più, e qualcosa di meglio, nel merito della prodigiosa efflorescenza della pittura francese.
Note su Baudelaire
Jules Laforgue
Libro: Copertina morbida
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 102
Baudelaire letto da uno dei suoi critici più acuti: il più sensibile verso l'esprimibile dei suoi versi. Le Note che Laforgue vi dedica ne auscultano i rimbalzi fonemici, gli spasimi, le immagini: a essere colto non è mai altro che un'approssimazione. L'imprecisione connaturata al transitorio, al fuggitivo, al contingente che pervade la poesia di Baudelaire sembra imporre un esercizio interpretativo che nessun altro come Laforgue sembra essere riuscito a realizzare. Autore anch'egli di versi che sono "briciole di frasi", sa che le assonanze e le risonanze delle parole hanno una virtù ispiratrice tanto scintillante quanto enigmatica e che talora, per coglierla, è necessario che il commento resti estraneo ad ogni volontà definitoria, anche a costo di ridursi a brandelli: ad un flatus senza quasi più un senso.
Ultimi versi
Jules Laforgue
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Saya
anno edizione: 2020
pagine: 124
Moralità leggendarie
Jules Laforgue
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 168
Apparse nel 1887, le Moralità leggendarie coronano la breve carriera letteraria di Laforgue, stroncato dalla tisi a 27 anni, pochi mesi prima della pubblicazione del suo capolavoro. L'unica opera in prosa di uno scrittore che si era fatto conoscere soprattutto come poeta è una raccolta di sei racconti che sorprende per il gusto tutto moderno dell'artificio, la commistione di antico e di nuovo nel gioco della parodia, il virtuosismo nel tratteggiare figure d'invenzione che attingono al mito ma vengono spogliate di ogni carattere ideale e calate nel quotidiano. Amleto, Lohengrin, Pan, Perseo, Salomè sono gli eroi di queste storie in bilico tra favola filosofica e sofisticato esercizio di stile, in cui Laforgue reinventa la tradizione, fa il verso a Wagner, pesca a piene mani da Schopenhauer e si misura con Shakespeare. Sostenuto da uno sperimentalismo che precorre Cocteau e Queneau, questo gioioso dissacratore si cimenta in una lingua piena di inciampi e dissonanze, capace di far vibrare sapientemente più corde - il parlato, il gergale, il dotto, l'onirico - con lo stile svagato, ironico e brillante di un vero funambolo della parola.
Moralità leggendarie
Jules Laforgue
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 151
Le "Moralità leggendarie" segnano la fine di una breve e intensa carriera letteraria, durata sette anni, maturata pienamente attraverso l'attività poetica, e stroncata da una morte prematura. Questa raccolta di sei racconti, pubblicata postuma nel 1887, tenta l'ambiziosa strada della prosa poetica e musicale, letteraria e mai pedante, espressione della profonda sensibilità artistica e ironica dell'autore. Sostenuta da uno sperimentalismo linguistico che precorre Cocteau, Prévert e Queneau, la parola di Laforgue gioca sapientemente su più corde, dalla lingua parlata alla tirade filosofica, dal mito antico alla rèverie esotica, avvicinando, per l'eleganza decorativa, la stilizzazione simbolica e i contenuti esoterici, l'estetica modernista della pittura di fine Ottocento.
Amleto ovvero le conseguenze della pietà filiale
Jules Laforgue
Libro
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2007
pagine: 80
Moralità leggendarie
Jules Laforgue
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1998
pagine: 154
Pubblicati postumi, i sei racconti di "Moralità leggendarie" tendono a "smontare" l'aura di mito che avvolge personaggi come Amleto, Lohengrin o Salomé restituendoli alla dimensione della quotidianità, della umanissima ribellione contro un destino che sovrasta, già chiaramente segnato, la vita.
Poesie. Testo francese a fronte
Jules Laforgue
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 1997
pagine: 240
Nel panorama della poesia francese quella di Jules Laforgue è una delle voci più originali e rilevanti. Decisiva la sua influenza sugli autori del Novecento: Montale accolse gli innovati esperimenti linguistici e stilistici di Laforgue, T. S. Eliot le suggestioni di uno stile poetico attento alla sofferenza minuta della quotidianità. Lontano dal simbolismo dogmatico, Laforgue ne visse uno personalissimo, pervaso di acuto scetticismo e di un'ironia capace di sfumare delicatamente la sua vena sentimentale.